La vita è bella ma se ami è meravigliosa !
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" Sento sempre la grande gioia
di vivere e di lottare per amore."
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" E' proprio vero che con Gesù tutto diventa bello,
con Lui s' impara ad amare anche ciò che ci fa più soffrire."
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" Nelle difficoltà, nei momenti bui, non spaventiamoci,
ma mettiamo la mano nella mano di Dio :
in due si lotta meglio e si è più forti."
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" Ama e canta sempre."
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" Nulla mi sgomenta e tiro avanti con Gesù nel cuore,
che sento sempre vicino."
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" Sì, tutto per Te Amore...
ogni passo, ogni respiro, ogni lamento,
lo faccio per Te solo per Te."
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" Avanti sempre con la convinzione che tutti
abbiamo qualcosa da dare agli altri.
Tutti insieme noi formiamo
il grande capolavoro di Dio."
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In certi momenti la mia croce mi sembra troppo pesante,
ma poi il pensiero di avere Gesù vicino mi solleva
e tutto diventa leggero leggero."
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" Il pensiero che maggiormente mi ha toccato è questo :
Dio è in me, io sono un tabernacolo vivente.
Non mi deve essere difficile di vivere in unione con Dio.
Ciò significa vivere una vita interiore...
Sono felice di esistere :
sono contenta di tutto ciò che mi circonda
perchè in tutte le cose scorgo un dono di Dio.
Tutta la pace del cuore che mi inonda e pervade
viene dal possesso di Gesù ."
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Un'amica la descrive così :
" Moralmente era un giglio troppo puro
per posare ancora i piedi in questo mondo.
Sapeva conversare con Dio
e con il prossimo contemporaneamente,
è per questo che avvicinandola
si sentiva in lei la presenza e il profumo di Cristo."
La Vita
Carla Ronci, nacque l'11 aprile 1936
a Torre Pedrera (Rimini),
primogenita di tre figli,
i suoi genitori gestivano un negozio di frutta e verdura.
Dopo le scuole elementari, lavorò coi genitori in negozio
e imparò il mestiere di taglio e cucito .
Fino a quattordici anni fu una ragazza come tante altre.
Un disco, un'orchestrina, un ballo, un film erano la sua gioia.
Leggeva fumetti, fotoromanzi, libri gialli.
Una vivacità in corpo esplosiva,
sempre pronta a correre dove c'era da divertirsi.
Ma un giorno...
Era l'anno 1950. Fuori faceva freddo.
Carla vedeva come ogni giorno le suore del paese,
tempo bello o brutto che fosse,
uscire per recarsi a Messa, raccolte, buone, serene.
Carla cominciò a chiedersi : " Ma perchè ?
Chi glielo fa fare ? Perchè sono così felici ?"
Quella sera, appoggiata al davanzale della sua stanza,
guardando fuori fu colpita da un fatto.
" Scorsi la sagoma di un volto e il sorriso di uno sguardo mai visto ."
E' Carla che racconta :
" Nel cuore sentii un invito: ebbi orrore di me stessa.
Voltandomi indietro vidi i miei quattordici anni senza vera gioia..."
L'indomani andò in chiesa mentre il parroco celebrava la S.Messa,
e Carla rivide il "volto" della sera prima : Gesù !
Provò a pregare come sapeva e, tornata a casa,
tentò i primi piani per una " vita nuova ", diversa.
Gesù le parve come Colui che, Unico,
meritava il dono della sua giovinezza e della sua vita.
Si sbarazzò di tutto ciò che aveva cercato fino ad allora :
non più balli frivoli, non più film sciocchi,
basta col denaro usato solo per divertirsi.
La mamma notò che Carla cambiava,
era più buona in casa, più pronta al lavoro e al sacrificio.
Gioiosa sempre, ma di una gioia nuova, più profonda, più vera.
Andò a confessarsi.
Si scelse un sacerdote che guidasse la sua anima.
Aprì il suo cuore a Dio :
sentiva che Lui è la Luce, la gioia, la vita.
Iniziava in lei una divina inondazione d'amore.
Continuò a lavorare in casa e nel negozio,
ma domandò anche di poter dare un contributo in parrocchia.
Si mise a disposizione delle attività pastorali.
L'Azione Cattolica le aprì il suo campo di servizio.
Leggeva libri di formazione alla fede e prima di tutto leggeva il Vangelo.
Dopo qualche tempo era assistente delle bambine,
poi delle aspiranti e infine delegata parrocchiale.
Aveva scoperto Gesù come la gioia unica della vita.
Le era venuta dentro una sete ardente di fare del bene a tutti.
Si avviava verso i vent'anni ed era molto bella.
Molti giovani la corteggiavano e lei era sensibile all'amore.
Ma, ogni giorno di più, Gesù si faceva spazio in lei.
Carla perciò rifiutò varie richieste di fidanzamento
e desiderò vivere un "amore sponsale" con Gesù,
diventando una persona a Lui consacrata.
Il cuore reclamava i sui diritti, ma non le importava nulla:
duemila anni prima Gesù aveva dato se stesso per lei sulla croce.
E così con estrema decisione rifiutò ogni amore umano,
perchè Uno solo per lei era l'amore: Gesù Cristo, profondamente amato.
Per questo cominciò a cercare quale fosse per lei la Volontà di Dio.
Il confessore le permise di fare i voti privati,
ai quali aggiunse un dettagliato programma di vita.
Ma Carla non era ancora soddisfatta.
