Il
Movimento del 77
Cronologia
VENERDI
4 FEBBRAIO
Dopo assemblee di facoltà vengono occupate Scienze politiche,
Architettura, Medicina e Ingegneria che si aggiungono alle facoltà di
Lettere e Magistero. Le assemblee di Economia e commercio e Geologia votano
il blocco della didattica e lorganizzazione in collettivi. Nella mattinata
alle 10 è convocata a Legge lassemblea dei lavoratori dellUniversità
aderenti a Cgil-Cisl-Uil. La linea delle centrali sindacali non passa e viene
invece approvata la mozione del Comitato di lotta dei precari legato al movimento.
La mozione approvata propone una settimana di agitazione contro la riforma Malfatti
attraverso «assemblee permanenti e occupazioni articolate». La presidenza,
comunque, si oppone al fatto che gli studenti parlino; ma alla fine il movimento
riesce ad arrivare alla presidenza e viene annunciata una manifestazione cittadina
per il giorno successivo con percorso dalluniversità a piazza Navona.
Ecco il volantino di convocazione:
«Compagni, studenti, lavoratori, in molte università italiane,
dopo anni di crisi del movimento di lotta, è ripresa una vasta mobilitazione...
Malfatti si propone di appesantire la selezione e di espellere dalluniversità
la quasi totalità dei lavoratori precari e degli studenti mediante lintroduzione
del numero chiuso. Il progetto del Pci, sebbene diverso, va sostanzialmente
nella stessa direzione... Anche i lavoratori precari delluniversità,
in lotta da circa un anno, partecipano alla mobilitazione, dopo aver messo in
minoranza lesecutivo, ora dimissionario, del sindacato scuola... Il movimento
delluniversità ha assunto in questi giorni una qualità nuova
rispetto agli anni di stagnazione seguiti al 68: mentre le organizzazioni
della sinistra non si sono dimostrate in grado di svolgere un ruolo di direzione,
gli studenti ritrovano la forza di organizzarsi direttamente dal basso, esprimendo
una netta critica alle tradizionali forme verticistiche della gestione delle
lotte.
Lassemblea di Ateneo indice una manifestazione per sabato 5 febbraio con
partenza dalluniversità alle ore 16:
- contro una ristrutturazione delluniversità funzionale soltanto
al mercato del lavoro capitalistico;
- contro le aggressioni fasciste e le criminali sparatorie della polizia;
- contro la legge Reale e il disegno di Cossiga di imporre lordine pubblico
con le squadre speciali;
- contro la politica antioperaia del governo Andreotti e la tregua sociale dei
partiti dellastensione».1
I Comitati di lotta universitari.
Pdup-Ao non accettano questi contenuti, se ne dissociano e convocano unaltra
manifestazione sempre per sabato 5 a piazza Esedra.
Napoli. Lassemblea
decide di avviare l«autogestione» che, nel corso della settimana
successiva, assumerà il carattere di unesperienza di vita collettiva
«totale»: anche se la sera si torna a casa, per tutta la giornata
alla Centrale le riunioni si intrecciano con la drammatizzazione teatrale e
con la musica.
Trieste. Al termine di tre giorni doccupazione lassemblea
di ateneo decide di convocare «conferenze di facoltà» per
discutere insieme al sindacato e alle forze politiche un nuovo rapporto tra
didattica e bisogni sociali.