Zombie di tutto il mondo unitevi (1977)

registrato dal 18 aprile al 5 maggio 1977

Dagli Appennini alle bande / Un tranquillo festival pop di paura / Ultimo mohicano / Zombie di tutto il mondo unitevi / Gatte da pelare / Lamiento de amor / Ogino Knaus / Feto di gruppo con signora / I modelli / Nella diversità

 

DAGLI APPENNINI ALLE BANDE
Lui cercava per il mondo la famiglia / e di notte lavorava alla candela / difendeva sempre il nome dell'Italia / e la nonna dai briganti proteggeva / e saliva sopra gli alberi più alti / per pigliare al volo i colpi dei nemici / ragazzini come lui ce n'eran molti / scalzi e laceri eppure eran felici.
E parlavano di lui, scrivevano di lui / lo facevano più bamba che bambino / e parlavano di lui, scrivevano di lui / si ma lui rimane sempre clandestino.
Ora pare che il suo nome sia teppista / fricchettone criminal - provocatore / pare che ami travestirsi da sinistra / ma sia un docile strumento del terrore / e lo beccano ogni tanto che si buca / o maneggia un pò nervoso una pistola / o che lancia da una moto sempre in fuga / una molotov sull'uscio della scuola.
Ora parlano di lui e scrivono di lui / lo psicologo, il sociologo, il cretino / e parlano di lui, e scrivono di lui / si ma lui rimane sempre clandestino.
E si dice: se ci fosse più lavoro / se il quartiere somigliasse meno a un lagher / non farebbe certo il cercatore d'oro / assalendo il fattorino delle paghe / ma è la merce che c'è entrata nei polmoni / e ci dà il suo ritmo di respirazione / il lavoro non ci rende mica buoni / ci fa cose che poi chiamano "persone".
E se parlano di lui, se scrivono di lui /è che il nostro sogno è ancora piccolino / se parlano di lui e scrivono di lui / è che il nostro io ci resta clandestino.

UN TRANQUILLO FESTIVAL POP DI PAURA
Il parco ha tante entrate chissà chi pagherà / ma il parco non ha uscite il prezzo non si sa / hai chiesto una risposta e il gruppo te la dà / sta chiusa in un panino di bassa qualità.
La Giunta ci ha concesso il prato e l'acqua no / la Giunta è di sinistra lo sporco non lo so / e poi c'è stata tolta l'elettricità / perché si viva al buio la nostra estraneità.
E siamo tutti insieme ma ognuno sta per sè /la ricomposizione si sogna ma non c'è / ognuno nel suo sacco o nudo tra il letame / solo come un pulcino, bagnato come un cane.
Il palco è come un ponte che non unisce niente / ci passano i cantanti fischiati dalla gente / qualcuno un po più furbo fa battere le mani / o tira fuori il coro dei napoletani.
E vuoi vedere in faccia / il proletariato giovanile/ perché è lui l'invitato che doveva venire / ma senti già nell'aria / una strana vibrazionr / che nasce dai feticci vestiti da persone.
E tutta una gran merda, la colpa di chi è / lo Stato, il riformismo, i gruppi, il non so che / la merce sta abbracciando la festa popolare / ed entra dentro i corpi tra il piscio e le bandiere.
Si sta sfasciando tutto persino la Teoria / perché il Nuovo Soggetto pare che non ci sia / e se l'espropriazione significa qualcosa / è che la nostra vita è diventata cosa.
Il desiderio grida: ecco la polizia! I fumo di candalotti non si sa dove sia, / ma c'è sull'altro prato qualcuno che massaggia / magari con lo yoga ti passa un po' di sgaggia.
Non si capisce nulla / si ha voglia di fuggire / la festa... quale festa? non ci sì può più stare, / uno col cazzo fuori / sta ancora li a cercare / vuole portarsi in tenda la donna da scopare.
Qualcuno c'è riuscito a vincere la notte / ad aspettare l'alba più avanti delle botte / qualcuno c'è riuscito a entrare negli sguardi / a leggersi negli occhi che non è troppo tardi.
Si celebra sul palco l'ultima pantomima / si bruciano le buste vigliacca l'eroina / ma c'è chi il suo nemico lo cerca per il prato / e con lo spacciatore ti spranga lo spacciato.
E' l'ultimo spettacolo / non solo della festa / la mia generazione che svuota la sua testa / vuole vederne i pezzi / e non li vuole vedere / vuol leggersi nel corpo, ma anche sul giornale.
Le cinque di mattina suoniamo tutti insieme / si balla come matti ci sembra di star bene / le donne son fuggite c'è solo una modella / che balla all'Africana l'ultima tarantella.
Ed anche qui nel rito c'è la contraddizione / nella felicità la nuova repressione / il parco è ormai nascosto è tutto una lattina / abbiamo fatto il punto e niente è come prima.

