PEPPINO GAGLIARDI


Nato a Napoli nel 1940, antidivo per eccellenza, le sue canzoni molto romantiche, piene d'atmosfera, hanno un refrain orecchiabile, una melodia che rimanda alla tradizione napoletana. Il suo modo di porgere le sue interpretazioni (quasi sempre scritte da lui stesso con la complicità del fidato Amendola) gli procurano l'appellativo di "Aznavour italiano", anche se ovviamente le tematiche sono diverse. Peppino Gagliardi comincia la carriera di cantante con un complesso che porta il suo nome, i Gagliardi. Diventato solista, nel 1963 ottiene un primo successo con T'amo e t'amerò. Altri successi del periodo sono: Ascoltami mio Dio, Verrò a chiederti perdono, Nisciuno 'a ppò capì, Questa sera non ho pianto, Ti credo, tutti pubblicati fra il 1963 e il 1965. Dopo un periodo di ingiusto anonimato, Peppino Gagliardi nei primi anni '70 trova finalmente il momento propizio e il repertorio appropriato che lo riportano al successo.  Nel 1970 ottiene un buon successo con Settembre e nel 1971 con Sempre sempre. Nel 1972 conquista il secondo posto al Festival di Sanremo col brano Come le viole piazzamento bissato l'anno successivo con Come un ragazzino. Negli anni '80 si ritira gradualmente dal mondo della canzone. Nel 1993 fa la sua riapparizione al Festival di Sanremo col brano L'alba.