TONI SANTAGATA |
Antonio Morese, in arte Toni Santagata, cantautore e cabarettista pugliese, originario di Sant’Agata di Puglia (Foggia), gode da sempre di una particolare attenzione da parte della critica e del pubblico per le sue esibizioni, sia in spettacoli dal vivo, sia in partecipazioni televisive. E’ considerato un innovatore e un caposcuola. I 18 milioni circa di dischi venduti e gli oltre 6000 spettacoli eseguiti in tutto il mondo, tra cui alcuni nei più prestigiosi teatri (è per lui motivo di orgoglio l'applauso di venti minuti tributatogli al Madison Square Garden di New York nel 1976) hanno contribuito a dargli uno spessore artistico e un prestigio di grande rilevanza. Toni Santagata è stato uno dei fondatori storici del cabaret italiano, l’inventore del cabaret pugliese, a cui molti si sono poi ispirati. Dopo una breve ma intensa permanenza a Napoli, dove studiò all’Università e fondò il suo primo gruppo musicale, Toni Santagata si trasferì a Roma alla fine degli anni ‘50, dove venne scritturato in locali rinomati. Desideroso di nuove forme di spettacolo, nella musica e a teatro, portò il suo personale contributo all’apertura di storici locali come il Bagaglino di cui fu uno dei soci fondatori. Approdò a Milano nei primi anni '60, iniziando a farsi conoscere con brani in cui con chitarra e fisarmonica utilizzava un dialetto inusato e trascurato come il pugliese. Ottenne nel 1964 un grande successo con Quant’ è bello lu primme ammore, di cui era anche autore, brano in cui erano raccolti alcuni divertenti stornelli “a dispetto” pugliesi. La popolarità della canzone fu immediata e tale da farla poi diventare diventare un classico nel repertorio dei gruppi folkloristici. A Milano fece le sue prime esibizioni al Derby Club dove sul palcoscenico era protagonista assoluto per oltre un’ora di spettacolo e nella stessa serata, di volta in volta, si alternavano artisti come Cochi e Renato, Paolo Villaggio, Enzo Jannacci, gli ex-Gufi Lino Patruno e Nanni Svampa, Gianni Magni, Gianfranco Funari, I Gatti di Vicolo Miracoli, Bruno Lauzi, Felice Andreasi, Lino Toffolo, Walter Valdi, i giovani Teo Teocoli, Enrico Beruschi, Massimo Boldi (che in origine era il suo batterista). Successivamente si esibì anche nelle balere dell’Emilia Romagna. Accettò l’offerta irrinunciabile del proprietario del favoloso "Otto Club" di Sassuolo e per 4 sere fu Gino Paoli a presentare Santagata ai ragazzi emiliani, dopo la sua esibizione al piano. Furono poi oltre quaranta le serate successive in Emilia, a intervalli mensili. Fu vincitore di "Canzonissima 1974/75", nella sezione folk, con quello che è il suo brano più conosciuto, Lu maritiello. Toni Santagata fu poi ospite d’onore a molti prestigiosi festival ed eventi mondiali, da Berlino a Mosca, a Parigi... Ha pubblicato oltre 400 canzoni, tutte da lui composte (tranne una decina di omaggi), molte scritte per il cabaret. Vanno ricordate oltre alle già citate Lu maritiello - tradotta in tante lingue per oltre 8 milioni di dischi venduti - e Quant’ è bello lu primme ammore canzoni famose come Squadra grande - sigla Rai di " Gol Flash-Domenica Sprint", brano che accompagnò la vittoria della nazionale italiana di calcio campione del mondo nel 1982 e fu eseguita la sera della vittoria sportiva per centinaia di migliaia di tifosi in Piazza SS. Apostoli in Roma - Vieni cara siediti vicino - sigla della trasmissione "A come Agricoltura" - Li strascenate, La zita, Il pendolare, Rocko & Rollo, Il dirigibile - sigla dell’omonima trasmissione TV condotta da Santagata con Maria Giovanna Elmi - Passa la corsa - sigla del Giro d’Italia di ciclismo - Austerity, Il gallo contestatore, Via Garibaldi - presentata nel 1973 al Festival di Sanremo - Carissimo Totò, Sant'Antonio a lu deserto - sigla di apertura di tutti gli spettacoli di cabaret di Santagata, Poro poro - presentata nel 1975 a "Cabaret Ovunque", primo esempio di programma di cabaret in Rai. Fra i brani "demenziali" vanno ricordate almeno Io non sono Mandrake, Ai lavete punk, Ufo sexo (Je t'eme , Peppì). Fra gli album va citato soprattutto TONI SANTAGATA e il suo CABARET, registrato interamente dal vivo , a cui si sono ispirati tanti comici di successo, utilizzandone canzoni e testi nei primi anni della loro carriera. In questi ultimi anni ha recitato al cinema, diretto da Pupi Avati, nei film Il testimone dello sposo ( che fece guadagnare a Santagata il premio Ignazio Silone quale attore rivelazione dell’anno), La via degli angeli, La seconda notte di nozze. Ma l’exploit maggiore in questi anni è certamente la sua opera intitolata Padre Pio santo della speranza, di cui ha scritto interamente sia il testo che la musica. Rappresentata in prima mondiale nell'Aula Paolo VI in Vaticano, in occasione della canonizzazione di S.Pio, con la collaborazione prestigiosa dell’Orchestra e Coro del Conservatorio di S. Cecilia di Roma e della Banda della Guardia di Finanza per un totale di oltre 3oo musicisti in scena, il musical è stato accolto con un grande favore di pubblico. Il brano finale è ormai diventato la preghiera ufficiale dei devoti. Sono tantissime le orchestre e le bande che l’hanno messo in repertorio. Toni Santagata è stato uno dei soci fondatori della Nazionale cantanti-attori, nonché uno dei tre ideatori del "Derby del cuore", grande evento di beneficenza. Notizie più
approfondite si possono trovare sul sito: |
|