9 - Qualche calcolo
Introduzione:
Il termine "forno" elettrico, a gas o solare si
riferisce a un vano chiuso dove si introduce il cibo da cuocere.
Quando si produce calore all'interno del vano ancora vuoto la
temperatura di quest'ultimo aumenta e, dopo un certo tempo, si
stabilizza ovvero non aumenta più ma rimane costante. Questo
avviene in una situazione di equilibrio quando:
. . . . il calore disperso dalle pareti del vano
corrisponde al calore introdotto nel vano stesso . . .
Perciò a parità di calore introdotto (potenza), con un vano
provvisto di un ottimo isolamento termico otterremo una
temperatura più elevata rispetto a un vano con scarso
isolamento. Esistono vari parametri per esprimere la bontà di un
isolamento termico come: coeff. di conduttività, resistenza
termica, coeff. di trasmissione e di reirradiazione che, inseriti
in una formula, ci permettono di conoscere la temperatura max che
può raggiungere un forno.
Per poter comprendere quali possibilità offre un certo tipo di
forno solare è necessario conoscere alcune caratteristiche
tecniche indipendentemente dal tipo di cibo che si vuol cuocere:
1 - rendimento ottico, indica quanta energia
solare che colpisce il forno (superficie esposta al sole) viene
utilizzata. Per esempio un rendimento del 55% indica che il 45%
dell'energia non entra nel vano del forno. La perdita del
coperchio di vetro varia dal 15 al 30%, quella degli specchi dal
15 al 25%, se poi gli specchi sono fatti con pellicola di
alluminio incollata su cartone ondulato la perdita può arrivare
fio al 40%.
2 - potenza, questo parametro è legato alla
superficie esposta al sole e al rendimento ottico. Per esempio un
forno con un rendimento ottico del 50% e una superficie di 4,3 mq
esposti al sole ha una potenza max di 1,5 Kw. Questo significa
che se volessimo usare il forno senza sole dovremmo riscaldarlo
con una resistenza elettrica da 1,5 Kw. Le foto di un forno
simile si trovano al capitolo n° 1.
Questo parametro indica, grosso modo, quanto cibo si può
cucinare indipendentemente che il forno sia ad alta o bassa
efficienza. Per esempio col forno da 1,5 Kw si cuoce 6 Kg di pane
alla volta, invece col forno da 750 W (vedere foto al cap. n° 6)
si cuoce solo 3 Kg di pane alla volta.
3 - concentrazione dei raggi solari, si ottiene
tramite specchi che servono a convogliare ulteriori raggi solari
nella bocca del forno stesso o sulla pentola. Un forno senza
specchi ha il fattore di concentrazione C =1. Un aumento del
fattore di concentrazione corrisponde ad un aumento della
temperatura max e dell'efficienza. In pratica non si supera la
concentrazione di 10 perchè la costruzione diverrebbe troppo
complessa.
4 - efficienza, indica la categoria e la temperatura max raggiunta dal forno vuoto. Questa temperatura scenderà poi dal 15 al 30% a seconda del tipo di cibo, più o meno ricco di acqua, che si vuol cuocere. In merito i forni solari si possono suddividere in tre categorie:
- forni a bassa efficienza | C = 1,5 | temp. max 120°C | cottura lenta, 4 o 5 ore con cielo sereno | ||||||
impossibile cucinare con sole velato | |||||||||
- forni a media efficienza | C = 4,5 | temp. max 220°C | cottura normale con cielo sereno | ||||||
cottura lenta con cielo velato | |||||||||
- forni ad alta efficienza | C = 10 | temp. max 360°C | cottura normale anche con cielo velato | ||||||
cottura lenta con cielo parzialm. coperto |
I parametri indispensabili per una valutazione sono la potenza
e l'efficienza, ma il loro calcolo è piuttosto
difficoltoso perciò in pratica si usa il seguente metodo che
richiede strumenti facilmente reperibili come un termometro, un
orologio e una bottiglia da 1 litro (oppure una bilancia):
tempo necessario per aumentare di 50°C la temperatura di 2 litri di acqua |
l'acqua e il forno devono essere a
temperatura ambiente quando si inizia e l'intensità della radiazione solare deve essere attorno agli 800 W/mq (cielo terso e sole a circa 55° sopra l'orizzonte) |
Indicativamente un forno a bassa efficienza impiegherà 120 minuti per superare il test, uno a media efficienza 70 minuti e uno ad alta efficienza 40 minuti.
