Quaerens me sedisti lassus.
Ti sei stancato a cercarmi. (Dalla Liturgia)
"Ero pellegrino e non mi riceveste !"
Suona la voce di Cristo Gesù al cuore nostro
come voce spenta di chi stanco non può più riprendere la via.
Si è stancato per monti e per valli, per foreste e per piani,
in cerca delle innumerevoli pecorelle smarrite.
Ne ha riportate tante all' ovile, stringendole
con tenerezza immensa al suo cuore ferito.
Poi lacero, assetato, ha bussato alla nostra porta; e non ha avuto risposta ...
Sì, quante volte abbiamo chiuso il cuore all'amico dolcissimo,
all'unico amico dell'anima !
E pure si era stancato per noi.
Ha pellegrinato per ritrovarci, ma altresì perchè sapeva
che noi tutti saremmo stati pellegrini nel mondo.
Ha voluta anch' Egli sentire, per consolarci, l'amarezza del rifiuto.
E poi, buono, dimenticando come sempre l'affronto,
ha mandato un Angelo sulla nostra via, perchè ci fosse compagno, guida, custode.
Chi non ricorda l'Arcangelo Raffaele che viene dal Cielo in terra nel nome di Dio
e il giovine Tobia conduce e riconduce, attraverso asprezze e pericoli,
al cuore del vecchio padre affranto ?
Oh, lo ricordano bene le Anime del Purgatorio !
Forse anch'esse dissero di no a Gesù che bussava,
affaticato e disfatto, alla porta del cuore:
forse dissero di no all'Angelo che mostrava loro la via !
E pellegrinarono, così, alla cieca nel mondo vano, disprezzando il dono di Dio.
E sfiorarono l'abisso.
Gesù accorse, fedelissimo, forse dopo una caduta che poteva essere fatale,
forse nel punto estremo, e come e più di una madre accarezzò la smarrita ribelle
e le disse con tanta dolcezza: " Ti sei fatta male, figlia mia ? " .
Ed il male fu risanato dalla mano miracolosa.
Oh, come soffrono al ricordo le povere infedeli !
Come sospirano il suono almeno della voce di Cristo;
come anelano allo sguardo dell'Angelo Custode !
Ora tutto il cuore è aperto nel dolore
per accogliere Gesù, il dimenticato, l'esiliato.
PREGHIERA
Celeste Pellegrino,
batti un'altra volta al cuore delle tue figliuole ravvedute in eterno.
Vedi, son pronte ormai. Non aspettano che un cenno.
Son tutte occhi e cuore a te:
farti dimenticare il passato con l'ardore infiammato del presente,
darti tutto, ma tutto, per coprire gli ostinati e stolti rifiuti di una volta,
è il loro unico pensiero, è lo sforzo di ogni istante,
è la gioia del loro Purgatorio.
Accoglile, o Gesù: ti sei tanto affaticato per loro;
accoglile e ti saremo grati per sempre.
Ogni preghiera, intenzione, santa Messa in suffragio,
pensiero e sacrificio sono, per le Anime Sante del Purgatorio,
come fresca rugiada della primavera eterna del Paradiso.