Le stelle parranno di zucchero, la luna di miele, la sera della vigilia di Natale .
Le immagineremo sciogliersi, cadere in gocce e rallegrare
le labbra e i cuoricini di paffute bambine dalle treccioline bionde
o di maschietti dallo sguardo dolce dolce da far innamorare.
Il vederle accenderà quegli occhioni, illuminati già dal desiderio di pace
di quella vecchietta che fila la lana davanti al camino,
calmare l'animo dell' affaticato operaio sempre di corsa.
Faranno sognare quei ragazzi tanto malati
nel letto di un ospedale, che sembrerà loro morbidissimo .
Ti prego, caro Bambino riccioluto, tanto amico dei più piccini,
rendici consapevoli che in ogni istante della vita
dobbiamo ricordare quello che Dio fa oggi,
e che ha fatto per noi, la notte del primo Natale .
Dolce Gesù, da qualche tempo avverto di più la tua rugiada di grazia.
Donaci di amarti realmente la notte del prossimo Natale.
(inviato il 23 novembre 2007)