Gesù cammina sulle acque
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La
gente, visto il miracolo che Gesù aveva fatto, diceva:
«Questi è il profeta che ha da venire nel mondo» e lo voleva
« rapire per farlo re».
Ma Gesù scomparve, ritirandosi sul monte tutto solo, a pregare,
dicendo agli apostoli che,
dopo aver licenziato le folle, risalissero in barca e lo
precedessero all'altra riva verso Betsaida.
Era già notte avanzata quando gli apostoli, saliti sulla barca
presero il largo.
Avevano atteso inutilmente Gesù, che pregava da solo sul monte.
Verso le tre del mattino avevano percorso solo cinque o sei
chilometri di lago,
perché il vento era contrario e la barca sbattuta dalle onde,
quando gli apostoli,
nell'incerto chiarore dell'alba incipiente, vedono avanzare sul
lago un'ombra, simile a una figura umana.
«E' un fantasma, dissero! E dalla paura gridarono».
Ma subito Gesù, per tranquillizzarli, disse loro:
«State di buon animo, sono io; non temete!».
Pietro allora in uno dei suoi impeti di entusiasmo, di slanci
generosi, dice a Gesù:
«Signore, se sei tu; comandami di venire a te sulle acque.
Vieni» (risponde Gesù).
E Pietro si cala dalla barca sull'acqua e, tenendo gli occhi
fissi su Gesù,
cammina sulle onde divenute solide sotto i suoi piedi.
Ad un tratto distrasse il suo sguardo da Gesù, vedendo i
cavalloni sollevati dal vento,
e si distrasse. «Signore, salvami», gridò allora. Gesù stese
la sua mano, lo afferrò e lo riportò a galla,
quindi rimproverandolo dolcemente gli disse: « O uomo di poca
fede, perché hai dubitato? ».
Poi Gesù e Pietro salirono sulla barca e gli apostoli, che erano
stati testimoni della scena,
si prostrarono dinanzi a Gesù dicendogli: «Veramente tu sei il
Figliuolo di Dio!».