Glauber
Rocha
(Glauber Pedro de Andrade Rocha) |
Glauber Rocha si è
imposto come l'esponente più noto e originale del Cinema Nòvo brasiliano con
film di grande forza narrativa e simbolica. Nato nel 1939 nello stato di Bahia,
si è dedicato presto al teatro, all’attività di critico cinematografico animando cineclub
a Bahia. Si iscrive alla facoltà di Giurisprudenza, subito abbandonata per dedicarsi
interamente al cinema. Inizia nel 1957 come direttore di produzione e montatore
nel cortometraggio di Luiz Paulino dos Santos "Un dia na rampa". Nel 1959 dirige
due cortometraggi, O patio e A cruz na praça, incompiuto
e perduto. Il suo primo lungometraggio è Barravento (1961), un
film su una comunità di pescatori di Bahia. Lì nasce il Cinema Nôvo, che da
Bahia si sposterà presto a Rio. Rocha pubblica nel 1962 il saggio "Revisâo
critica do cinema brasileiro", che anticipa il manifesto del movimento,
cioè "Uma estetica da fome" (1965). Con Deus e o Diabo na terra
do sol (1964) Rocha si impone all’attenzione mondiale. È il film che
fa conoscere ovunque il Cinema Nòvo. Con Terra em trance (1967),
che vince il premio Fipresci e il premio Buñuel al Festival di Cannes, Rocha
prende di mira i rapporti di compromesso fra la cultura e il potere politico. Nel 1969 ritorna
ai temi di Deus e o Diabo, cioè al Nordeste e ai cangageiros con O dragâo de maldade contra o santo guerreiro,
più noto in Europa come Antonio dos Mortes. Per gli europei è
il suo capolavoro, mentre in patria suscita reazioni alterne. Premiato per la
migliore regia a Cannes, segna la fine di un periodo di Rocha e del Cinema Nòvo.
Da li in poi, infatti, il regista dovrà girare all’estero i suoi film, mentre in patria si forma un cinema
di opposizione, cioè il Cinema Marginal. Rocha gira così un film del tutto apolide, fra Africa e Italia, Der
leone has sept cabeças (1970), satira del colonialismo europeo, presto
seguito da Cabezas cortadas (1970), realizzato in Spagna e ispirato
al "Tirano Banderas" di Ramon del Valle-Inclan. Nel 1972, in piena
esplosione del Cinema Marginal, Rocha monta la sua prima opera marginale, Cancer,
girato nel 1968 in Brasile. Seguendo una traiettoria godardiana, porta a termine
un film di montaggio sulla cultura e la storia del proprio paese, A historia
do Brasil (1975), che lascia il pubblico diviso. Per la Rai, in Italia,
gira Claro (1975), con Juliet Berto e Carmelo Bene. Alla fine
degli anni ‘70 torna in Brasile, suscitando non poche polemiche negli ambienti
di opposizione. Dai marginali, anzi, è accusato di doppiogiochismo col regime
militare. Realizza un grande documentario, Di Cavalcanti (1977),
grande opera lirica dedicata ai funerali di un pittore brasiliano. Il suo ultimo
film è A idade da terra (1979), che porta al Festival di Venezia
ottenendo pochi, anche se agguerriti consensi dalla critica. Il film è però
la cerniera ideale per ricucire il rapporto tra il Cinema Nòvo e il Cinema Marginal.
Rocha è anche attivissimo in TV col programma "Abertura" (1979, TV
Tupi), di grande impatto sul pubblico. Tra le sue tante collaborazioni, lo ricordiamo
produttore di "A grande feira" (1961) di Roberto Pires, "Imagens
da terra e di povo" (1962) di Orlando Senna, "Menino de engenho"
(1965) di Walter Lima Junior, "A grande cidade" (1966) di Carlos Diegues,
"Brasil ano 2000" (1969) di Walter Lima Junior. È sceneggiatore di
"A garota de Ipanema" (1967) di Leon Hiszman, attore in "Vento
dell’est" (1969) di Jean-Luc Godard e in "Tatu Bola" (1971) di Gianni
Barcelloni.
FILMOGRAFIA
1959 - O patio
(t.l. Il patio) - C/m
1959 - A Cruz na praça
(t.l. La croce nella piazza) - C/m
1961 - Barravento
(Barravento)
1964
- Deus e o
Diabo na terra do sol (Il Dio nero e il diavolo biondo)
1965
- Amazonas, Amazonas - C/m
1966
- Maranhao 66 - C/m
1967 - Terra em transe
(t.l. Terra in trance)
1969 - 0 dragâo da maldade contra o santo guerreiro
(Antonio das Mortes)
1970 - Der leone have sept cabeças
(Il leone a sette teste)
1970
- Cabezas cortadas (t.l.
Teste tagliate)
1971 - Mossa
- C/m
1972 - Super Paloma
- C/m
1972 - Cancer
1974
- A historia do Brasil (t.l.
La storia del Brasile)- co-regia Marcos
Medeirois
1974 - Viagem com Juliet Berto
- C/m
1975 - Claro
1977
- Di Cavalcanti - C/m
1977
- Jorjamado no cinema (t.l.
Jorge Amado al cinema)- M/m
1980
- A idade da terra (t.l. L'età della
terra)