Joseph Ratzinger,
è nato a Marktl am Inn, diocesi di Passau (Germania),
il 16 aprile del 1927 (Sabato Santo), ed è stato battezzato lo stesso giorno.
Terzogenito, dopo il fratello Georg e la sorella Maria.
Il padre, Commissario di polizia, di condizioni economiche piuttosto modeste
ma dalla profonda fede cattolica.
La madre figlia di artigiani, prima di sposarsi aveva lavorato come cuoca.
Il giovane Joseph e la sua famiglia sono costretti a frequenti traslochi
a causa del lavoro del padre, fino al 1937 quando si stabiliscono in Traunstein
una piccola località a 30 km. da Salisburgo, vicina alla frontiera austriaca.
La sua giovinezza non fu facile;
in quei tempi in cui il regime nazista manifestava la sua ostilità contro la Chiesa Cattolica,
maturò l'amore per la bellezza e la verità della fede in Cristo,
ricevette la sua formazione cristiana, umana e culturale, sostenuto dalla famiglia,
che sempre dette chiara testimonianza di bontà e di speranza.
Negli ultimi mesi della seconda guerra mondiale fu arruolato nei servizi ausiliari antiaerei.
Dal 1946 al 1951 studiò filosofia e teologia.
Fu ordinato sacerdote il 29 giugno 1951.
Un anno dopo intraprese l’insegnamento nella Scuola superiore di Frisinga.
Nel 1953 divenne dottore in teologia con la tesi
“Popolo e casa di Dio nella dottrina della Chiesa di Sant’Agostino”.
Quattro anni dopo, ottenne l’abilitazione all’insegnamento.
Dopo aver insegnato teologia dogmatica e fondamentale a Frisinga,
proseguì la sua attività di docenza a Bonn, dal 1959 al 1963;
a Münster, dal 1963 al 1966; e a Tubinga, dal 1966 al 1969.
Dal 1962 al 1965 dette un notevole contributo al Concilio Vaticano II come “esperto”.
Il 25 marzo del 1977 il Papa Paolo VI lo nominò Arcivescovo di Monaco e Frisinga
e ricevette l’Ordinazione episcopale il 28 maggio.
Come motto episcopale scelse “collaboratore della verità”,
ed egli stesso ne dette la spiegazione:
“per un verso, mi sembrava che era questo il rapporto esistente
tra il mio precedente compito di professore e la nuova missione.
Anche se in modi diversi, quel che era e continuava a restare in gioco
era seguire la verità, stare al suo servizio.
E, d’altra parte, ho scelto questo motto perché nel mondo di oggi
il tema della verità viene quasi totalmente sottaciuto;
appare infatti come qualcosa di troppo grande per l’uomo,
nonostante che tutto si sgretoli se manca la verità”.
Nel Concistoro del 27 giugno del 1977, Paolo VI lo nominò Cardinale,
con il titolo presbiterale di “Santa Maria Consolatrice al Tiburtino”
Nel 1978, il Cardinale Ratzinger prese parte al Conclave, svoltosi dal 25 al 26 agosto,
che elesse Giovanni Paolo I, il quale lo nominò suo Inviato Speciale
al III Congresso mariologico internazionale in Ecuador.
Nel mese di ottobre dello stesso anno
prese parte al Conclave che elesse Giovanni Paolo II,
che, il 25 novembre del 1981,
lo nominò Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede
e Presidente della Pontificia Commissione Biblica
e della Commissione Teologica Internazionale.
Divenne il più stretto collaboratore di Giovanni Paolo II,
che lo volle sempre al suo fianco.
Il 15 febbraio del 1982 rinunciò al governo pastorale dell’Arcidiocesi di Monaco e Frisinga;
il 5 aprile del 1993 venne elevato dal Pontefice all’Ordine dei Vescovi,
e gli fu assegnata la sede suburbicaria di Velletri - Segni.
E’ stato Presidente della Commissione per la preparazione
del Catechismo della Chiesa Cattolica, che, dopo sei anni di lavoro (1986–1992),
ha presentato al Santo Padre il nuovo Catechismo.
Giovanni Paolo II, il 6 novembre del 1998,
approvò la sua elezione a Vice Decano del Collegio cardinalizio
da parte dei Cardinali dell’Ordine dei Vescovi e, il 30 novembre del 2002,
quella a Decano con la contestuale assegnazione della sede suburbicaria di Ostia.
Dal 13 novembre del 2000 era Accademico onorario della Pontificia Accademia delle Scienze.
Nella Curia Romana è stato membro:
del Consiglio della Segreteria di Stato per i Rapporti con gli Stati;
delle Congregazioni per le Chiese Orientali,
per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti, per i Vescovi,
per l’Evangelizzazione dei Popoli, per l’Educazione Cattolica,
per il Clero e delle Cause dei Santi;
dei Consigli Pontifici per la Promozione dell’Unità dei Cristiani e della Cultura;
del Tribunale Supremo della Segnatura Apostolica;
e delle Commissioni Pontificie per l’America Latina, dell’ “Ecclesia Dei”,
per l’Interpretazione autentica del Codice di Diritto Canonico
e per la Revisione del Codice di Diritto Canonico Orientale.
Ebbe grande eco il discorso che tenne davanti all’Accademia bavarese sul tema
“Perché sono ancora nella Chiesa” nel quale, con la solita sua chiarezza, affermò:
“Solo nella Chiesa è possibile essere cristiano e non ai margini della Chiesa”.
Tantissime sono le sue pubblicazioni.
Numerosi sono i dottorati “honoris causa” che ha ricevuto:
nel 1984 dal College of St. Thomas in St. Paul (Minnesota, USA);
nel 1986 dall’Università cattolica di Lima;
nel 1987 dall’Università cattolica di Eichstätt;
nel 1988 dall’Università cattolica di Lublino;
nel 1998 dall’Università di Navarra (Pamplona, Spagna);
nel 1999 dalla Libera Università Maria Santissima Assunta (LUMSA);
nel 2000 dalla Facoltà di teologia dell’Università di Breslavia (Polonia).
Il Card. Ratzinger, amante della musica di Mozart,
con un po' di nostalgia per il paese natale,
aveva più volte chiesto, negli ultimi anni, a Giovanni Paolo II,
di poter tornare nella sua amata Baviera,
per riprendere i suoi studi, ma il Papa,
rispondendo con un affettuoso sorriso,
gli ha sempre impedito di tornare in Germania.
Il 2 Marzo 2005, muore Giovanni Paolo II,
Joseph Ratzinger, come decano dei cardinali, celebra i funerali,
e durante la S.Messa "pro erigendo pontefice",
la sua omelia, risuona come discorso programmatico,
ma soprattutto come inno alla Verità contro il relativismo.
Dopo 2 giorni di conclave, il 19 aprile,
il Cardinale Joseph Ratzinger viene eletto Papa col nome di Benedetto XVI.
" Umile lavoratore nella vigna del Signore !"