Spada Giapponese (terza parte)
La tradizione
Per un periodo di circa 1500 anni, in Giappone il mestiere dello spadaio si e' sviluppato in relazione all'evoluzione della spada intesa come arma, che doveva possedere dei requisiti fondamentali di affidabilita', di efficienza e di praticita'. La maggior sfida tecnologica per gli spadai giapponesi si rivelo' essere lo sviluppo di tecniche costruttiva attraverso cui le due proprieta' caratteristiche dell'acciaio, in apparenza contrastanti, quali la durezza e la duttilita', potessero confluire insieme nella costruzione di una lama. La lama di una spada, doveva essere dura in modo tale da poter mantenere un filo sempre tagliente; pero' l'acciaio duro e' fragile e si poteva rompere o scheggiare sotto lo stress di un colpo portato con forza notevole. Lo soluzione grandiosa che i fabbri giapponesi adottarono dopo continui tentativi, fu quella di avvolgere un cuore di acciaio tenero in una camicia di acciaio duro, e quindi temperare il filo attraverso dei processi termici. Virtualmente tutto cio' che si conosce sulle tecniche moderne di costruzione delle spade derivano da questo antico ma ancor valido principio. Le lame belle sono per definizione ben fatte; per esempio i disegni decorativi sul filo, chiamati hamon, rispondono esclusivamente a requisiti estetici; mentre le caratteristiche del metallo quali il colore, la struttura e la saldatura, testimoniano l'abilita' del fabbro nella forgiatura.Koto: spade antiche
La tecnologia che condusse allo sviluppo delle spade giapponesi, probabilmente ebbe origine in Cina e fu importata in Giappone attraverso la Corea. La piu' vecchia spada di acciaio ritrovata in Giappone in una tomba risale circa al IV-V secolo d.C. Queste lame, chiamate chokuto sono dritte ed hanno un solo filo tagliente. Alcune spade costituite da queste lame sono conservate nel museo di Shosoin. Lame di questo genere sono talmente sottili che se poste in aria parallelamente al pavimento, esse si inclinano sotto il loro stesso peso.Per questo motivo si pensa che queste spade venissero utilizzate solo per cerimonie e non come armi. Quando la capitale fu spostata a Kyoto, durante il periodo Heian (794-1185) i giapponesi fecero enormi progressi migliorando le tecniche per la lavorazione dell'acciaio. I guerrieri utilizzavano le spade durante i combattimenti a cavallo, quindi avevano necessita' di disporre lame che non bucassero il corpo del nemico, mancando l'appoggio necessario alla forza di spinta, ma che avessero una funzione tagliente; in questa situazione di lotta la lama curva rispondeva brillantemente a questo requisito. Le spade dovevano inoltre essere lunghe ma nello stesso tempo tanto leggere da poter essere maneggiate con una sola mano. In questo periodo le lame erano lunghe circa 90 cm.; sottili ed uniformemente curvate esse si assottigliavano dalla base della lama fino al filo, venivano portate nell'obi del kimono con il filo rivolto verso il basso. Durante il periodo heian le spade venero chiamate tachi ed erano le dirette discendenti di antiche spade chiamate koto antecedenti al VII sec. Non si hanno molte notizie sul mondo dei fabbri di questo periodo; tuttavia le corporazioni e le associazioni che erano a stretto contatto con i santuari o templi, avevano il diritto esclusivo della fabbricazione delle spade; i fabbri appartenenti a questi gruppi potevano partecipare alle cerimonie e agli affari religiosi. Questa partecipazione rifletteva sia il potente ruolo esercitato dai preti guerrieri sia la stretta e tradizionale connessione tra gli spadai ed il culto giapponese. Questa interazione e' continuata fino ai giorni nostri, in cui alcune cerimonie di purificazione sono celebrate prima della forgiatura di una nuova lama o prima della costruzione di un nuovo edificio religioso. Nel periodo Kamakura (1185-1333) il Giappone
si trovava sotto il dominio della classe dei guerrieri, ed e' forse per questa ragione che tale periodo viene definito come l'eta d'oro della spada giapponese. Ancora nel periodo Heian, le spade venivano costruite e forgiate da un unico pezzo di acciaio ad alto contenuto do carbonio; mentre e' proprio nel periodo Kamakura che i fabbri impararono ad inserire all'interno della lama un cuore di acciaio a basso contenuto di carbonio. Moltissimi accorgimenti ed innovazioni tecnologiche vennero incentivate dall'imperatore Gotoba (1180-1239), che aveva radunato attorno a se i migliori fabbri e spadai del momento e che spesso forgiava egli stesso le sue spade. Un ulteriore spinta nello sviluppo della forgiatura si ebbe in seguito ai due tentativi di invasione del Giappone da parte dei mongoli, avvenuti verso la fine del XIII sec. Come risultato ci fu un grosso impulso da parte dei fabbri nella costruzione di lame piu' corte, i tanto, che risultarono molto utili nel combattimento corpo a corpo; nello stesso momento, le lame delle tachi divennero piu' larghe e piu' spesse, in modo da poter essere ripulite svariate volte, e la spada nel suo complesso piu' pesante. Queste tachi richiedevano per il loro utilizzo l'uso delle due mani, rimarcando in questo modo l'importanza dei soldati a piedi durante le operazioni militari. Durante il periodo di Nambokucho (1333-1392) gli innumerevoli metodi di forgiatura e costruzione delle spade nel loro complesso si identificarono principalmente in cinque Scuole che presero il nome dalle province in cui esse si trovavano:
Queste cinque Scuole furono chiamate gokaden o"cinque Tradizioni". Nei secoli seguenti le spade venero classificate in base all'appartenenza o meno a queste Scuole. In questo periodo il Giappone era dilaniato da numerose guerre intestine, ed è per questo motivo che la domanda di nuove spade continuò a crescere; la produzione di massa delle lame ando' a discapito della qualita'. Fu in questo periodo che si sviluppò la uchigatana, una lama uniformemente curvata che si portava infilata nell'obi del kimono, il cui singolo colpo combinava un'azione di taglio e una di perforamento. La sua lunghezza era di circa 60 cm. e risulto' molto piu' maneggevole in spazi ristretti rispetto alla tachi.
Nome Scuola Prefettura - Soshu Kamakura - Bizen Okayama - Yamashiro Kyoto - Yamato Nara - Mino Gifu