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1971 PIERO CIAMPI (Amico)

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Sporca estate (Ciampi-G.Marchetti)
L’amore è tutto qui
Il merlo (Ciampi-R.Ciampi-G.Marchetti)
Ma che buffa che sei (Ciampi-G.Marchetti)
Barbara non c’è
Sobborghi (Ciampi-G.Marchetti)
Cosa resta (Ciampi-G.Marchetti)
Il giocatore
Livorno(Ciampi-G.Marchetti)
Il Natale è il 24 (Ciampi-P.Pavone-G.Marchetti)
Quaranta soldati quaranta sorelle
Quando ti ho vista (Ciampi-G.Marchetti)
Il vino
Tu no
Sporca estate 

Figli, come mi mancate.
Sporca estate.
E tu che dici
che ho distrutto la tua vita,
capirai mai
che il tuo dolore 
si è aggiunto al mio?
Nella mia vita non ho fatto
che rimorchiare,
sporca estate,
a mia volta rimorchiato,
quindi definitivamente scaricato.
Figli, vi porterei a cena
sulle stelle,
ma non ci siete,
ma non ci siete,
ma non ci siete.

L'amore è tutto qui

Se sono solo come mai,
non ho una lira e tu lo sai,
perdonami;
sono uno strano uomo che
può frequentare solo te,
abbracciami.
Non sono morto e tu lo sai,
se ti procuro tanti guai
perdonami.
Il dolce non lo mangi mai
ma qualche volta ti rifai,
abbracciami.
tutte le cose che non hai
accanto a me le troverai
nel mondo dell'illusione.
Tu vai sicura, vai così,
perché io sono sempre qui
qui!

Il merlo

Merlo, mi canti qualcosa? tristezza fra noi.
Sono disteso sul letto e qualcosa non va.
Tu, merlo, cantami una canzone
da portare all'editore
perché sono senza una lira.
Merlo, ripetila ancora, è bella, lo sai?
ripeti lento che vado al piano a suonare.
Sono contento di non aver dato
alcun seguito a quel peccato
di volerti un giorno mangiare.
Io sono felice per questa collaborazione,
corro a fissare la sala per una incisione.
Beviamo insieme un po' di champagne,
il mio cuore mi dice che va, 
i problemi finiscono qua.

Ma che buffa che sei

Sei come un purosangue
che non ha mai perso una corsa,
sei tu che vieni avanti,
sei rara come una sorpresa.
Ma che buffa che sei,
ma che buffa che sei,
il denaro per te è un giornale di ieri.
Ma che buffa che sei,
ma che buffa che sei,
ogni cosa che fai
ha troppi strani motivi,
tranne una, e la sai: l'amore.
Ma che amore che sei,
ma che cara che sei,
quando dici "son due le anime mie".
Quel pugno che ti detti
è un gesto che non mi perdono,
ma il naso ora è diverso:
l'ho fatto io e non Dio.
Ma che amore che sei,
ma che cara che sei,
quei ragazzi laggiù
sembrano noi.

Barbara non c'è

Amore,
hai preparato ogni cosa
per cena,
Hai messo anche una rosa.
Ed ora
che i grattacieli sono spenti
il porto
ci porta tutti i caldi venti.
Ma Barbara non c'è,
ha chiuso casa e se ne è andata ed ora
provo smarrimento
provo smarrimento.
Tutte le sue scarpe sono qui.
Il mio amore è scalzo
il mio amore è scalzo.
Barbara non c'è,
ha chiuso gli occhi ed è fuggita ed ora
provo un pentimento
senza alternative.
Molta nostra vita è stata qui.
Io non ho capito.
Barbara non c'è,
ha scritto "vado" ed è scomparsa ed ora
provo smarrimento
provo smarrimento.
Io non voglio più tornare indietro,
costi quel che costi
costi quel che costi.
Barbara non c'è,
ha chiuso gli occhi ed è fuggita ed ora
provo un pentimento
senza alternative.
Molta nostra vita è stata qui.
Io non ho capito.
Lei non ha capito.

Sobborghi

Passeggiando per Corso Vercelli
compreremo bellissime cose
e nella pace di San Siro
sosteremo in un cortile.
Ed è là che ti voglio prendere
ma alla fine del principio
mi dirai sconvolta
"andiamo via di qui, non siamo più ragazzi".
E così finirà come sempre
dietro una porta chiusa a chiave,
sopra un letto disfatto,
dentro una stanza buia.
La luce delle stelle spenta
su due corpi comuni
che si muovono distanti
senza amore, sono avidi di sesso.
E poi, perchè dici di amarmi? Per andare avanti? Dove?
Là. No.

Cosa resta

Cosa resta di noi due?
Resta un'ombra che fugge al mattino
e un bel viso nella testa.
È successo un fatto strano:
io ti amavo e non ti amo
ma non capisco la tua scelta
perché sei un disastro come me
e sai che solo io posso capirti.
Però tu insisti a cercare,
così sei solo tu che paghi
il prezzo dell'orgoglio e della solitudine.
Ma perché tu vai contro te stessa?
perché non guardi mai vicino
e vai sempre contro il tuo destino?
È successo un fatto strano:
io ti amavo e non ti amo
ma la tua foto è nella tasca
perché io non ti ho sostituita
perché tu non mi hai sostituito.

