Calendario d'Avvento
18 dicembre

BIMBO PIETOSO

E'domenica.
Seduto per terra accanto ad una panchina dei bastioni,
un vecchio cieco mormora una preghiera; ogni tanto alza il capo
e dice ad alta voce, a quelli che passano :
" Signori abbiate pietà d'un poveretto nato senza vista!"
E porge il cappello lacero e bisunto,
dentro al quale cade ogni tanto qualche centesimo.
Ad un tratto il cielo, dapprima sereno, si rannuvola,
e incomincia a soffiare un vento fresco, foriero di pioggia
la quale poco dopo incomincia a cadere fitta fitta.
In un attimio i bastioni si spopolano, ed il cieco si alza a stento,
e va a tastoni sotto ad un albero per ripararsi dalla pioggia ;
ma l'albero non ha fronde,
e non può proteggere dall'acqua il vecchio che trema dal freddo.
Gli passa accanto frettolosamente un bimbo che lo guarda con compassione;
egli ha un ombrello rotto sì, ma che ripara abbastanza.
Il bimbo si ferma, riflette un poco, poi s'avvicina al cieco, e gli dice :
" Vieni, buon vecchio, vieni che ti conduco sotto ad un portico, in città."
Il cieco lo ringrazia, e mette la sua ruvida e callosa mano
in quella del bimbo il quale ha dato il sua ombrello
al povero cieco che lo ha accettato.
Il fanciullo pietoso si bagna tutto, trema dal freddo,
ma nel suo sguardo si legge e una profonda soddisfazione,
quella d'aver compiuto un' opera buona.





TU SEI LA NOSTRA STELLA
Le stelle che brillano
e le forze in movimento:
tutto sparisce e perde il suo splendore
davanti allo splendore della tua luce
e alla potenza della tua grandezza.
Tu solo sei visibile, tu manifesti
l’immagine del Padre onnipotente,
e così ci fai conoscere
la grandezza del Padre e del Figlio.
Come il Padre potente, nelle sfere celesti,
così tu, suo Figlio,
sei nel nostro universo
il primo, il corifeo,
e il Signore di ogni potenza;
tu sei la seconda grandezza
che proviene da quella del Padre,
fin dalle origini,
tu sei il fondamento di tutta la terra.
Tu sei il nostro modello,
il nostro ordinatore,
tu sei la nostra strada e la porta che guida alla luce.
Tu sei l’immagine della giustizia.
Tu sei sempre la nostra stella e la nostra luce.
Ti rendiamo grazie, lodi e benedizioni.
Davanti a te pieghiamo le ginocchia con fiducia.
Ti chiediamo tutto ciò che è retto.
Concedici di essere fermamente stabili nella fede;
di avere salute del corpo per poterti lodare.
Così ti canteremo senza posa
e in ogni circostanza;
e ti loderemo
perché da ogni parte tu sei celebrato,
tu l’immortale, l’instancabile, l’eterno.


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