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non ti scordare di vedere un pò d'arte e cultura livornese

e.... curiosità aneddoti e sorprese.

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qualche antica ricetta di cucina

 
 
  Livorno è situata nella parte occidentale della toscana sulla costa del mar tirreno. Anche se non offre particolari attrattive dal punto di vista storico (anche perchè è stata distrutta all'80 percento durante la seconda guerra mondiale) e dal punto di vista tipicamente turistico, forse proprio per questo e data la sua dimensione "umana" si può definire una ottima città in cui vivere. In genere il clima è buono e temperato. Non ci sono particolari problemi di criminalità, il mare e la costa sono molto belli e solo il vento (in particolare il libeccio) crea qualche problema ogni tanto.
 

Information utili
Livorno ha origini dai tempi dei Romani. Il suo importante porto si sviluppò sotto la dinastia dei Medici. Si possono ancora vedere due antiche fortezze che all'epoca facevano parte integrante della città. Puoi prendere un autobus dalla stazione ferroviaria per arrivare fino in Piazza Grande foto (dove è situato il duomo di A. Pieroni, 1581-95); foto od un altro bus da qualsiasi altro punto della città che arrivi alla stessa piazza. Da qui, in cinque minuti, percorrendo via Grande, si arriva al Porto Mediceo dove partono i traghetti per le isole. Il Porto Mediceo foto è la parte più caratteristica della città da cui è possibile vedere la Fortezza Vecchia diSangallo. foto In Piazza Micheli si trova il simbolo di Livorno: la statua di Ferdinando Iø con i quattro "Mori" o schiavi, foto che rappresentano l'arrivo degli schiavi al porto. Un'altra interessante zona a cui dare un'occhiata è la Fortezza Nuova; da qui, traversando piazza della Repubblica, si può raggiungere il Mercato Americano (Lun.-Sab.) in piazza XX Settembre, dove si possono comprare oggetti militari ma anche abbigliamento normale, apparecchi elettronici, da campeggio e pesca e molto altro. Il Mercato Centrale foto si trova in Via Buontalenti. Via Oberdan è un buon posto dove trovare ottimi ristoranti e caffè. I miei ristoranti favoriti rimangono comunque:
"Le Volte" proprio all'ingresso del porto Mediceo.
"L'Antico Moro" in Piazza Cavallotti (300 metri da Piazza Grande).
Ardenza è la spiaggia ad accesso libero più vicina a Livorno; è a dieci minuti di autobus da piazza della Repubblica. Un'altro suggerimento è Tirrenia (25 minuti diautobus), un ottima spiaggia dove si può praticare windsurf.
Traghetti - Ci sono due compagnie principali di traghetti che operano con l'Elba(4 ore), Capraia, Gorgona, Sardegna e Corsica. I traghetti, a seconda della compagnia e della destinazione, partono dal Porto Mediceo e dal Porto Industriale (30 min. di autobus). E' consigliabile prenotare per tempo nel periodo Luglio e Agosto. Un' altro porto dove si può raggiungere le isole Toscane è Piombino che è più economico e più veloce In questo porto operano la Toremar, per l'isola d'Elba (Portoferraio) e la Capraia. Navarma per la Sardegna (Olbia) e la Corsica (Bastia).
Nota : I cittadini Americani con destinazione Corsica devono procurarsi il visto presso il consolato Francese in via Montegrappa 6.


Generalità
Livorno è un comune di 104,79km2 con con 172.619 ab., comprendente anche l'isola di Gorgona, la più a nord dell'Arcipelago Toscano. È posta a soli 3 m sul mare, 15 km a sud della foce dell'Arno, ed è importante centro portuale, industriale e balneare con con vasti quartieri residenziali d'aspetto moderno. Il nucleo originario ha conservato la planimetria poligonale impressa all'abitato dalle dalle strutture difensive, erette agli inizi del sec. XVII per volontà di Ferdinando I, ma dopo l'unione al Regno d'Italia le vecchie abitazioni furono abbattute e lasciarono il posto a vie larghe e rettilinee, ampie piazze e passeggiate a mare. Con la progressiva e rapida espansione demografica ed edilizia, all'originario nucleo abitato, che si affaccia al Porto Mediceo, foto si affiancarono verso l'entroterra vasti quartieri residenziali, a nord un nuovo più ampio settore portuale e la zona industriale e e a sud, lungo il mare, una fascia di abitazioni e di impianti industriali che si estende, senza soluzione di continuità, fino ai centri di Ardenza e di Antignano.

