Nella seconda metà degli anni settanta alla RCA dovevano guardare con terrore alla possibilità che Baglioni e Cocciante prendessero altre
strade. Forse se ne preparava l'eventuale sostituzione, forse si cercava di trarre
altro utile da un filone artistico che si dimostrava
vincente. Presso la multinazionale della Via Tiburtina erano di casa tanti cantautori melodici che, per quanto talora provvisti di cifra stilistica propria, finivano comunque per ricordare i suddetti Baglioni e
Cocciante. Fra questi Paolo Frescura.
Di lui Rino Gaetano intervistato da "Ciao 2001", prendendolo un pò per il culo (e prendendo per il culo una certa critica specializzata che vedeva il fenomeno anche quando non c'era), diceva che era un "caposcuola". In realtà Paolo Frescura non era "caposcuola" ma
brillante autore/interprete di genere melodico-moderno, sulle tracce di Baglioni e Cocciante, che visse un periodo di rilevanti affermazioni commerciali per
"l'espace d'un matin" negli anni settanta. Prese parte al
Festival di Sanremo del '76, ben figurando con il brano Due anelli, ma anche ad altre rassegne canore allora in voga come il
Cantagiro (una delle ultime edizioni, verso la fine del decennio). Il pezzo per cui è maggiormente ricordato, è però
Bella dentro.
Collabora con vari artisti, fra i quali Nicola Di Bari, per il quale scrive Ti fa bella
l'amore. Come solista realizza tre album per la RCA ed una manciata di singoli per varie etichette
(8 in tutto, l'ultimo nel 1983 per la piccola casa discografica Lighea). Più passa il tempo e si entra negli anni
'80, più questi prodotti rimangono lontani da exploit commerciali.
Attualmente Paolo Frescura fa l'editore musicale.
Recentemente è stato ospite del Maurizio Costanzo Show, in una serata dedicata al
Festival di Sanremo che ospitava vari protagonisti della kermesse canora. Nell'occasione Frescura, che non si esibiva, era seduto fra il pubblico e veniva comunque intervistato dal popolare anchor-man a proposito dei suoi trascorsi
sanremesi. (scheda a cura di Domenico) |
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