Poi silenzio assoluto
Era una sera come tutte le altre:
da quell'appartamento venivano voci alterate,
poi strilli di bambini che piangono e poi silenzio assoluto.
Il mattino seguente una famiglia normale:
papà va a lavoro, i bambini accompagnati dalla mamma vanno a scuola,
si va avanti così.
" Buon giorno signora tutto bene ? " le chiedo.
"Grazie tutto bene" risponde con un viso sereno.
E ancora sera, tutto si ripete.
Ho una grande sofferenza dentro il cuore, ogni sera,
quando sento piangere i bambini e poi c'è il silenzio,
si vorrebbe fare qualcosa, ma ti senti impotente,
non puoi entrare nella storia degli altri.
O forse la storia degli altri è anche la nostra storia ?
Storie come queste si ripetono in ogni parte del mondo
e nessuno di noi fa niente, fino a quando
accadono cose più gravi, dove poi tutti ci chiediamo, perchè ?
Forse è ora di abbattere i muri che ci separano dagli altri:
chiedere loro, con delicatezza l'aiuto di cui hanno bisogno,
è nostro compito intervenire donando loro una mano.
Pensando soprattutto che quei bambini sono il futuro del mondo
e nel mondo futuro deve esistere l'armonia e la pace
e se ciò non accade, ne siamo responsabili
quanto coloro che non sono operatori di pace.
Il dono più bello per questo Natale
è aprirci agli altri come veri fratelli.