Rudy Marra

Un musicista assai originale che si è sforzato di elaborare un suo stile rifiutando le etichette, la mediocrità.

Nato a Galatina, nel Salento, nel 1964, debutta prestissimo nella musica. Nel 1980 forma un gruppo punk. Nel 1986 pubblica il suo primo singolo Telefonami per la Ricordi. Il suo primo album Come eravamo stupidi è del '91, arrangiato da Stefano Melone e Mauro Spina. Nel disco è presente Gaetano, brano che partecipa al Festival di Sanremo, fra le nuove proposte. Viene "naturalmente" eliminato ma vince il premio della critica. Inizia allora un periodo di sperimentazioni, di ricerche sonore. Il frutto di queste ricerche è Sopa d'amour, il cui brano di punta è Sono felice. Aiutato da Mauro Spina per la produzione artistica, Rudy compone un album che sfugge a tutte le categorie e precisa il suo stile. La sua frase chiave - "La musica è una sopa(minestra)" - si concretizza in una realtà sonora: le influenze, gli stili si mescolano e fondono tradizione popolare, melodia, musica classica, hip-hop, canzone d'autore, rock, ritmi sud-americani, funk, jazz, reggae. Sicuramente è uno dei migliori dischi italiani di quell'anno. Nello stesso anno partecipa con altri alla manifestazione Max generation che raggruppa i migliori nuovi artisti del rock e della canzone d'autore italiana. Prende inoltre parte a Sonoria, manifestazione internazionale che vede la partecipazione di artisti prestigiosi. Dopo un pò d'anni di silenzio ritorna alla ribalta componendo il testo Sapevo il credo per il nuovo disco di Cristiano De Andrè. Ha collaborato con Tosca, scrivendole alcune canzoni dello spettacolo musicale che sta portando in giro per i teatri. Ha inoltre inciso un disco in esclusiva per il mercato francese che sembra stia avendo un discreto successo di vendita, soprattutto a Parigi

La discografia
1991
Com'eravamo stupidi

Pieno di Campari / E Celentano continua a cantare / In cielo, in terra e in hit parade / Gaetano / Fuori un'altra luna / Gino & Fausto / Voglio una donna / My sex / La mia bimba / Intersezione musicale
1995
Sopa d'amour

R.I. / Disordine / Sono felice / E già / Oh love / le parole d'amore / Contromano / Vota Antonio / Buon segno / Intervallo con l'Ernesto / Dall'aereoplano / Due lire / Ragazzino immaturo
2002
Le parole dell'amore

Le parole d'amore / Ferri piero (detto l'Icaro italiano) / Pieno di campari / Vota Antonio / Ciao Luigi / Ragazzino immaturo / Dal diario di bordo / Gino & Fausto / Due lire / Buon segno / Fuori un' altra luna / Sono felice

Alcuni testi

Disordine
Disordine disordine non ti allineare mai
che l'ordine è soltanto controllo di interessi
disordine disordine svegliatevi dal sonno
destabilizzatori è tornato il caldo autunno
Hey, fuoco fuoco ci sei
Hey, fiamme e fuoco ci sei
Disordine disordine qui niente è più sicuro
che l’ordine è soltanto una strategia al bromuro
disordine disordine ho perso la pazienza
non voglio più in ordine nemmeno la mia stanza
Hey, fuoco fuoco ci sei
disordine disordine nessuna regola
Disordine disordine città senza controllo
che l’ordine è una maschera ci sta stringendo al collo
disordine disordine casino nelle scuole
che i partiti stiano fuori da qualsiasi autogestione
Hey, fuoco fuoco ci sei
disordine disordine nessuna regola
Uscita nord dell’autostrada segnalato un altro blocco
semafori sfasciati e il casello è già distrutto
Emergenza a sud la città in stato d’assedio
vetrine frantumate ed il traffico è interrotto
Hey, fuoco fuoco ci sei
Hey, fiamme e fuoco ci sei
Disordine disordine balla come ti pare e piace balla
disordine disordine nessuna regola

Sono felice
Ah, questa vita sai bene quello che perdi
nel bene e nel male guardala in faccia
Ti manca il lavoro e poi ti innamori
facce diverse buone perverse le stesse
e i cinesi di Carpi
Ah, questa vita è un sistema di opposti, il giorno la notte,
prendila intanto
Ti senti arrivato e sei ancora indietro
e io dormo al mattino e di notte sto solo e mi perdo d’immenso.
Apro le finestre al cielo, guardo su nell’universo
solo insieme a me, che non mi racconto bugie.
E sono felice così felice / che mi viene da piangere
e sono felice così felice / che mi viene da piangere
Ah, questa vita: “Se i comunisti rubano c’avranno i suoi motivi”
Ah, questa vita, cosa vuoi di più, te lo prendi da tutti ma poi lo dai anche agli altri.
Problemi di soldi? Tre mesi d’affitto arretrato.
Cazzo! Sto andando di fuori.
Hey bimba, progetti per stasera?
Pizza e birra, ma paghi tu, poi ti ripago stanotte,
e cambi la maschera a secondo delle occasioni, cheese
sorridi, eh ridi ridi, ridi Rudy che se non ridi ti rodi.
Apro le finestre al cielo, guardo su nell’universo
solo insieme a me, che poi mi va bene lo stesso.
E sono felice così felice / che mi viene da piangere
e sono felice così felice / che mi viene da piangere
Ah, questa vita le convenzioni, le apparenze, le leggi,
“La pula! La pula!” “Cioè hai capito?” Ti amo e non ci
possiamo vedere, non ti amo e ti trovo sempre tra i piedi
la devi finire di spaccarmi i coglioni, e poi i generi,
ognuno ha un genere: maschile, femminile,
animale, pop, rock, jazz, sopa e io ho bisogno di aria
che qui sto soffocando.
Apro le finestre al cielo, guardo su nell’universo
solo insieme a me, sopra i tetti un gatto si è perso
E sono felice così felice / che mi viene da piangere
e sono felice così felice / che mi viene da piangere

