I Santini

I santini più antichi risalgono alla seconda metà del '500
in questo periodo la produzione di immagini sacre era ad Anversa.
Gli artisti disegnavano i soggetti mentre i loro collaboratori avevano il compito
di inciderli su legno o su rame per realizzare le immagini in fogli,
che una volta stampati e colorati venivano tagliati.
Nel '700 circa la produzione si spostò a Parigi
dove rimase una produzione di altissimo livello fino al 1920/25 circa.
Il santino, da esclusivo oggetto di devozione,
assunse molteplici funzioni, diventò un augurio, un ricordo,
premio o annuncio di festività religiosa,
assumendo così un ruolo più sociale.
Diventò infatti un documento a testimonianza di un evento privato,
come l' annuncio ad amici e parenti di un Battesimo,
Cresima o Comunione, o anche la scomparsa di una persona cara.
In quest'ultimo caso il santino veniva chiamato " Luttino ".
Poteva rappresentare anche l'annuncio di ordinazione al sacerdozio
o in occasione delle grandi feste, diventare un calendario liturgico.
La produzione artistica più bella e significativa si ebbe verso la metà dell '800,
quando l'immagine sacra veniva applicata
su una straordinaria cornicetta di carta traforata :
nascevano così i " santini in pizzo traforato ".
Nel periodo industriale, verso la seconda metà dell '800,
fu sviluppata la tecnica della fotografia,
e i santini persero parte del loro fascino artigianale.
I santini in pizzo vennero prodotti fino agli inizi del '900 accanto
a quelli più " economici " stampati su cartoncino.
Un periodo molto significativo sempre dal punto di vista artistico fu quello liberty,
dove i contorni assumevano forme più sinuose tipiche dell’ epoca.
Nel periodo compreso tra le due guerre invece, la qualità della produzione del santino
peggiorò notevolmente, la tiratura divenne più commerciale,
si ebbero linee più essenziali e squadrate,
i santini erano facilmente inseribili in una tasca, portafogli
e recavano soprattutto preghiere e invocazioni rivolte al periodo bellico,
vennero detti appunto " santini di guerra ";
dono di mamme, mogli e fidanzate ai soldati al momento dell' arruolamento.
Da sempre il santino è stato oggetto di ricordo da conservare gelosamente
tra le cose più care, oggi è oggetto di collezionismo ricercatissimo.

Dei santini sono visibili solo le immagini, i testi li trovi nella rubrica " Preghiere ".
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Ringrazio per le informazioni i siti :
Museo del Santino (collezione di santini)
Archivio Storico (collezione di libri)



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Nel Giardino degli Angeli by Anna

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