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LA CUCCIOLATA DEI MIEI CARLINI AVVENTURA MERAVIGLIOSA
ce ne parla Rossana Biagini (segretaria per la toscana)

L'ho chiamata avventura perché i carlini sono una razza tutta speciale,
almeno in base alla mia esperienza. Esperienza avuta con altre razze parto
compreso; fattami con i carlini in generale e con le loro particolari
problematiche; da informazioni attinte nei più svariati modi. così da poter
affrontare il parto della mia Carlina nella maniera più corretta.

La gravidanza è stata ""abbastanza serena"", l'accoppiamento è avvenuto
spontaneamente, senza alcun problema.
Nell'attesa di verificare se la mammina fosse veramente in attesa dei
cuccioli, la mia Camilla continuava ad avere delle perdite ematiche. In
allarme per questo fenomeno inconsueto ho contattato diversi veterinari. Le
diagnosi, peraltro incerte, propendevano per un infezione da aborto di cui
uno di questi medici mi preannunciò un intervento chirurgico, l'asportazione
dell'utero ecc. senza alcun dubbio.
Dopo esami adeguati, escludendo infezioni e dopo altrettanto adeguate cure,
un altro veterinario, secondo me più cauto ed oculato, propose di attendere
ed effettuare un ecografia, attorno ai cinquanta giorni di gestazione, ed io
accettai questo modo di procedere.
L'ecografia fu effettuata, i cuccioli risultavano tre, vivi, robusti e non
vi era presenza di feti morti, le perdite erano diminuite ma non cessate.

L'approssimarsi del parto mi impose la necessità di avere più informazioni
possibili.
L'esperienza personale e diretta sui carlini, con il loro musetto
schiacciato che non pochi problemi ci procura, mi suggeriva che forse anche
per il parto qualcosa poteva essere diverso rispetto alle altre razze. I
vari veterinari interpellati mi ripetevano ""è una cosa spontanea, naturale,
farà tutto da sola"" come avviene per tutti gli altri cani.

Cocciuta e testarda ho proseguito le mie ricerche per documentarmi, in primo
luogo un'indicazione generale sulla gravidanza ed il parto me la sono fatta
consultando il libro dell'Allevatrice Maria Luisa Simone, intitolato IL
CARLINO (l'unico in italiano); in termini pratici però ancora non mi sentivo
pronta ad affrontare questo parto, che tra parentesi poteva avere luogo pure
di notte, chi poteva aiutarmi se partoriva di notte?
Determinanti sono stati i consigli pratici, minuziosi ed indispensabili, che
la Sig.ra Lina dell'Allevamento Piccoli Amici di Mantova (il mio GINO detto
Ettore è un suo soggetto) mi ha illustrato telefonicamente, più di una volta
e per ogni dubbio,li ho trascritti per intero e più avanti se potrà essere
utile ne trascriverò la lista per il Club.
Pure l'Allevatore di Camilla la mia femmina, il Sig. Alessandro mi confermò
l'iter e gli accorgimenti da seguire che la Sig.ra Lina già mi aveva
suggerito.

Il parto è avvenuto al 59° giorno dal primo accoppiamento. Già da una
settimana circa avevo preparato la cassetta parto, posizionandola nel luogo
prescelto. Luogo piuttosto appartato ma ben conosciuto dalla mia Camilla. La
mammina sovente perlustrava la cassetta ma non si tratteneva molto, la sera
prima del parto invece iniziò a raspare, come per farvi una buca e vi si
tratteneva più a lungo. Era agitata, un po' ansimante e voleva essere
lasciata tranquilla. Per tutta la notte mi sono trattenuta vicino a lei, non
che la partoriente stesse male, ero io che non potevo dormire lontana da lei
ed avevo bisogno di essere presente. La notte è trascorsa alquanto
tranquilla, al mattino del sabato mi sono resa conto che erano iniziate le
contrazioni ed i dolori. La mammina ha preso possesso della cassetta parto
ed alle 17,45 mi ha regalato il primo cucciolo, l'unico che sia nato senza
il sacco amniotico; la mia Camilla mi è sembrata un po' sprovveduta, ha
guardato con sospetto il cucciolo senza leccarlo e non ha mangiato la
placenta come avrebbe dovuto fare.

A questo punto ho messo in atto tutti i consigli raccolti, ho sollevato il
cucciolo e delicatamente asciutto, ho praticato un leggero ma energico
massaggio per animarlo, gli ho aperta la bocca immettendo un soffio leggero
fino a farlo guaire, IL CUCCIOLO ERA VIVO E RESPIRAVA, adesso potevo passare
all'operazione seguente, così ho tagliato e legato il cordone ombelicale,
disinfettandolo con tintura di iodio, ho cercato di asciugarlo e riscaldarlo
ancora per presentarlo di nuovo alla mamma perché ne conoscesse l'odore e lo
stimolasse leccandolo. Devo dire che non è stata molto materna, guardandolo
scettica lo ha leccato un poco, ma non più di tanto!
Dato che la mamma non lo assisteva come avrebbe dovuto, e che le contrazioni
erano di nuovo iniziate ho adagiato il cucciolo al caldo in una scatola
(precedentemente avevo preparato due scatole con all'interno un termoforo
ciascuna a temperatura bassa e delle morbide spugne), così la mammina era
libera di muoversi assecondando le doglie ed espellere il cucciolo seguente.
Dal secondo cucciolo al quinto (ne sono nati cinque e non tre come
diagnosticato dall'ecografia) sono nati tutti con il sacco, che la madre non
riusciva ad aprire! Il musetto corto e forse l'inesperienza non le
permettevano di romperlo! Sono attimi determinanti per la sopravvivenza del
cucciolo e così di nuovo i consigli sono stati utilissimi; ho proceduto come
indicatomi rompendo il sacco amniotico con le mie mani. La mammina  è stata
sempre più accorta e disponibile e dal secondo cucciolo ha provveduto a
mangiarsi la placenta (sembra sia determinate per avere tanto latte). Ma il
taglio del cordone e tutto il resto come descritto per il primo cucciolo è
stato effettuato da me. Quindi la mia presenza, seppure discreta e senza
agitazione, è stata determinante così come mi avevano suggerito.

Questa avventura si è conclusa attorno alle 21.45 del giorno medesimo,
quindi un parto veloce, senza complicazioni, diciamo che la mia Camilla è
stata molto brava e benevolmente ha accettato il mio aiuto.Uno alla volta le
ho ripresentato i suoi cuccioli che pian piano leccandoli, pulendoli ha
iniziato ad allattare. E' stata una mamma splendida, severa quando
necessario, ma ha lasciato che succhiassero i suoi seni anche quando da
cuccioli svezzati e pronti per le nuove famiglie la cercavano e la
rincorrevano per tutta casa.

L'avventura del parto mi ha dato un'emozione fortissima, i seguenti 60
giorni di allevamento dei cuccioli è stata un'esperienza meravigliosa.
Auguri a tutti."""""""