Gruppo romano che ha realizzato due 33 giri nel giro di un anno, si è poi sciolto, tornando recentemente all'opera. L'esordio è del 1972: ...E fu il sesto giorno, un album ancora legato a schemi cari agli anni '60, permeato di una certa ingenuità nei testi, dedicati a Cristo e in generale al pacifismo e alla solidarietà, secondo un'ottica tardo-beat. S'impone da subito l'energica voce di Davide Spitaleri che personalizza i brani musicalmente dominati dall'organo di Enrico Olivieri e dal flauto, con misurati interventi della chitarra elettrica di Luciano Tamburro. La formazione arriva poi alla seconda prova discografica con un nuovo organico. Esce dalla band Tamburro e Gianluca Herygers rileva Mario Natali alla batteria. Il disco realizzato, Inferno, è uno dei capolavori del progressive rock. Ispirato alla Divina Commedia, l'album è un mirabile esempio di rock-sinfonico-classicheggiante. Il ruolo guida delle composizioni è ricoperto dalle tastiere di Olivieri, e la voce evocativa di Spitaleri offre molte suggestioni alla fosca illustrazione del poema dantesco. Colpiscono in particolare certe riletture, in chiave più contemporanea, dei dannati eterni. Il gruppo è tornato in pista con Olivieri e Spitaleri, nucleo storico e vero e proprio "marchio di fabbrica" del gruppo, supportati da due nuovi musicisti. Dovrebbero aver pubblicato Paradiso, seguito ideale di Inferno. |
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Discografia |
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1972 |
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1973 |