Saliva la bellissima Regina,
nel suo fulgido carro di vittoria,
degli Angeli su l'ali, alla sua gloria.
Prostrandosi, la terra alla divina
Madre, chiedeva, in umile preghiera,
un pio ricordo della eccelsa sfera.
Fermò il suo volo la Madonna: e il manto,
tutto trapunto con le gemme e l'oro,
che la copriva di celeste incanto,
materna le gettò per suo tesoro...
Della luce le figlie e le sorelle
fecero un baldacchino con le stelle.
Giorno e notte ne furono i confini,
smorzandone o avviando lo splendore,
nel misterioso volgere de l'ore,
che luna e sole acceser d'ori fini.
Se ne stupiva al suo levar l'aurora,
ed il tramonto sospirava l'ora...
Nel vedersi la terra rivestita
d'un sì bel manto, il passo in mezzo agli astri
s'aprì co' suoi figliuoli: e risarcita,
dopo tant'anni d'antichi disastri,
pel cielo andò, palazzo del Signore,
per esser più vicina al Creatore.