Quando ero adolescente facevo parte della comunità parrocchiale del mio quartiere.
Eravamo quasi tutti ragazzi, tranne qualcuno che già frequentava l'università,
e quindi l'andare in chiesa era una gioia
perche' oltre a preparare i canti per la domenica,
organizzavamo gite e feste, e come ospite gradito
c'era sempre don Giuseppe, il prete della parrocchia .
Crescendo incontrai un ragazzo di cui mi innamorai
subito e dopo sei anni convolammo a nozze.
La comunità parrocchiale era sempre nel mio cuore,
ma i vari impegni mi tenevano lontana dalla chiesa,
tranne che per le feste comandate come obbligo di un buon cristiano cattolico.
Ma un giorno con la nascita della mia piccolina, in famiglia avvenne un terremoto,
perchè la piccola era nata con un problema che la tenne per 3 mesi in ospedale
(tutto risolto con un piccolo intervento).
Quei tre mesi furono interminabili,
e se da una parte mi chiedevo il perche' proprio a noi quel dispiacere,
dall'altra ho capito che la serenità e la pace dei sensi
poteva venire solo dall'alto, da DIO.
Allora iniziai ad andare a messa appena avevo un momento libero,
e mi ricordo che il primo giorno che entrai in chiesa c'era sull'altare
una grande pergamena con su scritto " TI ASPETTAVO ",
allora capii che non me ne ero mai andata da lì,
perchè QUALCUNO sapeva che prima o poi sarei ritornata.