Il giocatore

Ventimila...
Quarantamila...
Sessantamila...
Centomila...
Cinquecentomila...
Un milione...
Due milioni...
Tre milioni...
Quattro milioni...
Merda!
Buongiorno.
Cinquecentomila su Barbablù.
Sì, poi gioco...
questa accoppiata:
Barbablù con Rommel,
cinquecentomila, sì.
Senta...e poi gioco
ancora centomila
su... su Barbablù... naturalmente.
Sì.
Merda!
Buonasera caro.
Dunque, io adesso
batto lo zero,
un milione sullo zero.
Ecco. E poi... gioco
cinquecentomila sul... sull'uno
poi batto
cinquecentomila sul due... sì, ecco, così.
Ora, dunque, riassumiamo: allora, ha visto bene, no?
sono un milione sullo zero, cinquecento sull'uno
e cinquecento sul due. Ecco...

Livorno

Un pianto che si scioglie,
la statua nella piazza,
la vita che si sceglie,
è il sogno di una pazza.
La sera è già calata,
comincio a camminare
sperando di incontrare
qualcuna come te.
Triste triste
troppo triste è questa sera,
questa sera, lunga sera.
Ho trovato
una nave che salpava
ed ho chiesto dove andava.
Nel porto delle illusioni,
mi disse quel capitano.
Terra terra
forse cerco una chimera,
questa sera, eterna sera.

Il Natale è il 24

È Natale il 24.
Non riesco più a contare,
la vita va così.
Ho una folle tentazione
di fermarmi a una stazione,
senza amici e senza amore.
Mio fratello è all'ospedale,
sono giorni che sta male,
la madre non l'ha più.
Anche Pino è separato,
Elio al gioco si è sparato,
mi stupisco sempre più.
Io vado,
quando sono abbandonato
vado in cerca di una donna,
senza danni.
Sento,
quelle volte che non pago,
che rimane pure amore
per un'ora.
Ma il mattino mi consegna
Francescangelo drogato,
non mi conosce più.
Per vederci un poco chiaro
bevo un litro molto amaro,
sono dentro a un'osteria.
Il Natale è il 24,
Gianna ha un cuore molto strano,
la vita va così.
Ho una folle tentazione
di rifermarmi a una stazione,
senza amici e senza amore.
Il Natale è il 24.

Quaranta soldati quaranta sorelle

Sulla radura quaranta sorelle
facevano quiete la loro merenda,
i candidi veli si alzavano al vento
scherzando con l'erba felice del gioco.
Poco distanti quaranta soldati
pulivano assorti i loro fucili,
con gesto preciso tendevano il braccio
stringendo le dita sul collo dell'arma.
Un cacciatore ansioso di preda
esplose uno sparo mettendoli in fuga,
cambiando il destino a ottanta infelici,
quaranta soldati, quaranta sorelle.
Sulla radura giacciono infatti
quaranta fucili e poche ciliegie:
quaranta soldati, quaranta sorelle
fuggirono insieme cercando fortuna.

Quando ti ho vista

Quando t'ho vista seduta accanto a me,
le labbra aperte ai suoni del mattino,
volevo tacere,
porre fine
al ricominciare.
Ma mi chinai e colsi tra le foglie
il suo sorriso tornato dal passato.
Si volse veloce,
pose il viso
nel centro del mio cuore.
Quando la vedo seduta accanto a me,
le lunghe gambe distese e felici,
ripenso a quel giorno
quando sedemmo
per caso vicini.

Il vino

Com'è bello il vino
rosso rosso rosso,
bianco è il mattino,
sono dentro a un fosso.
E in mezzo all'acqua sporca
godo queste stelle,
questa vita è corta,
è scritto sulla pelle.
Ma com'è bello il vino
bianco bianco bianco,
rosso è il mattino,
sento male a un fianco.
Vita vita vita,
sera dopo sera,
fuggi tra le dita,
spera, Mira, spera.

Tu no

Tu no, tu no, tu no,
tu non puoi andare via,
tu non devi andare via,
tu no, amore, no,
anche se ti ho fatto male,
anche se ti ho esasperata,
tu no, tu no, tu no,
sono a tua disposizione
per la vita e per il cuore.
Tu no, tu no.
Tu no, amore, no,
ti ricordi via Macrobio?
qualche volta eri felice.
Tu no, tu no, tu no.
Sedevamo nel giardino,
mi ascoltavi con amore.
Tu no, amore, no,
tu che sai tutto di me,
tu che hai la mia fiducia,
tu no, amore, no, tu no. 
Tu no, tu no, tu no,
sì lo so che non ho niente,
sì lo so che ti ho delusa,
ma tu, amore, tu
hai amato i miei silenzi,
hai capito i miei discorsi.
Tu no, tu no, tu no.
I milioni di rinunce
che ti ho fatto sopportare
le ho pagate care.
Tu no, amore, no,
è difficile capirsi, è difficile aiutarsi, 
lo so, è colpa mia,
io non ho mai fatto niente
per condurre la tua vita,
ma tu devi saperlo:
io non so più come fare,
non capisco questa vita,
tu no, amore no, tu no.
Tu no, aspetta, no,
se non so farti felice,
anche se continuo a bere, tu no, amore, no,
tu mi devi star vicina
perché ormai io sono fuori.
Tu no, amore no.
Qualche cosa te l'ho data
se mi guardi con quegli occhi.
Tu no, tu no, tu no.