Signore, ho l'anima piena di amarezza
e rischio di essere sopraffatto dallo sconforto.
Eppure, Tu avevi previsto questa mia sofferenza !
Vado allora chiedendomi:
" Perchè non sei ricorso alla tua onnipotenza per evitarla ?"
Ma subito ripenso al fatto che per salvare il mondo,
Tu stesso hai scelto,
fra mille formule a tua disposizione,
quella del dolore,
e hai pagato di persona in misura incredibile.
Se il dolore non avesse in sè un potere immenso
di redenzione e di bene,
Tu non l'avresti scelto
per l'attuazione del tuo piano di amore,
e tanto meno lo avresti riservato ai tuoi amici più cari.
E' indubbiamente una legge strana,
quasi sconcertante.
Tu stesso hai detto al tuo profeta Isaia:
" Perchè i miei pensieri non sono i vostri pensieri,
le vostre vie non sono le mie vie."
Ma tu mi assicuri che è la legge di vita e di salvezza.
Dammi allora, o Signore, la forza di accettarla,
nella visione chiara di questa sua inestimabile prerogativa.
Dammi la convinzione profonda che questa mia sofferenza
si fonde con la tua passione e con il tuo dolore
e acquista, così, valore incalcolabile.
Se in un istante di debolezza
mi dovesse sfuggire un gesto di rivolta,
protestando la mia innocenza, ricordami,
o Signore, che Tu stesso,
pur essendo infinitamente buono,
sei stato crocifisso !
E rinnova in me il coraggio di accettare
quanto mi riserva questa legge misteriosa del dolore,
che giorno per giorno,
va restaurando nel mondo il diritto a sperare.
Così sia.