A tutti quelli
che comprendono il valore
della vita umana

La Conferenza Episcopale Brasiliana
ha divulgato da poco un importante documento che potrà in un futuro prossimo diventare un marco storico e un riferimento fondamentale nella difficile lotta per la difesa della dignità della vita umana.

Ogni anno in Brasile la Conferenza Episcopale promuove la Campagna della Fraternità che coincide con il periodo della Quaresima che va dal mercoledì delle Cenere alla Pasqua. Ogni anno la Campagna della Fraternità è stata aperta dal proprio Papa in messaggio trasmesso dalla televisione a tutto il Brasile. Nel presente anno di 2008, in parte dovuto al proprio impegno accordato tra il governo del governo del Presidente Luiz Inácio Lula da Silva e i Comitati delle Nazioni Unite di decriminalizzare totalmente l'aborto in Brasile, la CNBB (Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile) ha deciso dedicare il tema dell'attuale Campagna della Fraternità alla Difesa della Vita e all'aborto.

Oltre il pronunciamento del Papa Benedetto XVI, come parte della celebrazione dell'apertura della Campagna della Fraternità, che in questo anno ha come tema "Fraternità e Difesa della Vita" e il lemma "Sceglie, dunque, la Vita", tra il 6 e il 10 febbraio si è realizzato nella Basilica di Nostra Signora Aparecida nello Stato di San Paolo, il terzo più grande tempio del mondo, il PRIMO CONGRESSO INTERNAZIONALE IN DIFESA DELLA VITA, in che si sono riuniti vescovi, sacerdoti, religiosi, rappresentanti di diversi enti internazionali e numerosi specialisti in bioetica e lideranze a favore della vita del Brasile e di diversi nazioni del mondo. L'evento fu organizzato dalla Diocesi di Taubaté (una città dell'est dello Stato di San Paolo) e ha avuto l'appoggio del Consiglio Episcopale Latino Americano (CELAM), della Conferenza Episcopale Brasiliana (CNBB), delle Archidiocesi di Aparecida e di Brasilia, oltre a vari enti indifesa della vita nazionali e internazionali che inviarono professori e specialisti per partecipare dei lavori.

Nel messaggio di apertura, riprodotto più avanti in questo testo, Don Carmo Rohden, vescovo di Taubaté e presidente del Congresso, affermò che questo Congresso ha avuto come finalità
"AIUTARE LA CHIESA E LA SOCIETÀ A PERCEPIRE CHE GLI ATTACCHI ALLA VITA UMANA SONO SOLTANTO LA FACCIA PIÙ VISIBILE DI UNA PATOLOGIA MOLTO PIÙ ESTESA CHE MINACCIA LA SOCIETÀ MODERNA, DELLA QUALE CONOSCIAMO MOLTO MALE LA VERA PORTATA DELLE SUE CAUSE".

Quando nella domenica 10 febbraio fu celebrata, da Don Dimas Lara Barbosa, attuale segretario generale della Conferenza Episcopale Brasiliana, la messa di chiusura di questo che fù il Primo Congresso Internazionale in Difesa della Vita, la cerimonia fu accompagnata da circa 40 mila partecipanti. In questa occasione fu presentata la DICHIARAZIONE DI APARECIDA IN DIFESA DELLA VITA, un documento che potrà diventare un riferimento storico nella difesa della vita, per la chiarezza e per la ampiezza con che in essa si delineano i principali contorni delle sfide della difesa della vita a livello mondiale.

La DICHIARAZIONE DI APARECIDA IN DIFESA DELLA VITA, dopo essere stata discussa e approvata dai partecipanti del Congresso e letta dal Segretario Generale della CNBB nell'aula del Santuario Nazionale nel sabato giorno 9 febbraio, fù ufficialmente pubblicata nel sito della CNBB nel venerdì 15 febbraio 2008, come si trova nell'indirizzo sottostante:
Conferência Nacional dos Bispos do Brasil (CNBB)
La DICHIARAZIONE può anche essere reperita nel sito della ZENIT: Portoghese

Leggi o salva il documento tradotto in italiano in formato .doc
Dichiarazione Storica per la vita.doc (40 KB)

Varie editrici stanno in questo momento formando un consorzio per patrocinare la prossima pubblicazione dei vari lavori presentati nel Congresso che fondamentano la DICHIARAZIONE DI APARECIDA IN DIFESA DELLA VITA.

