Paul
Morrissey
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Nei primi anni Sessanta il gestore di un cinema a Soho, New York mise ogni lunedì la sala a disposizione dei giovani cineasti che avessero voluto proporre le loro opere. L'allora giovanissimo Paul Morrissey vi presento' alcuni cortometraggi, fra cui Ancient history, Dream and daydream (1961), Mary Martin does it (1962), Taylor mead dances (1963). Fu allora che Andy Warhol e Paul Morrissey s'incontrarono. Ne nacque una intensa collaborazione che portò alla fondazione della Factory, la mitica fucina di eventi e di idee, dove nacque la grande produzione pittorica di Warhol, il cinema di entrambi oltre a eventi editoriali, la rivista Interview, e discografici, I Velvet Underground. Le prime opere dirette da Morrissey, Flesh (1968) cui seguirono Trash (1970) e Heat (1972), rivelarono un regista con un suo particolare mondo e un suo particolare modo di narrare. Il suo era un cinema narrativo, anche se non rispettava la sintassi e gli argomenti del cinema hollywoodiano e commerciale. Il mondo che egli descriveva era un mondo di reietti, di rifiuti urbani, di puttane e marchettari, di drogati e omosessuali. La sua era una visione assai cupa, nerissima e senza riscatto dell’umanità che descriveva, tutt’altro che esaltata nei suoi comportamenti "alternativi". Morrissey non poteva nascondere, nonostante l'appartenenza alla controcultura americana, la sua formazione cattolica e la sua visione molto pessimistica dell’uomo. Nei film succedevano poche cose e la sceneggiatura contava più come «trattamento» che come filo minuzioso. I toni quasi umoristici di Heat annunciarono una trasformazione nell’autore, verificatasi nei due film girati in Italia, due divertimenti sul filo della gratuità, rivisitazioni assai parodistiche del cinema di terrore: Flesh for Frankenstein (Il mostro è in tavola, barone... Frankenstein, 1973) e Blood for Dracula (Dracula cerca sangue di vergine.., e morì di sete!!!, 1974). Anche in questi film era presente l’attore-feticcio di Morrissey, Joe Dallesandro. Ma con Forty deuce (1982) e Mixed blood (1984), tornando ai suoi reietti newyorkesi (nel primo bambini spacciatori di droga e prostituti, nell’altro giovani delinquenti nei ghetti degli immigrati), egli ha diretto film di crudezza quasi insopportabile, in cui il compiacimento, se esiste, è come bruciato in una nera e assoluta disperazione. Meno interessante e radicale, più scopertamente intellettualistico è invece il film che ha girato in Europa, Le neveu de Beethoven (Il nipote di Beethoven, 1985), sui morbosi rapporti tra il vecchio musicista e l’irrequieto ragazzo affidato alla sua educazione. |
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Filmografia |
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1967 | The loves of Ondine |
1968 | Flesh (FLESH) |
1970 | Trash (TRASH - I RIFIUTI DI NEW YORK) |
1971 | Women in revolt |
1970 | Heat (CALORE) |
1972 | L'amour |
1973 | Flesh for Frankeinstein (IL MOSTRO È IN TAVOLA...BARONE FRANKEINSTEIN) |
1973 | Blood for Dracula (DRACULA CERCA SANGUE DI VERGINE...E MORÌ DI SETE!!!) |
1977 | The hound of the Baskervilles (IL CAGNACCIO DEI BASKERVILLES) |
1981 | Madame Wang's |
1982 | Forty-Deuce |
1984 | Mixed blood |
1985 | Beethoven's nephew (IL NIPOTE DI BEETHOVEN) |
1988 | Spike of bensonhurst (THE MAFIA KID |