Per nulla legato ai
miti e all’idea dell’aldilà fu, invece, il Carlino, che alla fine del XIX
secolo divenne il più popolare fra i cani d’appartamento di moda in Francia.
E la fama di questo piccolo cane è legata nientemeno che a Napoleone, l’uomo che fece tremare l’Europa e che nella vita quando incontrò un Carlino ebbe la sorte peggiore.
Fortuné, il Carlino di
Giuseppina Bonaparte, infatti, non amava Napoleone e gli impediva ostinatamente
di entrare nella camera della sua padrona.
Colui che doveva
divenire imperatore dei Francesi racconta con grande spirito:
"Era padrone
assoluto del letto di madame quando la sposai.
Lo volevo allontanare:
pretesa inutile; mi dissero che avrei dovuto sistemarmi altrimenti o
acconsentire a spartire con lui il letto.
Questa cosa mi contrariò
molto; ma si trattava di prendere o lasciare.
Mi rassegnai.
Il prediletto fu meno
accomodante di me; ne porto ancora le conseguenze su questa gamba!".
Nonostante tutto,
Napoleone comunque non serbò particolare rancore nei confronti di questa razza,
così come non aveva assolutamente antipatia per i cani, tanto che fu il padrone
di un Barbone, Moustache, di cui non disdegnava le dimostrazioni d’affetto.