Poche volte enti di tanta importanza si sono posizionati in modo così chiaro e contundente sulla gravità della questione della difesa della vita in ambito mondiale. La divulgazione di questi documenti è di grandissima importanza per la difesa della dignità della vita umana.

Nonostante la gravità della denunzie e il fatto di essere stata pubblicata in nome di due delle più importanti Conferenze Episcopali del mondo (CELAM e CNBB), di varie Diocesi e Archidiocesi brasiliane e di vari organizzazioni nazionali e internazionali, la stampa scritta e parlata non ha pubblicato e, se agirà come ha fatto fino ad oggi, non pubblicherà una sola parola di ciò che è contenuto in questo documento. Il messaggio di apertura del Congresso afferma che :

"UNA CULTURA PROPOSITALMENTE E PIANIFICATAMENTE COSTRUITA PER DISTRUGGERE LA PROPRIA IDEA DI DIO PROSEGUE, PER MEZZO DEI SUOI MEMBRI PIÙ COSCIENTI, IMPERTURBABILMENTE NELLA ESECUZIONE DI UNA STRATEGIA METICOLOSAMENTE ELABORATA: UTILIZZA O MEZZI DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA, LE POSSIBILITÀ SOCIALI E ECONOMICHE, ESERCITA UN DOMINIO QUASI ASSOLUTO NELLE ORGANIZZAZIONI INTERNAZIONALI, NELLE SOCIETÀ FINANZIERE, NEI MEZZI DI COMUNICAZIONE SOCIALI, COSTRUENDO UN MONDO CHE, OTTENUTI QUESTI OBIETTIVI, NON SI POTRÀ PIÙ DIRE ILLUMINATO DA QUELLA LUCE CHE IL VERBO DI DIO, FACENDOSI UOMO, È VENUTO A PORTARE AGLI UOMINI".

La divulgazione di questi documenti dipende, perciò, da tutti quelli che avranno ricevuto questo messaggio. Se desideriamo stabilire una democrazia nei nostri paesi, questo fatto non ci dovrebbe sorprendere. In una democrazia i cittadini non si possono contentare a vivere ognuno in casa la propria vita senza curarsi seriamente dei problemi trascendenti. In una democrazia i cittadini non si possono rifiutare a scambiare idee con i suoi simili, e il popolo non può delegare a terze persone o organizzazioni la divulgazione e l'interpretazione di informazioni basiche come quelli che sono qui contenute. Nel caso della difesa della vita, primo fondamento della democrazia, inoltre, si è già dimostrato che senza di questo essa diventa totalmente ineseguibile. Chiediamo perciò a tutti quelli che avranno ricevuto questo messaggio di leggere, studiare e divulgare nella sua massima portata possibile questi documenti.

Stiamo affrontando, in un apparente silenzio artificialmente mantenuto dai mezzi di comunicazione, che istituzioni di valore già cominciano a denunciare, il più grande attacco già scatenato contro la dignità della vita umana che già si è verificato nella storia.

Il problema oltrepassa il Brasile e rappresenta il coronamento di investimenti stranieri strategicamente pianificati da vari decade che pretendono di imporre l'aborto non solo al Brasile come anche a tutta Latino America e a tutto il mondo.

Per poter fermare questo genocidio è necessario che la conoscenza di ciò che stà accadendo arrivi al più grande numero di persone possibile.

IL TUO AIUTO È FONDAMENTALE E IMPRESCINDIBILE.
STUDIA QUESTO MESSAGGIO, COMMENTALO E DIVULGALO A TUTTO IL TUO LISTAGGIO DI CONTATTI. INSISTI CON I TUOI AMICI PERCHÉ FACCIANO LO STESSO.
NON C'È DEMOCRAZIA POSSIBILE SENZA IL RISPETTO INTEGRALE AI DIRITTI UMANI.
Ringraziamo tutti per il grandissimo bene che state aiutando a promuovere.


Alberto R. S. Monteiro
(inviato il 22 febbraio 2008)







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