" L'Attesa"
26 novembre


Praebe, fili mi, cor tuum mihi.
Dammi, o figliuol mio, il tuo cuore.
(Proverbi 23, 26) .

Nessuno ci ha amato come il Signore, nessuno ha dato come Lui la vita per noi.
Chi non si piega all'amore e al dolore dell'Uomo-Dio non ha cuore.
Che cosa doveva fare di più per noi che lo avremmo continuato a crocifiggere,
attraverso i secoli, con furia selvaggia ?
Oh, non ci cadano mai dal cuore i rimproveri mestissimi che la Chiesa
nel giorno della croce, il Venerdì Santo, mette sulle labbra di Gesù morente !
Tutte le tenerezze della più dolce delle madri, Egli le enumera con la voce spezzata dal pianto.
Tutta l'amarezza dell'odio stolto e ribelle noi gli abbiamo versato nell'anima !
E Gesù ci ama ancora, sempre.
Egli non vuole che il pecatore muoia, ma che si converta e viva.
Aspetterà.
Con mille delicatezze d'amore, Egli verrà a picchiare al debole cuore ribelle ...
Respinto, tornerà di nuovo; disprezzato, aspetterà ancora,
ma ritornerà; perchè ci vuol salvi tutti.
Ed anche quando con ultimo sforzo di amore sarà riuscito a strapparci dalle fauci del maligno
e ci vedrà salvi, anche allora l'amor suo saprà aspettare.
Egli aspetta con tanta ansia le Anime che penano nel Purgatorio.
È giustizia che esse sospirino alla gloria.
È amore che Gesù ritardi l'ora della loro gloria.
Quanto è consolante per noi questa gara d'affetto tra il Redentore e i redenti che furono ingrati !
Quanto coraggio c' infonde per riparare le passate infedeltà,
per risvegliare un amore troppo trascurato e quasi spento,
per camminare piú fedeli le vie della grazia,
per accettare più sottomessi le punture del dolore.
Guai a noi se il Signore, dopo aver aspettato tanto,
dopo torrenti di grazia e di misericordia, fosse costretto
a rivolgere lo sguardo afflitto ad altre anime più intelligenti, più amanti e più riconoscenti !
Guai a noi se, nella mestizia del tramonto,
dovessero suonare al cuore indurato parole come queste:
" Non potevo fare di più ... Hai voluto perderti eternamente ! "


PREGHIERA

Signore, aspettaci, non ci abbandonare.
Se ci vedi restii, se ci trovi insensibili,
se c'incontri ribelli, o Gesù,
non allontanare da noi le tenerezze della tua carità.
Batti, o Signore, a questi cuori caparbi.
Lo sappiamo che Tu vuoi rispettare in noi il tuo dono immenso la libertà.
Ma, o Gesù, ricordaci il tuo amore, ricordaci il tuo dolore,
così come il ricordo si accende per le povere Anime doloranti nella purificazione.
Anche in noi Tu hai seminato il bene.
Perchè non ti dovremo finalmente rispondere e darci per vinti ?
Non ti stancare, o Signore !




Ogni preghiera, intenzione, santa Messa in suffragio,
pensiero e sacrificio sono, per le Anime Sante del Purgatorio,
come fresca rugiada della primavera eterna del Paradiso.




Novembre mese delle Anime Sante del Purgatorio




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