Il Movimento del 77
Cronologia


LUNEDI’ 7 MARZO
Roma: si tiene al Policlinico un’assemblea del movimento. Attraverso "Radio Città Futura" e comunicati di contrinformazione il movimento dimostra l’aggressione poliziesca del 5 che si è avvalsa anche di armi da fuoco. Nel pomeriggio il movimento si riunisce in assemblea alla Casa dello Studente, decidendo una settimana di mobilitazione fino al corteo nazionale del 12 marzo. A Roma i vigili urbani bloccano un’occupazione di case all’Esquilino. Nella notte, a Roma, tre attentati colpiscono la caserma dei carabinieri di via Felice Nerini, una sezione della Dc a Primavalle e la stazione della metro Colosseo.
Civitavecchia: vengono arrestate sette femministe militanti del MLD durante l’occupazione simbolica della sede dell’Ente comunale assistenza.
Padova: la polizia sgombera le facoltà. Migliaia di studenti rispondono con un corteo all’intervento della polizia che ha sgombrato Magistero e l’istituto di Anatomia, fermando tutti gli occupanti. Un gruppo va a mettere a soqquadro lo studio del prof. Antonio Onnis, direttore della clinica ginecologica, uno dei baroni che si è dato più da fare affinché la polizia intervenisse. Un’azione analoga colpisce il 9 marzo l’istituto di Biochimica che, secondo gli studenti, è legato a filo doppio con l’industria farmaceutica.
Firenze: si apre la conferenza nazionale dei delegati metalmeccanici che continua anche l'8 e il 9. La Flm appare consapevole della necessità, resa urgente dalla crisi, di una ricucitura degli strati sottoccupati ed emarginati attorno alla classe operaia, e muovendosi su questa linea ha invitato gli studenti a partecipare al dibattito. Nella prima giornata alcuni universitari intervengono in assemblea generale: sono presenti più di cento studenti, venuti da una quindicina di sedi diverse, anche se non tutti sono rappresentativi dell’intero movimento delle loro università. Le delegazioni presentano un documento per la liberazione di Fabrizio Panzieri. La presidenza lo fa proprio con un emendamento che condanna la «violenza» della manifestazione di Roma. Il documento viene ritirato dalle delegazioni di movimento in segno di protesta. Sempre a Firenze, viene sventato un nuovo attentato al PM Vigna.