A Roma, in Trastevere, abitava una bambina figlia di operai.
Una mattina, andando a scuola, con la cartella ed il panierino della colazione,
incontrò un cane che le faceva festa saltandole intorno e dimenando la coda.
Alla bimba piacque quel cane affettuoso,
gli diede un pezzo del suo pane e continuò la strada.
Il giorno seguente incontrò di nuovo la bestia che le corse incontro,
ed ella le diede ancora un poco del suo pane;
d'allora in poi successe così ogni mattina,
e bimba e cane si volevano bene e si facevano molta festa quando si vedevano.
Non molto tempo dopo cominciarono delle continue e copiose piogge
che gonfiarono e fecero straripare il Tevere;
peraltro, siccome l'inondazione non era molto grave, la bimba
continuava ad andare a scuola e a dare il solito pezzo di pane al suo amico.
Un giorno, mentre il Tevere era ancora molto gonfio,
la fanciullina si diresse al solito verso scuola, ma
giunta al punto ove soleva incontrare il suo fedele amico, scivolò nell'acqua.
Trasportata dalla corrente, la poverina si allontanava, dibattendosi e piangendo,
mentre l'acqua le entrava, soffocandola, nella bocca e nel naso;
e fra la gente che, radunata sulla riva, la guardava con terrore,
pareva non vi fosse nessuno che osasse gettarsi a salvarla;
invece vi fu chi ne ebbe il coraggio e salvò la piccina
che già si credeva perduta, e fu il cane, amico della bimba.
Egli le correva incontro quando la vide cadere nel fiume;
gettatosi nell'acqua impetuosa nuotò faticosamente verso la bimba,
la raggiunse l'afferrò per l'abito e la riportò con ancor più fatica sulla strada.
La gente si aggruppò subito intorno al cane ed alla bimba.
Alcuni dicevano : " Povera bestia, che cuore ! „
Altri che avevano visto ciò che era accaduto i giorni precedenti
fra la bimba ed il cane, dicevano raccontandolo ai vicini:
" La bambina gli dava tutte le mattine un pezzo di pane,
e adesso per riconoscenza egli l'ha salvata, poverina! „
E il gruppo si andava aumentando.
La bimba intanto rinvenne mentre tutti accarezzavano il cane e lo lodavano.
Io credo, anzi son certa, che la bimba dopo quel fatto
avrà amato doppiamente il suo quadrupede salvatore.
Non vi pare che fosse largamente ricompensata
del bene che aveva fatto alla povera bestia?
DIO è AMORE
Natale ci grida
che Dio ci ama,
che Dio è amore Chiara Lubich