ULTIMO MOHICANO
Ultimo mohicano / sampietrino in mano / solo qui nella via / e la barricata / dove l'han portata? / non c'è proprio più.
Ultimo mohicano / sampietrino in mano / non c'è più polizia / ora a chi lo tiro? / vado a fare un giro, / entro in un caffè.
E appoggiato a 'sto bancone bevo un tè con lo spazzino / lui mi chiede se il Comune pagherà / ma lo non so che dirti amico dai facciamoci un quartino / forse un giorno questa strada / sarà sporca come allora quando...
Ultimo mohicano / col bicchiere in mano / m'han lasciato qui / forse torneranno / forse quest'altr'anno / gli altri come me.
Ultimo mohicano / faccio un po' di fumo / il segnale va / s'alza nella notte / cerca le marmotte / chi le sveglia più?

ZOMBIE DI TUTTO IL MONDO UNITEVI
E attraverso i muri / attraverso le porte / passano i fantasmi / delle persone morte / passa il desiderio / di zombie proletari / che solo nei silenzio / sanno illudersi uguali / passa un sogno perduto / di ricomposizione / ma come ricomporre / un bacio un'emozione / passa un sogno suicida / che dice che ha sparato / a un cuore che non c'è / al cuore dello Stato / passa un sogno che canta / l'ultima ideologia / io voglio la sua testa / la testa di Maria / Maria che non esiste / che e' solo una canzone / Maria che non è bella / neanche come nome.
E attraverso il rifiuto / attraverso i rifiuti / abbiam trovato asilo / su mondi separati / e per comunicarci / il menu di domani / possiamo solamente / far segni con le mani / e fare le boccacce / d'un linguaggio inventato / che non emette suoni / emette solo fiato / con un po' di paura / che un intellettuale / capisca anche il silenzio / e lo voglia svelare / e ci tolga la voglia / di non capire niente / vivendo come corpo / anche la nostra mente / sapendo che comprendere / vuole dire abbracciare / ma se l'abbraccio è morsa / vuol dire strangolare / sapendo che la morte / non è così lontana / siamo noi che l'amiamo / non è lei che ci chiama / perché siamo i fantasmi / del fantasma d'Europa / che di carne e di sangue / ne ha conservata poca / e dice con sospiro / come un basso profondo / unitevi di nuovo / zombie di tutto il mondo.
Da tutte le paludi / da tutte le galere / lasciando le famiglie / lasciando le bandiere / che vogliono bendare / questi corpi straziati / noi non li nascondiamo / questi corpi spezzati / ci si vede attraverso / ci si vede lontano / trasparenza assoluta / che si tocca con mano / trasparenza che dice / che oltre questa storia / ce n'è una più bella / e non è la memoria / e non è nostalgia / che i ritratti conserva / di noi quando da piccoli / avevamo la barba / è la storia segreta / la storia parallela / là dove il nostro inverno / diventa primavera.

GATTE DA PELARE
Guarda che se vuoi puoi fare quello che puoi / io non sono il tipo che ti legherà al letto / certo che se poi non trovi quello che vuoi / non tornare qui di nuovo in cerca d'affetto / io ti guarderò tranquillo / io non muoverò uno spillo / no che non farò il mandrillo e sai perché...
Di litigare no non mi va / sono solo gatte da pelare /tu l'hai voluta la libertà / siete tutte delle gatte / siete solo gatte / e ritornerete tutte / compresa te...
Guarda che se vuoi la coppia aperta ce l'hai / vedi di non prenderti poi troppe correnti / certo che puoi andare a tutti i meetings che vuoi / sono mica io che poi ti faccio i commenti / me ne resterò tranquillo / no non muover uno spillo / no che non farò il mandrillo e sai perché...
Di litigare no non mi va / sono solo gatte da pelare / prendila pure la libertà / tanto siete tutte gatte / siete solo gatte / e vi pelo proprio tutte, compresa te...
miao... miao.., ROARRR!

LAMIENTO DE AMOR
Frugherò come un gatto tra i rifiuti / per cercare il modo di tornare a te / correrò come un topo le grondaie / per trovare il buco che mi porti a te / ficcherò la testa sotto la coperte / per vedere se il mio corpo é sempre lì / cercherò sulla mia radio le onde corte / per sentire se anche all'estero è così / oah... oah... oah... oah...
Frugherò, correrò, la mia testa perderò / suonerò, canterò / mi lamienterò.
Frugherò nel fango per trovare l'oro / ma non credo voglia oro tu da me / costruirò una diga, si farò il castoro / ma alla prima ondata l'acqua è su di me / proverò che effetto fanno le poesie / vado in bagno faccio un goccio di pipì / mi vedrò perseguitato dalle spie / per scoprirmi anche più pirla di cosiì / oah... oah... oah... oah...
Frugherò, correrò ecc.
Metterò il cilicio sotto i pantaloni / pregherò Santa Teresa e Santa Klaus / una truppa di SS e boscimani / porterò in città per seminare il caos / pagherò sette volte l'una tantum / poi mi chiuderò in un cinema d'essai I mi farò un bel cocktail: whisky ed olio santo / e uno spino con i fondi di caffè / oah... oah... oah... oah...
Frugherò, correrò ecc....

