Il Movimento del 77
Cronologia

MERCOLEDÌ 9 FEBBRAIO
Roma: trecento studenti protestano davanti la sede RAI contro l’informazione di regime e la falsa versione data sugli incidenti di sabato 5. Si approfondisce la spaccatura che si è verificata nell’assemblea nazionale del movimento e nel dibattito seguente tra l’Autonomia organizzata e il resto del movimento. La spaccatura riguarda l’organizzazione della manifestazione nazionale del 12 per cui viene stilato un volantino frutto di una discussione nella sola area dell’Autonomia. La gran parte delle strutture di movimento si rifiuta di distribuirlo.
Padova: si verificano alcuni incidenti durante un corteo.
Firenze: si chiude la conferenza nazionale dei delegati metalmeccanici. Nei due giorni precedenti alcune delegazioni studentesche si sono riunite in commmissione con alcuni delegati della FLM, ma si riesce a trovare un accordo solo su un breve comunicato che ribadisce la disponibilità reciproca a tenere assemblee operai-studenti nelle fabbriche e nelle università. La commissione mista che si occupa dei problemi dei giovani conclude i lavori con un ordine del giorno molto contrastato a causa delle differenziazioni esistenti all’interno della delegazione di movimento fra le varie città. Lo sviluppo ineguale del movimento fa in modo che molte delegazioni siano espressione di livelli di mobilitazione diversi. Il dibattito sull’ordine del giorno comune tra Flm e movimento lo dimostra. Esso evidenzia una divergenza di opinione che soprattutto nella parte finale viene registrata anche dal documento:
«Rispetto alla valutazione degli incidenti di sabato 5 a Roma e al problema della violenza in generale e di chi la esercita sono emerse posizioni contrastanti... Rimane comunque ferma la condanna di ogni tentativo di impedire l’agibilità politica e di manifestazione del movimento degli studenti e del sindacato,.. Rifiutiamo che a partire dalla gravissima condanna contro Panzieri si ricominci a usare il reato di “concorso morale” per criminalizzare il dissenso. Chiediamo inoltre l’immediata apertura e la conseguente piena agibilità dell’università di Roma...».
Nella giornata conclusiva un grosso corteo del movimento fiorentino, esplicitamente polemico rispetto alla logica del «confronto di vertice» raggiunge il Palazzo dei Congressi dove si svolge la conferenza e manda una delegazione a leggere un comunicato.