Hominem non habeo !
Non ho nessuno !
(Giovanni 5, 7)
Un velo ci nasconde la misura che Dio usa nella distribuzione dei suffragi.
Molto opportunamente S. Agostino ci ricorda che,
per aver sollievo dopo morti dal tesoro della Chiesa,
occorre aver saputo meritare da vivi questa misericordia;
e ci esorta a pensarci ora per allora,
con una vita che si sforzi di imitare la vita di Gesù Cristo.
Al riposo beato si giunge attraverso l'aspra guerra di tutti i giorni:
col tempo si compra l'eternità, sulla terra si abbrevia il Purgatorio.
Questo insinuava il Signore quando ripeteva ai suoi di lavorare durante il giorno, nella luce:
poi viene la notte nella quale nessuno può operare.
Per le dolenti cittadine del Purgatorio è notte ormai: la giornata è finita.
Unica via al regno della gloria, il loro dolore e la carità dei superstiti.
Questa carità è la mirabile invenzione della pietà di Dio
per avvicinare le Anime penanti al Paradiso.
Ma le povere dimenticate ?
Chi non lo sa ? Un grande sfogo di pianto, una fiammata di suffragi,
forse una visita convenzionale al camposanto, poi ... più nulla.
Ed è già molto.
C'è purtroppo chi muore senza pianti e senza suffragi;
chi passa nel Purgatorio senza lasciare ombra di affetti e di ricordi sulla terra:
c'è chi non ha più nessuno !
Supplisce, è vero, in parte la carità della Chiesa, madre piissima;
supplirà, osiamo sperarlo, l'infinita carità di Dio.
Ma vogliamo forse vedere in queste considerazioni delle attenuanti alla nostra durezza di cuore ?
Nessuna delle anime che Dio ha creato e Cristo redento deve essere estranea alla nostra carità:
è peccato rinchiuderci nel nostro egoismo,
è offesa al massimo precetto divino permettere che anime sorelle soffrano
senza che giunga loro la pietà del nostro suffragio.
Quante volte dovrà rinnovarsi nel carcere tenebroso la scena del Vangelo,
nella quale un povero paralitico aspetta da trentott'anni
che una mano pietosa si stenda e dia anche a lui l'effetto miracoloso della piscina,
agitata dalla virtù celeste ! Hominem non habeo: non ho nessuno !
Raccogliamoci dinanzi all'amoroso mistero dei nostri altari.
Gesù dimora con noi e pensa a tutti.
Come saremo degni di Lui, se non penseremo a chi soffre senza sollievo nel Purgatorio?
PREGHIERA
O Gesù misericordioso,
vogliamo essere noi la mano pia che si stende
a conforto per le misere abbandonate del Purgatorio:
vogliamo essere noi a far spuntar le ali per l'ultimo volo beato
a chi sospira invano la preghiera, la lacrima,
il sacrificio che colmerebbe la misura dell'espiazione.
Avremo noi un giorno tanto bisogno di misericordia
e dal Cielo e dalla terra !
Tu avrai allora misericordia anche di noi,
e susciterai chi per noi ti offrirà,
nella nostra assoluta impotenza, il suffragio della liberazione.
Ogni preghiera, intenzione, santa Messa in suffragio,
pensiero e sacrificio sono, per le Anime Sante del Purgatorio,
come fresca rugiada della primavera eterna del Paradiso.