Prima di riciclarsi come autore di facili atmosfere esotiche, il percussionista Toni Esposito è stato un vivace protagonista della scena alternativa italiana. Al suo attivo, oltre a moltissime collaborazioni con
svariati artisti, vanno ricordati almeno i primi due album solisti: Rosso
napoletano e Processione sul mare. Nel primo in particolare, Esposito è alle prese con un caldo jazz
assai intrigante, molto d'atmosfera, molto napoletano. Oltre alle sue svariate percussioni, spiccano musicisti come Robert Fix (sax) e Mark Harris (tastiere), a garantire la qualità di un sound che spazia tra jazz mediterraneo, spunti funky e sonorità più aperte, come nella lunga
title-track, o in Breakfast.
Poi negli anni '80 la trasformazione. Esposito perde la voglia di
sperimentazione... e arriva il successo. Recentemente ha pubblicato un
nuovo album degno dei suoi esordi, anche se molto più
"contaminato", in cui protagonista assoluto è il "...
ritmo come viaggio binario su cui scorrono movimenti (danza) emozioni,
canti ...". Come racconta nelle note del disco lo stesso
Esposito "... questo disco è stato concepito come un viaggio, come un unico gesto dentro ti quale si inseriscono frammenti di melodie. Ogni composizione è legata all'altra da un filo conduttore. Con un'unica logica: il pezzo finisce quando ha terminato la sua evoluzione e non prima!"
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