Mentre il sole, piano piano dietro ai monti tramontava,
nella terra di Betlemme un evento s'annunciava...
...un evento che nell' aria dava palpiti d' attesa !
Quella sera straordinaria prometteva una sorpresa !
E la notte di quel giorno, buia e quieta era discesa :
qualche lume solo, intorno, di candela ancora accesa.
Una stella passeggiava or vicina ed or lontana.
Che voleva ? Dove andava, quella stella lunga e strana ?
Poi la notte d' improvviso come giorno diventò
e un chiaror di paradiso tutto il cielo rischiarò.
Un bell' angelo dall' ali grandi e aperte allor comparve
disse : " E' notte di Natale. Gesù e nato !" e poi scomparve.
" Gesù è nato ! Osanna ! Osanna !" col suo gregge ogni pastore
corre verso la capanna, inneggiando al Redentore.
Pieni i cuori di letizia. Alle genti più lontane,
corre, vola la notizia tra un frastuono di campane !
Tutti vedon la cometa, così fulgida e splendente !
" Essa c' indica una meta !" lieta mormora la gente.
E noi pure andar dobbiamo, per la strada ch'essa addita.
Gesù è nato ! Lo sappiamo e la stella a Lui c'invita.
La cometa s'è fermata ! Ecco ! Ecco la capanna !
Molta folla è già arrivata. Cresce il grido : Osanna ! Osanna !
S' odon canti d' alleluia ! A pregar ogniun s' appresta,
e la notte prima buia ora ha luci di gran festa !
Nato, sì ! Ma senza nulla, senza fasce poverino.
Senza maglia, senza culla, con la paglia per lettino !
Per fortuna, nella notte, chi dal monte chi dal piano,
portan doni a frotte a frotte, da vicino, da lontano !
Il Bambino è poverello. Per scaldarlo non c'è fiamma !
Solo un bue, un asinello ed il cuor della sua Mamma !
Ma quel Bimbo è il Redentore e la stella, da lassù,
fa che tutti, al suo chiarore, giunger possano a Gesù !