Nell'ottobre del 1958
aveva aperto un laboratorio di taglio e cucito per ragazze.
In quei giorni venne a conoscenza
dell'Istituto Secolare Ancelle Mater Misericordiae :
poteva essere una consacrata in un Istituto riconosciuto dalla Chiesa
pur restando in famiglia, al lavoro e continuando ad impegnarsi in parrocchia.
Finalmente aveva trovato la sua strada !
Il 6 gennaio del 1961 faceva domanda di entrare nell'Istituto
e il 6 gennaio dell'anno successivo emetteva i primi voti,
seguiti, nel 1963, da quelli perpetui.
Ora Carla apparteneva a Gesù solo.
Insieme ai voti, affidava alla Madonna la sua vita, il suo apostolato,
tutto, nello spirito di San Luigi Maria di Monfort,
come è nella regola dell'Istituto Secolare da lei scelto.
Da allora non ebbe altro sogno che quello di farsi santa,
di prolungare Gesù in se stessa,
di portare Gesù al mondo,
di spendersi tutta per la santificazione dei sacerdoti.
Le sue attività non cambiarono all'esterno,
ma Carla diventava sempre più ardente di amore.
Scriveva: " Io devo farmi santa,
altrimenti fallisco la mia vocazione di anima consacrata.
Il mio compito è quello di portare Gesù al mondo.
Io devo essere per il mondo un richiamo.
Il mondo vuole vedere Gesù in noi."
Aveva deciso di pregare e di offrire molto,
tutta se stessa, per i sacerdoti ai quali, con coraggio e umiltà,
faceva arrivare inviti fortissimi alla santità.
E Dio accettava l'offerta generosa.
L'aiuto per tante anime giungeva,
ma Carla soffriva prove, aridità, buio dello spirito.
Per qualche tempo si spostò in vespa,
poi riuscì ad avere la sua cinquecento.
Nessuno poteva più fermarla nelle iniziative di apostolato,
specialmente tra i giovani.
Sempre bella, elegante e dolcissima:
tutto in lei ispirava gioia e pienezza di vita:
irradiava Cristo !
Per Lui era sempre pronta a lavorare senza voler sentire la stanchezza.
Furono, quelli, anni in cui moltiplicava energie e talenti
per lo Sposo che amava e del cui amore mai dubitava.
All'inizio del 1970 Carla appariva sfinita.
Seguirono i primi ricoveri in ospedale.
I medici diagnosticarono un carcinoma polmonare.
Pochi mesi di vita.
Nonostante tutto, a chiunque si informasse della sua salute,
Carla rispondeva :" Sto bene ! Con Gesù si sta sempre bene !"
Un giorno di quella primavera andò in parrocchia
portando al collo una vistosa sciarpa rossa.
A chi le domandò il motivo di quella scelta, rispose:
" Sono felice io, e non voglio dare agli altri pensieri tristi.
Voglio portare gioia e allegria."
Domenica 2 aprile 1970,
dopo essere stata all'ospedale di Bologna,
veniva trasferita in una clinica di Rimini.
Ricevette l'Unzione degli infermi e disse ai presenti:
" Non soffro più. Sto assai bene...
Eccolo, è il Signore che viene e mi sorride.
Arrivederci in Cielo !"
Il suo volto si compose nella pace, sorridente.
Ormai contemplava Dio.
Ora Carla riposa nella sua chiesa parrocchiale,
è avanzata la causa per la sua Beatificazione.
Con la sua vita di consacrata nel mondo,
Carla, aveva realizzato il suo sogno:
irradiare Gesù nelle anime,
diventare "madre" di sacerdoti santi,
offrirsi per il mondo,
promuovere e sostenere le vocazioni.
Carla è una luminosa apostola del nostro tempo,
testimone felice di un Sì detto a Dio per il mondo !
PREGHIERA PER CHIEDERE L'INTERCESSIONE DI CARLA
O Dio, ti ringrazio per aver suscitato in mezzo a noi la tua serva Carla Ronci
e benediciamo l'azione potente del tuo Santo Spirito,
che ha operato con abbondanza di frutti nella sua persona.
Ti lodiamo per la sua totale consacrazione al Signore Gesù
nella castità, povertà e obbedienza;
per la sua generosa e sapiente dedizione al compito educativo
nell'ordinarietà degli impegni ecclesiali;
per l'offerta delle sue fatiche in favore delle vocazioni sacerdotali
e per la santificazione dei presbiteri;
per l'ardore nella preghiera, che l'ha resa forte e serena nella sofferenza;
per la sua semplicità di vita e per la costanza nel servizio dei fratelli.
Concedi a noi, o Padre, per intercessione di Carla,
di poter essere fedeli quotidianamente alla tua volontà,
infondi in ogni cristiano l'amore per la tua Chiesa e la tensione alla santità,
nello stato di vita proprio di ciascuno.
Chiediamo per noi ogni grazia spirituale e materiale;
in particolare......
Se è tuo disegno d'amore,
fa che Carla sia proclamata beata e conosciuta in tutta la Chiesa,
per il bene nostro e la gloria del tuo nome. Amen.
Per informazioni, relazioni di grazie
e richieste di stampe riguardanti
la Venerabile Carla Ronci Rivolgetevi a:
Diocesi di Rimini
Centro Documentazione e studi Alberto Marvelli
Via Cairoli, 69 – 47900 RIMINI
Tel. e Fax: 0541. 787183
e-mail: centromarvelli@libero.it