Florete, flores... et frondete in gratiam.
Fiorite, o fiori, e frondeggiate in grazia.
(Eccli., 39, 19)
.
Dio ha allietato il mondo con la letizia di fiori infiniti.
Senza fiori, mancherebbe alla terra il più delicato dei sorrisi di Dio.
Ma la bellezza del mondo non è per l'uomo che un richiamo alla bellezza dell'anima.
Il Signore non avrebbe dato per tutti i mondi materiali neppure una lacrima;
ha dato per le anime il sangue e la vita.
Anche i fiori devono dire alle anime una parola di Lui:
parola di tenerezza, di purità, di speranza.
È campo, è giardino anche l'anima.
Triste giardino quello che non ha verde, nè gioia e profumo di fiori !
È fiore ognuna delle molteplici azioni che fanno la vita,
le dicano grandi o le giudichino insignificanti:
è fiore se è nella legge, se è nell'amore,
è fiore se Dio la prende nelle sue mani e la trapianta nelle aiuole celesti.
Ed è fiore che dà frutto.
Son belli i fiori che ci dànno profumo, più cari i fiori che ci dànno anche frutti.
I fiori dell'anima sono destinati a portar frutto.
Gesù non vuole alberi sterili, rami secchi.
Il tralcio che non porta frutto sarà gettato nel fuoco.
Non c'è via di scampo. È sempre il medesimo richiamo:
anche un talento solo deve dire al Signore lo sforzo dell'anima per essere grata e fedele.
In ogni anima Egli ha deposto un seme, cui ha dato il potere di essere fecondo,
la possibilità di fiorire e di fruttificare.
Che cura hanno avuto le anime del dono divino ?
Forse hanno dimenticato che ogni fecondità ha le sue sorgenti in Dio.
Egli la vite, noi i tralci...
Presi dalla munificenza del dono, dimenticarono il donatore.
E allora ?
Nel Purgatorio le anime sono bruciate dal desiderio di ristabilire l'equilibrio.
Ricercano i fiori, sospirano i frutti:
ma purtroppo ricordano le tristi brinate che tutto riarsero !
E guardano a noi. Noi possiamo aver fiori, possiamo dar frutti.
Cogliamone a piene mani: è vasto il giardino...
Cogliamone ed offriamone a loro per il Signore che aspetta.
PREGHIERA
O Gesù, giardiniere divino delle anime,
sradica, pota, raddrizza, feconda le povere pianticelle che siamo.
Nessuno dei tuoi altari sia sprovvisto di fiori,
nessuno di noi si presenti alla tua mensa
senza le mani ricolme di frutti.
Tu sei con noi, fai con noi il cammino;
ci indichi i fiori da raccogliere e ci dai la certezza dei frutti.
Facci diventar ricchi, tanto ricchi dei beni che non periscono, dei tuoi beni;
e facci essere così generosi da diventar poveri,
tanto poveri per le Anime del Purgatorio.
Ogni preghiera, intenzione, santa Messa in suffragio,
pensiero e sacrificio sono, per le Anime Sante del Purgatorio,
come fresca rugiada della primavera eterna del Paradiso.