Lontano i pastori chiamano qualche pecora persa.
" E' una bella notte per venire fuori agnellino mio, notte limpida in alto e asciutta in terra.
Il viaggio è finito e tu hai aspettato questo arrivo per nascere.
Sei un bravo bambino, sai aspettare. Ora nasci che tuo padre ti aspetta.
Si chiama Iosef, quando entra gli diciamo: caro Iosef io sono Ieshu tuo figlio.
Vedrai che sorpresa, che faccia farà ".
" Adoro la creatura perfetta che mi è nata,
posso allentare il nervo attorcigliato del sospetto:
è maschio, è la certezza, non più una profezia.
E' maschio primogenito in terra di Iosef e Miriàm.
E' maschio, l'ho fatto io, sgusciato sano in mezzo all'acqua e al sangue,
il corpo esulta insieme a quello di ogni donna che mette al mondo l'altro sesso,
perchè è un regalo a noi ".
" Hai fatto bene a nascere di notte, lontano dagli uomini e dal giorno.
Quello che verra, domani e poi, sarà il contrario di ora, di stanotte."