E' bello il nostro piccione, d'un bianco cenerognolo, col petto bruno
su cui risaltano le piume morbide verdi, lucide, dai riflessi dorati.
Ma è prepotente assai.
Ha fissato ora la sua dimora in cucina, sotto un armadio.
Là è il suo regno; per ore ed ore rimano accoccolato sopra un bastoncino;
ogni tanto sporge brontolando il suo petto iridescente per chiedere,
con molta insistenza, la solita manciata di riso o di frumento.
E' acerrimo nemico dei gatti, ai quali muove una guerra spietata,
prendendoli a beccate così vigorose ed insistenti,
da metterli in fuga al più presto.
Ad una data ora va sul focolare, caccia i gatti e gode il calduccino,
adagiato comodamente sopra uno strofinaccio.
L'altro giorno la cuoca raccolse lo strofinaccio e lo mise sull'alare.
Ciò indispettì tanto il piccione,
che dopo aver ripetutamente tentato di riaverlo, si ritirò
sotto l'armadio tubando furiosamente, e non uscì per tutto il giorno,
benchè l'avessimo chiamato molte volte.
Sui gatti, come dissi, ha il sopravvento, ma non sui cani,
cosa che è per lui fonte perenne di malumore.
Quando gli s' avvicina Jons, lo stupendo cane Terranova;
o Fido, quello da caccia, brontola brontola, rabbioso di doversi ritirare.
Se lo sgridiamo però trema tutto.
Non viene mai nelle sale, tutt' al più fa una passeggiatina in serra.
Noi lo teniamo assai volentieri e gli vogliamo bene, perchè
in una fredda giornata di dicembre, dopo che gli era fuggito il compagno,
scese dalla sua casetta di legno dove l'avevamo collocato,
e venne in casa tutto tremante e sfinito quasi a chiederci protezione.
Da quel giorno non ci ha lasciati più, ed io credo,
benchè non l'abbia ancora dimostrato,
che nel suo cuoricino di piccione intelligente,
ci serbi gratitudine per i benefici ricevuti.
SIGNORE GESU'
Signore Gesù, che cammini sulla nostra terra
e soffri le nostre povertà per annunciare il comandamento della carità,
infondi in noi il tuo Spirito d'amore che apra i nostri occhi,
per riconoscere in ogni uomo un fratello: e finalmente diventi quotidiano
il gesto semplice e generoso che offre aiuto e sorriso,
cura e attenzione al fratello che soffre, perché in questo Natale
non facciamo festa da soli. Card. Carlo Maria Martini