Liebe is kalter als der tod (1969)
L’amore è più freddo della morte

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Regia, soggetto, sceneggiatura e montaggio (sotto lo pseudonimo di Franz Walsch): Rainer Werner Fassbinder; assistente alla regia: Martin Mùller; fotografia (35 mm, b/n): Dietrich Lohmann; assistente alla fotografia: Herbert Paetzold; assistente al montaggio e script: Katrin Lommel; musica:
Peer Raben, Holger Mùnzer; scenografia: Ulli Lommel, Rainer Werner Fassbinder; luci: Peter Wagner; interpreti: Ulli Lommel, Hanna Schygulla, Rainer Werner Fassbinder, Hans Hirschmùller, Les Olvides, Peer Raben, Thomas Hill, Peter Moland, Katrin Schaake, Liz Sòllner, Gisela Otto, Ingrid Caven, Ursula Stràtz, