Il
Movimento del 77
Cronologia
SABATO
26 FEBBRAIO
Si spacca definitivamente (31 voti contro 30 su un documento di Lucio
Magri) il comitato centrale del Pdup. Le due parti preparano assemblee nazionali
separate.
A Roma inizia lassemblea nazionale del movimento. Laula magna
della facoltà di Economia e Commercio, costruita per duemila posti, è
stipatissima, eppure la metà delle persone, che vengono da tutta Italia,
non riescono ad entrare. In queste condizioni è molto faticoso seguire
il «dibattito», se così si può chiamare la rissa per
iscriversi a parlare e gli sgolamenti al microfono per sormontare fischi, slogan,
applausi. Lintercollettivi romano non è stato in grado di organizzare
una presidenza imparziale a causa del boicottaggio degli autonomi che puntano
a controllarla «militarmente» da soli. Le iscrizioni a parlare superano
il centinaio ma i delegati riconosciuti dal movimento delle loro università
sono pochi e, seppure ci sono, la loro rappresentatìvità viene
spesso contestata. Nella mattina viene proiettato un filmato che mostra la cacciata
di Lama dallUniversità. Nel pomeriggio, nellaula piena fino
allinverosimile si accendono spesso, in concomitanza con gli interventi
più polemici, piccole risse e scambi di slogan, come Via via
la nuova polizia, diretto contro il settore della Fgci e del Manifesto-Pdup,
che sono i più bersagliati e rispondono con Via via la falsa
Autonomia. La tensione sale al massimo quando si riesce a leggere
il comunicato della Flm solo dopo uninterminabile contrapposizione di
fischi e di slogan. Eppure, soprattutto tra i compagni che vengono da fuori
e che vogliono tornare nelle loro sedi con qualche risultato, cè
unenorme voglia di capire, di discutere.
A Napoli un corteo missino si scontra con giovani di sinistra. Vengono
assalite due sezioni del Pci.