Il Purgatorio



L'insegnamento della Chiesa.
È verità di fede che il Purgatorio esiste.
Nel Purgatorio le anime di coloro che sono morti in grazia di Dio,
ma che ancora non hanno pie­namente soddisfatto il debito dei loro peccati,
si purificano espiando, per rendersi degne di vedere e possedere il Signore.
È consolantissima dottrina definita che le anime dei defunti
pos­sono essere soccorse ed anche liberate dalle loro pene con i suffragi dei vivi,
ossia con preghiere, indulgenze, elemosine ed altre opere buone,
sopra tutto con il Sacrificio della S. Messa.
Il S. Sacrificio dell'altare, che la Chiesa offre a Dio,
serve infatti non solo per l'espiazione dei peccati dei fedeli viventi,
ma anche per i defunti che non sono ancora del tutto purificati.
Questa dottrina, antica quanto la Chiesa, non è invenzione umana:
essa deriva dalla Sacra Scrittura che contiene la parola di Dio,
e dalla Tradizione, pervenuta inalterata sino a noi.
Ne­garla o metterla in dubbio è mancare nella fede e separarsi dalla Chiesa.


La pratica dei fedeli.
Chi si trova in grazia, secondo il dogma della Comunione dei Santi,
può mutare in suffragi tutti gli atti della vita cristiana.
Non solo gli atti di religione propriamente detti, ma anche tutti gli altri:
anche il lavoro, anche il dovere quo­tidiano, anche i piccoli sacrifici adempiuti,
le pene sopportate, gli atti delle varie virtù cristiane
che si presentano così frequenti nella vita,
per poco che l'anima si mostri attenta e sollecita di piacere al Signore.
I suffragi più comuni che la pietà ci porge sono i seguenti:
L'indulgenza, cioè una remissione di pena temporanea dovuta per i peccati,
che la Chiesa concede sotto certe condizioni a chi è in grazia,
applicandogli i meriti e le soddisfazioni di Gesù Cristo, di Maria Santissima e dei Santi,
le quali costituiscono il " tesoro della Chiesa ".
La preghiera, che, elevandoci sino a Dio, da Lui ottiene,
secondo la promessa e per i meriti di Gesù Cristo, perdono e grazia.
L'elemosina, che, domandandoci spesso un sacrificio o una rinunzia,
ha valore propiziatorio per l'anima nostra e dei nostri cari defunti,
e, secondo la parola della Scrittura, ci apre la via alla misericordia e alla vita eterna.
La S. Messa e la S. Comunione, che sono il suffragio per eccellenza.
Sull'altare Gesù rinnova in modo incruento per tutti i redenti
il sacrificio cruento della croce, offrendo per le mani del sacerdote
il suo Corpo ed il suo Sangue prezioso al Padre, in riparazione dei peccati del mondo.
Noi preghiamo la pietà di Dio che,
applicando i frutti inestimabili della Passione del suo Figliuolo,
chiami le anime dei nostri defunti dal dolore all'eterna gioia.
Può il Padre rimanere indifferente dinanzi all'offerta del Corpo e del Sangue di Gesù,
sacrificato sull'altare e intimamente unito all'anima fedele che,
accoltolo in cuore, prega con Lui ?

Il campo è molto vasto: non mancheranno anime di buona volontà,
cuori compassionevoli per cogliere copiosamente i frutti del bene
e presentarli al Cuore dolcissimo di Gesù per le care penanti del Purgatorio.
Facciamo ora generosamente per i nostri morti quel che desidereremo per noi,
quando un giorno saremo anche noi i poveri morti.




Novembre mese delle Anime Sante del Purgatorio



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Nel Giardino degli Angeli by Anna

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