Economia
L'economia cittadina è strettamente connessa con l'attività del suo porto, che dopo la costruzione delle attrezzature eseguite tra il 1924 e il 1932 e l'ulteriore ampliamento realizzato dopo il secondo conflitto mondiale, è uno dei più attivi e attrezzati fra quelli del Mediterraneo occidentale, con un traffico annuo di 14,3 milioni di t di merci imbarcate e sbarcate e un transito di ca. 852.000 passeggeri. Dal punto di vista qualitativo, mentre negli sbarchi, oltre al petrolio grezzo e raffinato, spiccano i cereali, i minerali non metalliferi, i legnami, i prodotti metallici, i veicoli e varie altre categorie di merci, negli imbarchi, oltre ai derivati dell'industria di raffinazione, si ha una composizione merceologica molto varia, sebbene prevalgano i materiali da costruzione, i prodotti chimici, i prodotti dell'artigianato, alcuni prodotti metallici finiti e, in campo alimentare, i vini, i liquori e altre bevande. In questo quadro occorre ricordare il fenomeno relativamente recente della movimentazione di containers, per la quale – grazie alla disponibilità di idonei mezzi tecnici e agli ampi piazzali di deposito e di smistamento – il porto di Livorno si pone come uno dei più importanti d'Europa. Per quanto attiene le industrie, le più rappresentate sono quelle meccaniche, quelle di costruzione di mezzi di trasporto (in particolare, cantieri navali) e quelle di lavorazione di minerali non metalliferi; tuttavia hanno una certa consistenza anche le industrie alimentari, quelle del vestiario, dell'abbigliamento, dell'arredamento e del legno. Contribuiscono alla formazione del reddito la pesca, le attività commerciali e il turismo. Antico vanto della città è l'Accademia navale, foto fondata nel 1881. É sede vescovile.

Storia
Villaggio di pescatori nel sec. XIV, Livorno ebbe funzione ausiliaria del vicino Porto Pisano (il porto medievale di Pisa) del quale fu, essendo stato fortificato verso la fine del secolo, il baluardo meridionale. Seguendo la sorte di Porto Pisano dopo la conquista di Pisa da parte dei Fiorentini (1405), Livorno cadde in mano ai Genovesi rimanendovi fino al 1421, quando fu acquistata da Firenze. Non ebbe uno sviluppo apprezzabile fino al sec. XVI allorché, per l'interramento di Porto Pisano, rimase l'unico approdo della zona e Cosimo I de' Medici decise di farne il maggior porto della Toscana. Nel corso del secolo, anche per merito della Costituzione livornina, che concedeva agli immigrati (tra cui numerosi Ebrei e Turchi) libertà di residenza, di traffico e di culto con esenzioni fiscali e amnistie, L. decuplicò la sua popolazione (ca. 8000 ab. nel 1600) e si arricchì di palazzi, di chiese e di case di abitazione. Nel 1606 L. fu solennemente proclamatacittà. Terminato il porto mediceo da Cosimo II (1618) L., che nel frattempo era diventata sede di ricche colonie straniere e scalo internazionale, si avviò a un periodo di grande prosperità che si prolungò, sotto i Lorena, fino a tutto il sec. XVIII e che continuò sotto i Francesi. L. divenne così capoluogo di . dipartimento. Il porto, però, fu gravemente danneggiato dal blocco continentale e il tentativo di riacquistare, dopo la Restaurazione, l'antica importanza rimase infruttuoso, anche perché, annessa la città all'Italia (1860), il porto franco venne abolito (1868). Durante la II guerra mondiale, la città fu devastata dai bombardamenti e dopo l'8 settembre fu saccheggiata dai Tedeschi, i quali distrussero le opere portuali e gli stabilimenti industriali.

