RITA PAVONE
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Quali sono le ragioni che portano tante persone ad un fanatismo verso Rita Pavone? In fondo Rita non incarnava certo quelli che erano i comuni canoni della bellezza che potevano attirare l’attenzione fin dal primo istante: era piccola (alta i metro e 53 centimetri), rossa, con una faccia piena di lentiggini e parlava come una mitragliatrice. Eppure il suo successo fu immediato, travolgente. Forse Rita è uscita nel firmamento musicale nel momento giusto. In fondo, se si analizzano le cantanti donne dei primissimi anni ‘60 (lo si può fare grazie ai vari “Dadaumpa” che la RAI continua a trasmettere) ci si rende conto che tutte o quasi si presentavano davanti al microfono sempre ben pettinate, col loro vestito lungo e compostissime. Rita, al contrario, era un vero vulcano sulla scena: non stava mai ferma, andava da una parte all’altra dello studio televisivo, scandiva il ritmo con mani e piedi... Insomma il suo modo di proporsi era diverso, quasi trasgressivo e, quello che ben più conta, Rita era dotata di un eccezionale talento musicale. Se ne accorsero subito i dirigenti della RAI che prima la ingaggiarono per una partecipazione ad ‘‘Alta Pressione”, spettacolo dedicato ai giovani in cui muoveva i primi passi anche Gianni Morandi, e successivamente addirittura come vedette fissa al posto di Mina nel mitico show ‘‘Studio Uno”. In breve Rita divenne il simbolo della gioventù italiana. Già al suo primo disco,
La partita di pallone, il successo fu senza precedenti: 800.000 copie. A questo fanno seguito canzoni come
Alla mia età, Come te non c’è nessuno, Datemi un martello,
Che m’importa del mondo e così via. I discografici furono costretti a far stampare i suoi dischi anche di notte con turni straordinari. In un anno arrivò a vendere solo in Italia oltre 3.000.000 di dischi. Con
Cuore superò il milione di copie, restando in classifica dall’aprile 1963 al marzo 1964! Il suo successo non poteva restare circoscritto all’Italia. Eccola quindi in tournée in Spagna, Francia e Germania, dove col suo primo disco in lingua tedesca,
Wenn ich ein junge war, si piazzò in testa alla Hit Parade locale. In seguito inciderà dischi in tedesco anche con Paul Anka. In Sudamerica impazzirono per lei. In Brasile, dove tuttora esiste un fan club a lei dedicato, la sua versione di
Datemi un martello divenne famosa quasi come l’inno nazionale. Ma la consacrazione arrivò nel 1965 con un concerto al Madison Square Garden, stracolmo fino all’inverosimile. Il suo successo in America è stato paragonabile a quello dei Beatles e i suoi dischi cantati in inglese entrarono nei primi posti della Hit Parade americana. Sempre in America, incise alcuni
LP in lingua inglese e partecipò per ben 6 volte al famoso show “Ed Sullivan Show”. In Italia, sotto la regia di Lina Wertmuller, interpretò in TV
“Gian Burrasca”, la cui sigla Viva la pappa divenne un successo in tutto il mondo. Partecipò a varietà storici, come
“Cantagiro”, “Studio Uno 66”, “Stasera Rita”, arrivando sempre in vetta alle classifiche con canzoni come
Lui, Geghegé, Fortissimo, Questo nostro amore, ecc. In campo cinematografico girò alcuni film di cassetta con attori come Totò, Giancarlo Giannini, Terence
Hill. Negli anni '70 Rita subì un vero ostracismo da parte della RAI TV per cui le sue apparizioni vennero concesse col contagocce. Di conseguenza anche la sua carriera in Italia subì una flessione, fortunatamente ben ripagata dal grande successo estero. Come non ricordare il trionfo all’Olympia di Parigi, il tempio della
musica leggera francese, in cui tutti i nostri cantanti fino a quel momento avevano fallito. Canzoni come
Bonjour la France (un pezzo di grande amore, scritto proprio per Rita da Claudio Baglioni),
Montagne verdi, Questo piccolo grande amore, incisi in lingua francese ottennero un grande successo. Sul finire degli anni ‘70 Rita fece alcune commedie musicali in teatro con Macario e Dapporto. Negli anni ‘80, dopo aver interpretato canzoni scritte per lei da Maurizio Fabrizio, Amedeo Minghi e lo stesso Baglioni, Rita si scoprì cantautrice e proprio verso questa dimensione è tuttora rivolta la sua carriera. Le critiche favorevoli spinsero Rita a continuare su questa strada. Nel 1992 Rita, per il suo trentennale, ha tenuto uno splendido concerto
proprio ad Ariccia dove era iniziata questa sua favola infinita. Quella magica serata è stata racchiusa in un CD doppio. Se artisti di levatura mondiale come i Pink Floyd, gli U2 o Morrisey degli Smiths hanno dichiarato di ammirare Rita, vuol dire che questo “soldo di cacio” ha veramente seminato bene durante la sua carriera! |
DISCOGRAFIA
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