LUNEDI 7 FEBBRAIO Risposta operaia agli attacchi da Andreotti. Fermate compatte alla Fiat e in
una decina di altre fabbriche torinesi contro il decreto del 4 febbraio sulla
fiscalizzazione degli oneri sociali che «sterilizza» la scala mobile
e blocca la contrattazione aziendale. Fermate anche nelle fabbriche milanesi. Bologna. a Lettere inizia loccupazione. La gestione «partitica»
dellassemblea convocata a lettere dalle forze politiche viene scavalcata
dai partecipanti che decidono di occupare subito la facoltà mentre il Pci
propone di fare solo un corteo.
Il giorno successivo vengono occupate Giurisprudenza, il Dams, Magistero, Scienze
politiche e Fisica, mentre le altre facoltà si aggiungeranno allelenco
nel corso della settimana. Il Pci è in genere emarginato nelle assemblee,
spiazzati i gruppi della nuova sinistra. Torino. A partire da oggi loccupazione nelle facoltà umanistiche
diventa «aperta». Non è la smobilitazione: per tutta la settimana
successiva luniversità sarà in assemblea permanente.
MARTEDI 8 FEBBRAIO
A Torino e a Milano continua e si estende la mobilitazione operaia. La segreteria
della federazione Cgil- Cisl-Uil fa orecchie da mercante alle richieste di sciopero
generale contro il governo e decide di prendere tempo: chiede nuovi incontri
con le forze politiche e convoca assemblee di fabbrica, con fermate (eventuali)
da decidere a livello provinciale.
Vengono occupati il Politecnico di Milano e le facoltà umanistiche a
Genova, mentre a Cagliari la didattica è bloccata in tutte le facoltà.
Cortei a Bari e a Napoli.