Rammentiamo che per aumentare di 50°C la temperatura di 2 litri di acqua occorrono 100 Kcalorie mentre per far evaporare un solo litro di acqua che già si trova a 99°C occorrono ben 539 Kcal. Per questo fatto con un forno solare, anche se ad alta efficienza, non si potrà mai portare l'acqua a una forte ebollizione mentre con uno a bassa efficienza la temperatura dell'acqua non supererà i 99°C producendo comunque vapore acqueo. Uno stratagemma per migliorare un po' le prestazioni di forni e fornelli a bassa efficienza consiste nel racchiudere la pentola in un sacchetto da forno trasparente, in questo modo il calore sottratto dal vapore acqueo ricade sulla pentola stessa (vedi disegno a fianco). |
Calcoli: Prima parte:
Per non complicare troppo i calcoli è stato scelto il
forno a bassa efficienza descritto al cap. n° 5. La prima parte
del calcolo riguarda il sistema ottico (specchi, vetro e vernice
nera), ha lo scopo di stabilire la potenza in W che il sole cede
al forno. La seconda parte riguarda le perdite termiche
attraverso le pareti e il vetro che servono a stabilire la
temperatura max a forno vuoto.
Tab. n° 1 - prima parte dei calcoli | vetro singolo | doppio vetro | ||||||
W che colpiscono tutto il forno (W iniziali) | 0,602 * 0,4 * 800 | =192,6 W | vedi fig. 1 | |||||
W che arrivano direttamente sul vetro | 0,346 * 0,4 * 800 | =110,7 W | vedi fig. 1 | |||||
W che arrivano direttamente sullo specchio | 0,256 * 0,4 * 800 | = 81,9 W | vedi fig. 1 | |||||
W riflessi dallo specchio sul vetro | 81,9 * 0,6 | = 49,1 W | ||||||
W diretti che attraversano il vetro | 110,7 - 15% | = 94,1 W | 110,7 - 30% | = 77,5 W | vedi fig. 2 | |||
W riflessi che attraversano il vetro | 49,1 - 17,2% | = 40,7 W | 49,1 - 34,4% | = 32,2 W | vedi fig. 2 | |||
W che entrano nel vano del forno | 94,1 + 40,7 | = 134,8 W | 77,5 +32,2 | = 109,7 W | ||||
W riflessi all'esterno dalle pareti del forno | 5% di 134,8 | = - 6,7 W | 4% di 109,7 | = - 4,39 W | ||||
Potenza in W | 134,8 - 6,7 | = 128,1 W | 109,7 - 4,39 | = 105,3 W | ||||
rendimento ottico | 128,1 / 192,6 | = 0,6651 | 105,3 / 192,6 | = 0,5467 |
- i raggi provenienti
direttamente dal sole attraversano il vetro per 3,5 mm
con una perdita del 7% da sommare alla perdita per
riflessione del 8%. - i raggi provenienti dallo specchio attraversano il vetro per 4,6 mm con una perdita del 9% da sommare alla perdita per riflessione che è arrivata al 9% - i raggi diffusi che colpiscono il vetro e lo specchio sono ignorati (2-4% dei raggi diretti). - il calore ceduto dai raggi al vetro non è completamente perso, infatti questo calore aiuta a migliorare un po' l'isolamento termico. |
Seconda parte:
- Effetto
serra:
L'effetto serra è di dominio pubblico ma la sua causa ovvero la
"reirradiazione" è poco conosciuta e,
come già accennato, difficile da calcolare. In parole povere si
può dire che i raggi solari attraversano un vetro trasparente,
riscaldano le pareti nere del forno e queste oltre che riscaldare
l'isolate e l'aria circostante irradiano raggi infrarossi in
tutte le direzioni, anche attraverso il vetro.
