PRESENTAZIONE

 

Una splendida e affettuosa pazienza e una considerevole abilità agiografica, cotesto nuovo lavoro, che il sig. Silvano Gianduzzo, con il suo inconfondibile stile di ricercatore e di riordinatore di schede e di documenti, ci ha regalato, dando vita e figura - "optima cum laude!" - ad uno straordinario

panorama, una vera e rapida galleria!, di salesiani diremo DOC, che don Bosco, definendoli "Coadiutori", associò a gioia e corona dei suoi genialissimi carismi di bene: figure, persone, simboli e segni altamente allusivi di realtà ad alto progetto.

Testimoni di sicura direzione mentale e di equilibrio eccellente e libero. Figure e persone, che - non rintracciate e non delineate a modo, nulla concedendo a fantasie o mistificazioni, sarebbero finite nel "mare magnum" delle comuni dimenticanze e del comune - anche se rispettoso e devoto, silenzio fraterno.

Il sig. Gianduzzo ha esaminato le fonti reperite, a una a una, accordando e riaccordando dati e date. E dai vari tasselli d'indubbia valenza, seppe trarre, con attenta finezza e squisito buon gusto, persone in pienezza di realtà

- nella loro biografia essenziale,

- nei loro primi contatti con il mondo salesiano e lo spirito di don Bosco,

- nel dispiego graduale e saggio dei talenti di grazia e di natura, che ne delinearono il volto morale,

- nel vivo e costante "traffico evangelico" delle attitudini umane, tecniche, professionali - alte o minute - duttili e ingegnosi ai lavori più diversi,

- nel loro prezioso senso religioso e di comunità.

Quanto n'è emerso, non è di cornice o di benevolo complimento; è biografia schietta e pulita; valore ed esempio; linea retta brevissima.

Lunga e delicata, dicevamo, la bella fatica dell'amabile Silvano! Lodevole il suo coraggioso e fraterno impegno, perché non venissero dimenticate figure e memorie di alto e sereno tesoro di famiglia: dovizioso càrico morale affidati alla storia della Congregazione e del bene, a bellezza e a lode di Dio e a nostra edificazione. Sig.Gianduzzo: bravo e grazie!
(Don Gustavo Resi)

 

PREFAZIONE

 

Durante i festeggiamenti del mio 50° di professione religiosa ho avuto il desiderio di conoscere in modo più approfondito i Confratelli coadiutori defunti: Confratelli spesso dimenticati o sconosciuti a molti di noi, i quali hanno lavorato instancabilmente per la Congregazione, educando tanti giovani e aiutando tante persone.

La beatificazione del coadiutore Artemide Zatti, alla cui cerimonia ho avuto la gioia di partecipare a Roma, mi ha offerto lo stimolo ad iniziare il lavoro di ricerca dei documenti necessari per dare inizio al mio lavoro.

La raccolta delle fonti documentarie, con mia sorpresa, mi ha arricchito a tal punto che mi è sembrato di essere di fronte ad un vastissimo campo di grano, ricco di abbondanti spighe dorate o ad una vigna, carica di grappoli maturi: Confratelli coadiutori giovani o carichi di anni; Confratelli dotati di carismi; Confratelli non molto colti ma ricchi di saggezza e di grazia dello Spirito Santo; Confratelli che pur essendo persone semplici hanno goduto della stima e della fiducia di molte persone e dei loro Superiori; Confratelli che hanno donato tutta la loro vita per il Regno di Dio e per i Giovani ottenendo grandi risultati nel lavoro che compivano, nell’apostolato e in terra di missione.

Tutti mi hanno edificato, perché in tutti ho riscontrato un grande amore per il Signore, per don Bosco e per la Congregazione: fedeli alla preghiera, alla vita comunitaria, al lavoro, all’apostolato: vite pienamente realizzate!

Sono riconoscente, quindi, a tutti i Confratelli coadiutori defunti per aver dato il loro contributo affinché la Congrega­zione diventasse sempre più grande e sempre più santa. In modo particolare il mio grazie va a tutti i Coadiutori che ho conosciuto personalmente e che mi hanno educato, con il loro esempio, alla vita salesiana.

A tutti i Confratelli delle varie Ispettorie e, in modo specia­le, ai Confratelli della Casa di Pordenone, i quali mi hanno entusiasmato, sostenuto e aiutato a terminare l’opera, va il mio più sincero ringraziamento.

              Silvano Gianduzzo

 

 

 

 

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