PIPPO FRANCO

Franco Pippo (Pippo Franco è il nome d'arte!) nato a Roma nel 1940, inizia la carriera a metà degli anni '60 come musicista, animatore del complesso beat, I gatti e successivamente de I pinguini. È autore e interprete di canzoni che propone nei locali di cabaret di Roma e Milano. Il suo 45 giri Vedendo una foto di Bob Dylan (1968) ottiene anche un buon risultato di vendite. Nel 1967 si mette in luce nel cast di Viola, violino e viola d'amore di Garinei e Giovannini. Esordisce intanto anche sullo schermo televisivo in spettacoli di varietà come Diamoci del tu (1967) e Roma quattro (1967). Nel 1969 entra stabilmente nella compagnia del Bagaglino di Castellacci e Pingitore dove recita e canta al fianco di Pippo Caruso, Enrico Montesano, Oreste Lionello, Gianfranco D'Angelo e Gabriella Ferri. Prosegue la carriera televisiva con La cocca rapita (1969) e molti altri varietà; ma è con Dove sta Zazà (1973) in coppia con Gabriella Ferri che raggiunge una vasta popolarità. Il successo dei due si ripete con Mazzabubù (1975) e viene immediatamente sfruttato dal cinema in Remo e Romolo-Storia di due figli e di una lupa (1976) e Nerone (1976) scritti e diretti da Castellacci e Pingitore. Al cinema partecipa a numerose commedie come Scherzi da prete (1978), L'imbranato (1979), Il casinista (1980), Attenti a quei P2 (1982), Il tifoso, l'arbitro e il calciatore (1982), Sfrattato cerca casa equo canone (1983), quasi sempre con lo stesso staff di sceneggiatori, attori e registi con cui è attivo al Bagaglino. Ha comunque modo di lavorare anche con Luigi Magni, Luciano Salce, Dino Risi, Pasquale Festa Campanile e il grande Billy Wilder. Il suo primo LP è I personaggi di Pippo Franco del 1968 dove racconta le disavventure di sfigati vari, album divertente e pieno di buone intuizioni. Nel 1971 pubblica Cara kiri che contiene La licantropia (uscita anche su 45 giri), brani "memorabili" come Cesso (brano sentimentale ma tutto pieno di riferimenti escatologici... cesso, latrina, catena, carta, tazza, feci, aria) maggiormente sviluppato dal punto di vista musicale. Nel 1976 è la volta di Bededè disco in cui sono maggiori gli accenti romaneschi e di avanspettacolo nelle composizioni; il brano di spicco è Ho tre castelli. Nel 1979 esce l'album di di canzoni dialettali C'era una volta Roma, interpretato in coppia con la ex-moglie Laura Troschel. Precedentemente, nel 1977 era uscito il 45 giri Isotta, brano per bambini, il primo di una lunga serie che gli diede un enorme successo. Da citare il tormentone Mi scappa la pipì papà (1979) che arriva addirittura al 1° posto nella classifica dei 45 giri (... non ne posso proprio più / io la faccio qui... ), La puntura (1980) (... il culetto è mio, è mio / e perciò la puntura no no no...), Che fico! (1982), 9° posto fra i 45 giri più venduti e sigla d'apertura del Festival di Sanremo, Chi chi chi cocò cocò cocò (1983) il secondo maggior successo della sua carriera musicale, Pinocchio chio (1984), Pepè (1986). Nel 1979 pubblica l'album Praticamente no e nel 1981 Nasone disco show, entrambi raccolte di brani pubblicati e sigle di alcuni suoi spettacoli. Nel 1981 esce anche il 33 giri Vietato ai minori (ed anche ai maggiori), disco sboccatissimo dove appare quasi nudo in copertina. Si occupa poi soprattutto di televisione con spettacoli di satira più o meno politica in cui rispolvera gli ingredienti del vecchio avanspettacolo.

