Allor che dalla Croce benedetta
Giuseppe e Nicodemo il Cristo morto
s'accingono a discendere,
- il cuore tutto assorto -
con le tenaglie strappano
ad uno ad uno i chiodi del dolore.
E i chiodi sacri, ancora insanguinati,
- oh come belli nella ricca veste
di rubini purpurea ! -
essi, dolenti, posano,
mentre pietà li investe,
su l'erba molle, che si schiude in fiore.
Son fiori di garofano, leggiadri,
fatti vermigli da quel sangue santo,
tutti teneri e trepidi
d'un mesto eco di pianto,
piissimo e dolcissimo,
portato via dal vento sulla croce.
La Vergine, cogliendoli, sospira,
e piangendo, ma piano, prega e adora:
è del suo amor la Martire...
Per gli altri è fior che odora,
ma, a Lei, il rosso garofano
riporta i chiodi: e pianto nella voce.