Per questi forni si usa un normale vetro da finestra che è trasparente ai raggi provenienti da una sorgente ad altissima temperatura come il sole, ma si comporta come un vetro smerigliato con i raggi provenienti da sorgenti inferiori ai 450°C. Perciò i raggi infrarossi provenienti dalle pareti interne del forno colpiscono il vetro e si diffondono sfericamente come mostra la fig. 3. In teoria il 50% esce verso l'esterno e la restante parte rimbalza verso le pareti, ebbene questo è l'effetto serra. Sempre in teoria con un doppio vetro (con intercapedine) la percentuale di reirradiazione scende al 30%.
Fig. 3 |
- Prove
pratiche:
Come abbiamo visto, il calcolo dell'energia solare che entra in
un forno è abbastanza facile, è invece complesso il calcolo
delle perdite per conduzione, convezione e adduzione attraverso
il vetro. Ma il punto più critico è quantificare il fenomeno di
"reirradiazione" delle pareti del
forno, per questo motivo sono indispensabili prove pratiche per
non commettere errori grossolani.
Per la prima prova pratica serve un forno completamente chiuso (isolante termico al posto del vetro) poi, tramite una resistenza elettrica alimentata con un regolatore di tensione, si riscalda il vano interno. Quando la temperatura si è stabilizzata a 100°C si misura il consumo (in W) dalla resistenza, a questo punto si conoscono esattamente le perdite termiche delle pareti del forno:
Fig. 4 - Prima prova La
resistenza elettrica deve dissipare 36 W
per ottenere una temperatura interna di 100°C con temp.
ambiente di 25°C |
Ora si deve ripetere la prova con il forno provvisto di un solo vetro e poi provvisto di doppio vetro. Con questi due nuovi dati e quello precedente possiamo stabilire le perdite attraverso il vetro e attraverso le pareti del forno:
Fig. 5 - Seconda prova La resistenza elettrica deve dissipare 105 W con un vetro singolo e 70W con doppio vetro per ottenere una temp. interna di 100°C con temp. ambiente di 25°C, T = 75°C S. int. pareti = 0,464 mq spess. = 0,062 m S. int. vetro = 0,16 mq spess. = 3 mm (doppio vetro con 15 mm di intercapedine) |
I seguenti risultati delle tre prove
verranno utilizzati come valore assoluto e come valore
percentuale per evitare calcoli troppo complessi:
perdite attraverso le pareti isolate = 26 W (25% di 105 W).
perdite attraverso il vetro singolo = 79 W (75% di 105 W).
perdite attraverso le pareti isolate = 26 W (37% di 70 W).
perdite attraverso il doppio vetro = 44 W (63% di 70W),
intercapedine fra i due vetri 15 mm.
- Calcoli:
Riassumiamo le caratteristiche del forno di cartone descritto al
cap. n° 5:
- 2 scatole di cartone ondulato (spessore 0,6 cm) inserite una
nell'altra con intercapedine di lana di vetro (spessore 5 cm)
- pareti ricoperte con pellicola di alluminio speculare, come
fondo interno una lamiera verniciata di nero (spessore 3/10)
- parte superiore coperta da un vetro da finestra (spessore 3 mm)
- dimensioni interne 40x40x19 cm. Superficie pareti e fondo 0,464
mq. Superficie vetro 0,16 mq.