HO TRE CASTELLI
Bededè
Ho tre castelli, sei ville, un reattore e due yacht
Fabbrico navi, poltrone, palazzi e roulottes
son presidente qui, e padrone lì accanto
brigo, corrompo, amministro miliardi e cache
anche per fare l'amore io vengo col jet.
Ho il candore di un bambino, sono sopra ogni sospetto
se mi tuffo a Fiumicino io ne emergo fuori netto
io emergo,
tu emerdi
Fra i potenti, caro mio
Sopra tutti, ce sò io
vuoi n'impiego, vuoi n'appalto
viè da me che sono in alto
Io sto così in alto che d'inverno me vengono a scià sulla capoccia
S'apre sempre ovunque io vada
ogni coscia ed ogni strada
se per caso uno m'intrarcia
poi je viene na scacarcia
Ieri sera sur viale ho messo sotto un tale
appena ha saputo chi ero s'è arzato e zitto zitto è annato ar cimitero da solo
Pure lei che non mi ama
quando viene meco a letto
ha negli occhi una gran brama e il desir le cova in petto
Già, dice, ma mica quella brama te
mentre fa zibidì zibidè lei pensa ai sordi e spasima per un coupè...
Embè? Amore mio? E chi le fabbrica le macchine? Io!
E gli alberghi che tu sogni, le crociere che tu agogni
non son sempre, mon cherie, tutta roba mia, de mì?
Io sono il trust dei tuoi desideri, la cuccuma delle tue voglie, sono il tuo tutto,
che te leva la sete cor prosciutto, cor salame un po' meno.
Se sapeste quanto godo, giovanotti nerboruti,
Anche se non vengo ar sodo io ve fò tutti cornuti
Fiat voluntas mei, perchè io sono Amore
Cupido viene da Coupè...
Ho tre castelli, sei ville, un reattore e due yacht...
Bededè
CHE FICO!
Fico (che fico)
sognare
di avere un motoscafo
che corre
sul mare
e in tasca ai pantaloni
un po' di
milioni
da spendere in gelati patatine popcorn e noccioline
e qualche fico (che fico)
avere
il poster nella stanza
che fico
comprare
un mucchio di adesivi
che fico
uscire
con quella spilla punk sul giubbotto
che tu puoi portare solo se sei fico (che fico)
andare
nel parco a pattinare
con tutta
la banda
guidare la discesa
girare
sfiorare
quelle ragazzine che vedendoti volare poi sospirano così...
ma guarda che maglietta e che jeans!
mi piace un frego quello lì
E' un tipo fico, ma proprio fico!
fico (che fico)
entrare in una discoteca
ballare
saltare
ballare da morire
poi bere, impazzire
giocarsi una fortuna in aranciate, poi del resto non me ne importa proprio un fico (che fico)
andare
insieme a tanta gente
su un prato all'aperto
per vivere un concerto
sentire
gridare
e poi battere il ritmo con un gesto della mano che ti fa sentire fico (che fico)
che vita
partire una mattina
per fare una gita
scherzare sul pulmino
un viaggio
da sballo
con quelle ragazzine che ad ogni tua battuta poi sospirano così...
ma guarda che maglietta e che jeans!
mi piace un frego quello lì
E' un tipo fico, ma proprio fico!
fico (che fico)
avere il poster nella stanza...
che fico (che fico, che fico)
che fico (che fico, che fico)

FILMOGRAFIA
1960 Appuntamento a Ischia
1969 Nell’anno del Signore
1969 Il giovane normale
1970 Basta guardarla
1970 Il debito coniugale
1971 Mazzabubù…quante corna stanno quaggiù?
1972 Boccaccio
1972 Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?
1972 Quel gran pezzo dell’Ubalda tutta nuda e tutta calda
1973 Patroclooo!...E il soldato Camillone grande, grosso e frescone
1973 Rugantino
1973 Giovannona Coscialunga disonorata con onore
1974 La sbandata
1974 La via dei babbuini
1975 Furto di sera bel colpo si spera
1975 Remo e Romolo – Storia di due figli di una lupa
1976 Nerone
1977 L’inquilina del piano di sopra
1978 Scherzi da prete
1979 Tutti a squola
1979 L’imbranato
1980 Ciao marziano
1980 Arrivano i bersaglieri
1980 Il casinista
1980 Il ficcanaso
1980 Zucchero, miele e peperoncino
1981 La gatta da pelare (anche regia)
1982 Ricchi, ricchissimi… praticamente in mutande
1982 Attenti a quei P2
1983 Due strani papà
1983 Sfrattato cerca casa equo canone
1983 Il tifoso, l’arbitro e il calciatore
1992 Gole ruggenti
1997 Ladri si nasce (TV)
1998 Ladri si diventa