Consigli degli ”allevatori amatoriali ” del Drago d’oro Bertellini Giorgio e Ferrari Sara

 

Un saluto a tutti i Sig.ri Soci del Club e un sincero Benvenuto ai cybernavigatori che approdano nel Giardino dei Folletti

Tempo fa ,in occasione di una Expo,si parlava con Roberto (il nostro vulcanico Presidente) di inserire nel già ricco sito una sezione in cui comparissero consigli,opinioni ed esperienze personali dei Soci allevatori allo scopo di facilitare la convivenza con il Carlino e,nel caso, risolvere piccoli problemi che si presentassero nell’arco della vita del compagno a quattro zampe…

Entusiasti e lusingati scriviamo alcuni consigli tratti da esperienze di vita personali a contatto con questa stupenda Razza che è il CARLINO!!!

 

NASCITA

Ebbene si! Anche i Carlini nascono…beh, dobbiamo affermare che quando capita di avere una cucciolata è un evento veramente emozionante ma soprattutto impegnativo, non solo per il tempo (possono passare anche 9-10 ore dal primo cucciolo che nasce all’ultimo) ma anche per le difficoltà che possono presentarsi.

Dicevamo emozionanti per la dignità con la quale una fattrice affronta il dolore fisico del parto – e chi possiede un Carlino sa quante tragedie greche fanno solo per una vaccinazione…- ed emozione delle emozioni quando viene alla luce un piccolo dopo l’altro; durante il parto siamo sempre accanto alla fattrice per rassicurarla,incoraggiarla,incitarla nei momenti delle contrazioni e accogliere il nascituro.

Velocità e freddezza sono indispensabili quando nasce un cucciolo perché appena espulso bisogna rompere la placenta per evitare che anneghi nel liquido amniotico, recidere il cordone ombelicale e praticare sempre la stimolazione cardiaca e respiratoria mediante sfregamenti specifici che solo un veterinario o un allevatore molto esperto puo’ insegnare; mai andare a caso o fidarsi di mani poco esperte in questi eventi!

Finito il parto la madre lecca e asciuga i suoi cuccioli attirandoli a se per la prima poppata della loro vita; noi ci allontaniamo per prepararle un pasto-premio molto sostanzioso e succulento composto principalmente da carne macinata e vitamine, ma anche per riposare un po’…

SVEZZAMENTO

Verso i 45 gg svezziamo i cuccioli, ormai pieni di vita e belli paffuti hanno già cominciato a fare qualche pasto con il mangime studiato apposta per loro e allontaniamo la madre che per la verità non ne vede l’ora dato che sono diventati delle vere e proprie pesti a quattro zampe.

ADOZIONE

Per noi il momento clou arriva quando i cuccioli compiono i due mesi, ormai vaccinati, sverminati, microchippati e iscritti all’ENTE NAZIONALE CINOFILIA ITALIANA , sono pronti per essere adottati.

Diciamo momento clou perché è la fase piu’ delicata, dobbiamo valutare se il potenziale “genitore adottivo” sarà in grado di capire e farsi capire (quattro parole in cui è racchiusa una intera filosofia di vita) da quello che sarà il suo fedele compagno di vita…

 

CONSIGLIO: abbiamo preso la decisione di adottare un cucciolo di CARLINO, ok! Benissimo! e ora?

                       Acquistiamo riviste specializzate (c’è solo l’imbarazzo della scelta) e telefoniamo agli

                      allevatori presenti con l’inserzione; come facciamo a fidarci di persone che non abbiamo mai

                      visto e sentito? Purtroppo in circolazione ci sono fin troppi “cagnari” che approfittano del

                      buon cuore della gente; un consiglio:prima di acquistare, informiamoci sui problemi della

                       razza, sugli allevatori piu’ seri, andiamo alle Esposizioni, visitiamo gli allevamenti e

                       valutiamo le condizioni di vita dei soggetti presenti, informiamoci sullo stato di salute del

                       cucciolo e quali garanzie ci vengono offerte, ecc….per quanto riguarda la scelta del cucciolo,

                       beh, è una questione talmente delicata e personale che non ci pronunciamo.

UN CARLINO E’ PER LA VITA!

 

 

Fine I° parte—arrivederci a presto…