MINO REITANO

Nato a Fiumara Calabra (RC) nel 1944, Beniamino (il suo vero nome) Reitano studia per otto anni al conservatorio di Reggio Calabria (violino, pianoforte e tromba) prima emigrare giovanissimo in Germania. Lì inizia la propria carriera musicale, con un’impronta marcatamente rock’n’roll, assieme ai fratelli. Proprio in Germania, in un club di Amburgo, ebbe modo di esibirsi sullo stesso palcoscenico nientemeno che con i Beatles! Nel 1966 fa ritorno in Italia per partecipare al Festival delle voci nuove di Castrocaro. L'anno successivo partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con Non prego per me, un pezzo firmato Mogol-Battisti. Il successo giunge nel 1968 con Avevo un cuore che ti amava tanto. Dal quel momento inizia la scalata verso il successo con riconoscimenti di ogni genere, dischi d’oro e tournée in tutto il mondo. Per otto anni partecipa a Canzonissima, la più importante manifestazione canora televisiva degli anni '70, giungendo sempre in finale e classificandosi ai primi posti. Fra i brani più famosi del periodo sono almeno da citare Una chitarra cento illusioni (1968), Gente di Fiumara (1969), La pura verità (1970), Una ferita in fondo al cuore (1971), Era il tempo delle more (1971), Apri le braccia e abbraccia il mondo (1971), Ciao vita mia (1972), Stasera non si ride e non si balla (1972). La televisione gli affida alcuni show, da segnalare anche la composizione di varie sigle (fra cui quella di diversi programmi di Mike Buongiorno). Ha anche una piccola parentesi cinematografica come attore recitando da protagonista nel drammatico Una vita lunga un giorno di Ferdinando Baldi. Va ricordata anche la commedia di ambientazione calcistica Lady football del 1979. Al cinema lavora inoltre, negli anni '70, come compositore in tandem col fratello Franco. Nel 1977 esordisce come romanziere con Oh Salvatore!. Nel 1988 avviene il suo ritorno al Festival di Sanremo col brano nazional-popolare Italia, scritto da Umberto Balsamo. Partecipa alla stessa manifestazione musicale altri due anni di seguito (coi brani Vorrei del ’91 e Ma ti sei chiesto mai del '92), seguono varie partecipazioni a spettacoli televisivi, spesso insieme a Gianni Ippoliti che valorizza molto la sua indole autoironica. Contemporaneamente continuano i tour negli USA, Canada, Australia e in altri paesi del mondo. Ha recitato se stesso in due film. In Sono pazzo di Iris Blond (1996) di Carlo Verdone - in un momento della pellicola l'attore e regista romano (che recita il ruolo di un ex cantante melodico di scarso successo) è costretto a esibirsi con la star Reitano nel corso di una festa per emigranti in un villaggio belga per minatori - e in L’ultimo mundial (1999) di Antonella Ponziani e Tonino Zangardi. Partecipa nuovamente al Festival di Sanremo nel 2002 con La mia canzone il tuo testo è scritto da Pasquale Panella.