Ut filii lucis ambulate.
Camminate come figlioli di luce.
(Efesini 5, 8)
Dopo il primo peccato, il mondo fu pieno di tenebre.
Gli uomini tentavano di gettare gli occhi nel buio,
ma il buio era reso sempre più fitto dalla stanchezza dello sforzo.
E pure una promessa cantava ancora nel cuore smarrito, la promessa di una stella
che doveva brillare dal cielo di Giudea, sul mondo delle anime.
Essi sentivano l'aspirazione alla luce.
Era tutto luce il paradiso delle delizie !...
Queste tenebre non dovevano dunque diradarsi mai più ?
La promessa si compiva:
la luce risplendette nelle tenebre, ma le tenebre non la compresero.
Venne Gesù, e gridò agli uomini: " Io sono la luce del mondo ... camminate nella luce ".
E il mondo non lo conobbe, lo confuse con Satana, il principe delle tenebre,
e nell'ora delle tenebre lo crocifisse.
Si risentì la natura, si oscurò il sole: con i cuori le tenebre avvilupparono anche le cose.
Ed il Martire mandava l'ultimo grido: " Padre, perdona loro !"
Gli uomini cominciavano a scuotersi.
Nel tenebrore che cingeva l'universo videro che non c'era di luminoso se non il Cuore di Cristo.
Lo avevano aperto con una lanciata, per ultimo disprezzo volgare.
Aprirono, senza saperlo, la sorgente eterna della luce.
Furon dapprima timidi raggi - gli occhi erano impreparati ! -
poi fu luce, poi fu splendore, poi sole !
Il mondo ne rimase abbagliato.
E concluse: " Il Crocifisso è il Figlio di Dio, è il Salvatore dell'uomo !"
Non c'era più dubbio.
Il buio rimase soltanto nei cuori che non vollero comprendere, umiliarsi e vedere.
Nel Purgatorio le anime sono avvolte di tenebre, e aspettano, tormentandosi,
il nascere della luce che non morrà più.
Aspettano, e ora più che mai guardano al Cuore di Cristo.
Non lo vedono, ma lo pensano, e con tanto ardore che il pensiero raddoppia la pena del ritardo.
È tanto tempo che aspettano ! Sembrano secoli !
Ed ora pare loro quasi di veder filtrare le prime luci nella prigione dolorosa:
sono i primi raggi che dal Cuore di Cristo, passando per il Cuore di Maria,
giungono a dare un sorriso alle tenebre profonde.
PREGHIERA
Sia luce il tuo Cuore, o Gesù,
ad ogni anima, nella vita e oltre la vita.
La vittoria che riportasti sulle tenebre della colpa,
ti dà il diritto di essere l'unico pietoso distributore di luce per tutti.
Ci hai fatto passare da morte a vita con lo splendore della tua carità.
Fa' che non ritorniamo mai più ad opere di morte.
Se ci perderemo, non avremo scusa di sorta: ci saremo voluti perdere,
nonostante i raggi che dal tuo Cuore ci indicavano la via,
la tua via, e c'infondevano forza, la tua forza.
Intanto, pietosissimo Signore,
dà alle anime dei nostri morti la vita nella luce perpetua.
Ogni preghiera, intenzione, santa Messa in suffragio,
pensiero e sacrificio sono, per le Anime Sante del Purgatorio,
come fresca rugiada della primavera eterna del Paradiso.