- coeff. di conduttività (): - - lana di vetro = 0,037 -
- cartone ondulato = 0,06 - - vetro = 0,65 (in pratica vetro = 0,02
perchè sulle facce del vetro avvengono dei fenomeni di adduzione
che variano anche con l'inclinazione del vetro stesso)
Ora, per proseguire, è necessario conoscere le seguenti formule:
Fig. 6 |
Quando l'isolamento delle pareti è composto da più materiali si sommano le relative resistenze termiche (R) poi, con la seconda formula di fig. 6, si ricava la perdita in W delle pareti con un T = 75°C:
verifica teorica del 1° test | d | R | R globale pareti 1,351 + 0,2 = 1,551 |
||
lana di vetro | 0,05 | 0,037 | 0,05/0,037 = 1,351 | ||
cartone | 0,012 | 0,06 | 0,012/0,06 = 0,2 | ||
perdita delle pareti | ( 1,162 * 0,464 * 75) / 1,551 = 26 W |
Questo risultato teorico è confermato dal primo test (fig. 4). Il calcolo teorico delle perdite attraverso il vetro è piuttosto complesso perciò ci accontenteremo dei risultati ottenuti con il secondo e terzo test (fig. 5):
Tab. n° 2 - calcoli relativi ai test | vetro singolo | doppio vetro | ||||
Potenza in W | 105 W | 70 W | ||||
W persi attraverso l'isolamento | 25% di 105 | = 26 W | 37% di 70 | = 26 W | ||
W persi attraverso il vetro | 75% di 105 | = 79 W | 63% di 70 | = 44 W | ||
resistenza termica globale (vetro + pareti) | 1,162*0,624*75 / 105=0,51792 | 1,162*0,624*75 / 70=0,77688 | ||||
rendimento ottico | 0,6651 (tab. n° 1) | 0,5467 (tab. n° 1) | ||||
W iniziali (che colpiscono tutto il forno) | 105 / 0,6651 = 157,9 W | 70 / 0,5467 = 128 W | ||||
un forno con doppio vetro richiede 18% in meno di W iniziali rispetto a uno con un solo vetro. |
La resistenza termica globale della tab. n° 2 è valida anche quando la temp. interna del forno non si scosta molto dai 100°C della prova pratica, perciò la possiamo usare con i valori teorici ottenuti dalla tab. n° 1. Utilizzando l'ultima formula della fig. 6 possiamo finalmente calcolare la temp. max a forno vuoto con 800 W/mq di intensità della radiazione solare:
Tab. n° 3 - seguito della tab. n° 1 | vetro singolo | doppio vetro | |||
Potenza in W | 128,1 W (tab. n° 1) | 105,3 W (tab. n° 1) | |||
W persi attraverso l'isolamento | 25% di 128,1 | = 32 W | 37% di 105,3 | = 38,9 W | |
W persi attraverso il vetro | 75% di 128,1 | = 96 W | 63% di 105,3 | = 66,4 W | |
resistenza termica (vetro + pareti) | 0, 51792 (tab. n° 2) | 0,77688 (tab. n° 2) | |||
T (per
ottenere la temp. max. del forno aggiungere la temp. ambiente) |
128,1*0,51792 / 1,162*0,624=91,5°C | 105,3*0,77688 / 1,162*0,624=112,8°C | |||
temp. forno
con cibo in cottura e temp. ambiente di 20°C (la temp. interna si abbassa del 15-25% durante la cottura) |
(91,5 - 20%) + 20 = 93°C | (112,8 - 20%) + 20 = 110°C |
- Considerazioni
sul doppio vetro:
Il rendimento ottico diminuisce quando si usa un doppio vetro
come appare dalla tab. n° 1 e di conseguenza diminuisce anche la
potenza. Ma, come si può notare dalla seconda prova pratica, il
75% delle perdite termiche esce dal vetro singolo, invece dal
doppio vetro ne esce il 63% di conseguenza aumenta la resistenza
termica (vedi tab. n° 1). Questo aumento permette di raggiungere
una maggiore temperatura max compensando così la minor potenza;
questo vantaggio è quantificato nella tab. n° 3. Ma, usando due
vetri, esistono altri vantaggi come:
- si evita la condensa sulla superficie interna del vetro quando
si abbassa la temperatura interna
- durante un breve passaggio di una nuvola si perde meno calore
- una improvvisa spruzzata di pioggia può incrinare il vetro
singolo ma non il doppio vetro