Architettura e arte
Nei sec. XVI e XVII i Medici fecero di L. il più importante porto della , Toscana, intervenendo spesso di persona nella progettazione urbanistica. Cosimo I fece scavare un canale di comunicazione con Pisa; nel 1590 Giovanni de' Medici e il Buontalenti realizzarono la Fortezza Nuova foto (unita alla Fortezza Vecchia), foto di A. da Sangallo il Giovane ). La città fu in gran parte distrutta durante l'ultima guerra e ha oggi aspetto prevalentemente moderno. Rimangono (per lo più ricostruiti) alcuni edifici del Cinquecento e del primo Seicento: il duomo (di A. Pieroni, 1581-95); foto il monumento a Ferdinando I, con la statua del duca di P. Bandini (1595) e i Quattro Mori foto in bronzo di P. Tacca (1625) intorno allo zoccolo; le chiese dell'Annunziata (1605) e della Concezione (1599) del Pieroni. Il Cisternone (1829-42) e il Cisternino sono notevoli opere neoclassiche di P. Poccianti. Il Museo Civico Giovanni Fattori raccoglie opere dei macchiaioli toscani.

Biblioteche: la Biblioteca labronica
La Biblioteca Labronica F. D. Guerrazzi, fondata in seno all'Accademia omonima nel 1816, aperta al pubblico nel 1840 e donata al comune nel 1852, possiede ora ca. 300.000 volumi e 540 manoscritti. Importantissimo il suo fondo foscoliano (52 manoscritti del Foscolo); notevoli anche i fondi degli autografi del Guerrazzi e del Marradi e l'autografoteca Bastogi (56 mila pezzi). La biblioteca è stata tra le prime in Italia a introdurre l'automazione dei suoi servizi.

La provincia
La provincia di Livorno (20 comuni; 1213 km2; 342.130 ab.) è costituita da una parte continentale e da una insulare; quest'ultima comprende la maggior parte delle isole dell'Arcipelago Toscano, e cioè Gorgona, Capraia, Elba, Pianosa, Montecristo e alcuni scogli e isolette. La sezione continentale si stende lungo il mare dalla piana dell'Arno alla base del promontorio di Piombino ed è delimitata all'interno dalle province toscane di Pisa e Grosseto. Il territorio è prevalentemente collinare, caratterizzato da dolci ondulazioni che costituiscono le estreme propaggini occidentali delle Colline Metallifere; le pianure più estese si trovano in corrispondenza delle foci dei fiume Cecina e Cornia. La costa è alta e mossa nel tratto più settentrionale, bassa e uniforme in quello centrale, mentre quello meridionale è caratterizzato dalla vistosa sporgenza del promontorio di Piombino, antica isola rocciosa saldata poi alla terraferma dalle alluvioni del fiume Cornia. Il clima è tipicamente marittimo, con estati relativamente fresche e inverni miti; le precipitazioni variano tra i 600 e i 900 mm annui e registrano due massimi, in autunno e in primavera, e un minimo, spesso molto marcato, nei mesi estivi. La popolazione è costantemente in fase di espansione, a causa principalmente del flusso immigratorio da altre regioni di manodopera attratta da migliori offerte di lavoro; consistenti sono pure i movimenti migratori nell'ambito provinciale dalle aree a economia agricola e pastorale verso i maggiori centri industriali e turistici, che sono, oltre al capoluogo, Piombino, Rosignano Marittimo, Cecina, Campiglia Marittima e Portoferraio. L'agricoltura dà in prevalenza cereali, ortaggi, frutta, olive e uva da vino; di scarso rilievo è il patrimonio zootecnico, assai più importante invece è la pesca. L'industria è presente soprattutto nei settori metallurgico (Piombino), meccanico (Livorno) e chimico (Rosignano Marittimo); numerose altre imprese operano anche nei settori estrattivo (ferro, granito, marmo e piombo), alimentare e dei materiali da costruzione. Rilevante è il ruolo del turismo, non soltanto nei centri della fascia costiera, ma anche e soprattutto nelle isole.
 
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