E già
L’albero di cachi sulla strada che portava al campo di pallone
e un contadino derubato non c’è niente che fa più paura.
Cara mamma studio quando torno a casa non ti preoccupare
c’era un tempo solo tutto un tiro fino che mollava il sole.
E già morivo / E già
E già morivo / E già
La mia 127 rossa che “Sto cazzo dl sedile” non si ribaltava mai,
altro che avventura come è trasgressivo appiccicarsi dentro a un letto
Quanto fumo dentro ai sogni quanti sogni dentro al fumo
e la vita non finisce qui
E le convenzioni come cattedrali che crollavano di colpo
E già morivo / E già
E già morivo / E già
Eh quante pagine scritte è come un libro da rivedere
e quanti suoni lontani è come un disco da risentire
ah quanti segni lasciati come sentieri che si può ritornare
e poi cancellare le tracce che di ricordi si fa presto a morire
E ho già trent’anni / E già
Stringimi le mani fiore che ho paura di non risvegliarmi più
è la vita che ci fotte è come un treno che non ferma mai
la verità è che ho paura di levarmi in volo solo e di bruciarmi sai
la verità è che ho paura di essere per forza un uomo
E io già morivo / E già
E già morivo / E già
Eh quante pagine scritte è come un libro da rivedere
e quanti suoni lontani è come un disco da risentire
ma la maschera del coraggio è indipendente dalla tua volontà
sei una ruota dell’ingranaggio e io mi perdo di nullità
E ho già trent’anni / E già
E ho già trent’anni / E già

Oh love
Siamo circondati da ragazzine deprimenti emulsionate di parole
"il cuoricino il ciockettino il fiorellino il diarino"
e poi si sciolgono da sole
al sole al sole da sole oh love ma dove andremo a finire dove
e se ti azzardi a dire deficienti a quelle cretine della televisione
si quelle che ballano per ore ore e ora?
Ti danno pure del retrogrado e sono capaci di difenderle
con filosofica argomentazione
Io avevo un posto di rilievo dentro la mia testa almeno
ho perso tutto andando dietro al cuore preso da tormento
ma come può un uomo ridursi in queste condizioni
oh love ma dove andremo a finire dove
Ho voglia di uscire questa sera
magari visitiamo un discobar
mi sembra un andazzo niente male, oh cazzo
a parte me che non ho piu l’età
Ma io non ho più sentimenti da buttare
no io non ho più niente dentro neanche un briciolo d’amore
neanche un brivido d’amore oh love
e siamo ossessionati da una forma di emozione
più vicina all’orticaria che all’estasi
ci si strofina sulla pelle con conseguenze a volte anche dannose
siamo disposti a tutto anche al frutto del peccato per un sogno finto
con un prete sull’altare ed il pianto strappacuore dei parenti oh love
ma dove andremo a finire dove
Ho voglia di ballare questa sera fidandomi del senso del mio ritmo
niente figure imposte per favore controtendenza antiaderenza
musica musica
Ma non ho più sentimenti da bruciare
no io non ho più dentro niente
neanche un briciolo d’amore
neanche un brivido d’amore oh love
Ti propongo un sentimento nuovo da provare: l’indifferenza
si soffre meno e poi ci si libera da una serie di restrizioni

oh love non ti montare la testa la mia non è una canzone d’amore
questa non è una canzone d’amore
un briciolo d’amore neanche un brivido d’amore oh love
Sopa d’amour / Sopa d’amour........

Le parole d'amore
Eh le parole d’amore hanno frasi incompiute
hanno il senso del vento o soltanto di pure parole
Eh le parole d’amore hanno il peso di piume
la sostanza dell'ombra e nell’ombra fanno presto a sparire
Ed io che ho perso ogni mia dignità
ed io che ho perso la mia dignità
Eh le parole d’amore hanno senso comune
limitate nel tempo e in quel tempo da interpretare
Eh le parole d’amore sono sempre le stesse
hanno il cambio di giri viziosi ma sempre le stesse
Ed io che ho perso ogni mia dignità
ed io che ho perso la mia dignità
Se fossi logico mi azzittirei
se fossi saggio mi annienterei
che niente di nuovo è da inventare
che niente degli altri mi può mutare
non hanno alcuna poesia le parole d'amore
Eh le parole d'amore hanno suoni già avuti
hanno fiato di vecchio e di nuovo comunque i vestiti
Eh le parole d'amore sono come le rose
hanno dentro il profumo illusioni ma dentro le spine
Ed io che ho perso ogni mia dignità
ed io che ho perso la mia dignità
Se fossi logico mi azzittirei
che niente di nuovo è da inventare
che niente degli altri mi può mutare
non hanno alcuna poesia le parole d'amore