OGINO KNAUS
Cara amica, ho un problema / che mi assilla e mi tormenta l'animo / ora te lo spiego: / questa pillola maschile / che ogni sera mi fai prendere, lo sai / mi dà un pò fastidio / cosa posso far mi sento un pò bloccato nel rapporto.
Sembro una macchinetta / che tu accendi e infili poi la prima, io / mi sento un pò espropriato... / solo due parole e il gioco è fatto /senti che ti dico:
Con Ogino Knaus / riscopro l'avventura / con Ogino Knaus / io mi ritroverò / per sentire la " suspence " / gli altri metodi non sono così buoni... / con Ogino Knaus / il sesso fa paura / con Ogino Knaus / il thrilling sentirò / cento volte e più / questo è il vero amore per me.
Se tu vuoi giacere con / l'uomo che desideri attieniti / a questi miei consigli / alla scienza io non credo / mi fa forte la certezza frutto d'anni / e figli d'esperienza / solo due parole e il gioco è fatto / questa è la risposta:
Con Ogino Knaus / son molto più creativo / con Ogino Knaus / più uomo io sarò / per sentirmi primo attor / gli altri metodi non sono così buoni / Con Ogino Knaus / riscopri la famiglia / con Ogino Knaus /più donna tu sarai / c'è qualcuno in più / questo è il giusto amore per noi.
Con Ogino KNAUS / nel sesso c'è più sugo / con Ogino KNAUS / mi sento già più su / ecco piombo sul grisbi / e l'amore è come fare una rapina / con Ogino KNAUS / c'è il senso del castigo / con Ogino KNAUS / la colpa tornerà / cento volte e più /questo è il giusto amore per noi.

FETO DI GRUPPO CON SIGNORA
Seppellito prima ancora d'esser nato / nostalgia della caverna non avrò / un bel trauma della nascita / così forse sparirà / questa strana mia parzialità / un bel trauma della nascita / ecco arriva l'uomo nuovo però / in questo mondo cane non mi trovo...
Questo mondo non mi piace / ma l'ho fatto io / come uomo, come maschio / e come Dio / come un Dio ch'è sempre morto / e che non muore mai / che ti dice: sarai vivo / ma quando non lo sai.
Se io fossi un feto / e tu una signora / mi vorresti così bene / mi vorresti così bene / se io fossi un feto / e tu una signora / mi vorresti così bene / da abortirmi ancora.
M'hanno detto che finisce la preistoria / che la vita cambieremo, come no? / certo a rimanere feto /non c'è molta libertà / la mia vita è quasi un'eventualità / non sarò per sempre un feto / esco! non ci sono santi / ma mi trovo un'altra clinica davanti /
Se fossi io un feto...
Ma non sono un feto / tu non sei una signora / quindi è tempo di scoprirci / come siamo ora.

I MODELLI
Per le strade del mio sogno / o per quelle del tuo sguardo / so che il nostro filo regge / so che non lo perdo / la tua immagine è una nota / il tuo volto non si plasma ti conosco e mi sei ignota / amo forse il tuo fantasma.
Non c'è due senza tre, ma non sono solo tre / sono tanti e sono belli, sono dei modelli /
Sono sempre un pò stupito / se ti togli la maglietta / e col peso del tuo seno / mi stai addosso tutta / sento un senso di ridicolo e prevedo il nostro dramma / non combineremo molto / sento amore... per la mamma.
Non c'è due senza tre...
Se tenendoti la nuca / tocco i tuo capelli corti / e se tu raggiungi il prato / coi ginocchi sporchi / i tuoi occhi sono grandi / il tuo seno è piccolino / t'amo come una ragazza / o anche come... un ragazzino.
Non c'è due senza tre...
Se ti amo come uomo / come donna, o come me / se ti amo come santa / o come scimpanzè / non lo so, ma son convinto / sono sulla strada buona / se ti amo come ama / la persona una persona.
Non c'è due senza tre...

NELLA DIVERSITA'
Sembra finito il nostro sogno ormai / e adesso non sogniamo più / come profeti di cortile noi / mettiamo i carri avanti al buoi / non siamo più d'accordo / non ci capiamo più...
Guarda la mia diversità, guarda la tua diversità / e noi diversi come i sogni non ci uniremo mai / diversi come i viaggi se li percorrerai.
Solo la merce è sempre uguale a sè / perciò non c'interessa più / brucia i ritratti vecchi degli Eroi / provocatori tra di noi / basta con il ricordo / andiamo un pò più in là...
Ama la tua diversità, ama la mia diversità / non conteremo i santi, i martiri tra noi / vivi come ti senti e crepa come puoi / vivi nella diversità, vivi la tua diversità / diversi dal presente, ma non un'utopia / diversi e senza storia, verso una storia "mia"