Beati, ... quoniam ipsorum est regnum caelorum.
Beati, ... perchè di essi è il regno dei cieli.
( Matteo 5, 10)
Per esser degni del Cielo, bisogna concretare nella vita nostra le beatitudini del Signore.
È dire, con questo, il lavoro lungo, perseverante e paziente
che l'anima deve compiere nel santuario della propria coscienza.
Non si può nascondere che questo assillo doloroso di ogni minuto
ripugna fortemente alla natura corrotta.
Povertà, purezza, dolore, misericordia, mansuetudine, amore della giustizia
son virtù che migliaia di volte urtano con l'egoismo:
di qui la lotta e lo sforzo per risalire la corrente che minaccia travolgerci;
di qui il desiderio di tormentarci per diventare,
sia pur da lontananze infinite, simili a Gesù.
Tutto difatti si riduce al suo precetto: " Imparate da me ! ".
Dobbiamo imparare da Lui anche a meritare il Cielo.
Egli è stato povero, sino a non avere una pietra su cui posare il capo;
puro di una purezza che sola poteva permettersi di assolvere il peccato;
mansueto come un agnello, sino a morire di croce;
misericordioso, sino a dar la vita per gli amici ed i nemici;
amante della giustizia, sino ad esser vittima della più infame ingiustizia;
addolorato, sino a sentirsi chiamare " l'uomo dei dolori ... ".
Non è detto che colui il quale non si studi quaggiù
di raggiungere la perfezione delle beatitudini, non possa ugualmente salvarsi;
ma sarà certo destinato a perseguirla nel doloroso crogiuolo del Purgatorio.
La perfetta giustizia fiorisce nelle Anime penanti,
dal fiorire appunto di quelle virtù che Gesù Cristo proclamava fonti di beatitudine.
Il Purgatorio è quasi un lavoro di cesello.
Sono gli ornati fini e delicati, le piccole linee che quasi sfuggono a prima vista,
ma aggiungono al lavoro risalto e splendore;
sono gli ultimi ritocchi che l'artista dà al marmo, alla tela, al legno,
perchè il lavoro divenga il capolavoro.
Come contrasta questa semplice riflessione con la leggerezza di tanti cristiani,
di fronte al comando di Gesù di esser perfetti nella loro natura
com'è perfetto il Padre dei Cieli nella sua natura divina !
Ci ottengano le Anime sante la chiarezza del loro sguardo,
per destare nell'anima tutto l'ardore e tutta l'ansia della perfezione.
PREGHIERA
O Signore Gesù, modello santissimo di ogni perfezione,
insegnaci a non contentarci di una vita senza progresso.
Saremmo in continuo pericolo di perderci.
Non soltanto non vogliamo offenderti, ma vogliano umilmente imitarti.
Sappiamo ch'è arduo il compito,
ma non ignoriamo che Tu hai promesso d'esser con noi
sino all'ultimo giorno del mondo e vieni e vivi con noi;
ci esorti e ci fortifichi.
Oh, dacci di redimere il tempo perduto,
dacci l'amore delle altezze,
dacci di rammentare i tormenti con i quali le Anime del Purgatorio
pagano la loro indifferenza nello studio della perfezione,
e avvicinaci ogni giorno al monte santo della tua gloria.
Ogni preghiera, intenzione, santa Messa in suffragio,
pensiero e sacrificio sono, per le Anime Sante del Purgatorio,
come fresca rugiada della primavera eterna del Paradiso.