LUCIO QUARANTOTTO

Cantautore nato a Mestre, autore di tre ottimi dischi usciti fra il 1983 e il 1990, Lucio Quarantotto è stato del tutto rimosso, ignorato dalle storie musicali della musica italiana. Di lui si ricorda solo la sua attività di autore di brani per Andrea Bocelli, fra cui (con P. D´Amico e F. Sartori) la famosissima Con te partirò dimenticando invece la sua carriera come cantautore. Voce poco intonata ma molto potente, assai particolare, Quarantotto " ... fa scorrere le storie quasi sulle dita, precisando i momenti e i dati, senza che nulla sfugga via, camminando davvero dentro le parole... " (Roberto Roversi). Il primo disco - Di mattina molto presto - Premio Tenco come migliore opera prima, uscì nel 1983. Colpiscono i testi crudi, provocatori, coraggiosi nel loro rifiuto del disimpegno allora alla moda, nella ricerca di un confronto con il nostro passato prossimo che già allora si cercava di rimuovere. Ricerca che continuò poi con Ehi là, il nuovo album uscito nel 1986, anch'esso con "... testi scavati fino all'osso, sempre detti-cantati con magica lentezza, addirittura con cautela, per la preoccupazione di far arrivare parola dietro parola... Una mano per aiutarci nella ricerca di quegli ideali forti per i quali sia giusto battersi e sia giusto vivere... " (Roberto Roversi), anche se a volte prevaleva in essi un pessimismo quasi totale. I due album, inutile dirlo, passarono quasi del tutto inosservati e Lucio Quarantotto solo nel 1990 riuscì a inciderne uno nuovo, L'ultima nuvola sui cieli d'Italia, il suo ultimo. Questa volta la produzione era assai curata, il disco ben arrangiato, ma le tematiche, il suo modo di cantare, la sua stessa voce, non potevano rendere molto fruibile le canzoni che, seppur presentate al Cantagiro estivo di quell'anno, furono nuovamente ignorate dal grande pubblico. Uno dei brani di punta del disco, E se questa fosse l'ultima, fu interpretata anche da Caterina Caselli nell'album Amada che nel 1990 segnò il suo ritorno sulle scene. Dopo allora Lucio Quarantotto, pupillo della Caselli, ha scritto per alcuni cantanti della scuderia Sugar, fra cui, appunto, Andrea Bocelli.


1982 DI MATTINA MOLTO PRESTO
Rissosi / Un amore / Caffè austriaco / Strada / Di mattina molto presto / Mandolino / Entrai in un ristorante / Scaricano legno nero / Ulrike Meinhoff
Testi: Lucio Quarantotto
Musiche: Piercarlo D'Amato e Lucio Quarantotto

1986 EHI LÀ
Lavare il mare / Ti dirò ti dirò / Bruno e gli assassini / I veri amori / Fine dell'Afghanistan / Peccato 48
Testi: Lucio Quarantotto
Musiche: Piercarlo D'Amato e Lucio Quarantotto

1990 L'ULTIMA NUVOLA SUI CIELI D'ITALIA
Pulito / Viaggiando verso Jesolo / Tripoli / Come le onde / E se questa fosse l'ultima / Tutti ti danno (quello che non hanno) / Assassini / I templi indù
Testi: Lucio Quarantotto
Musiche: Piercarlo D'Amato, Lucio Quarantotto, Francesco Sartori

Lucio Quarantotto interpreta insieme ai Marlene Kuntz il brano I templi indù (durata 3'03, Edizioni Insieme s.r.l.) contenuto nell'album Racconti d'Oriente, uscito nel 1997 per le edizioni musicali Il Manifesto. Nel cd compaiono anche: Franco Battiato, Michele Fedrigotti, Govinda, Tonino Guerra, George Gurdjieff, Alessandro Nidi


Un grande grazie a Michele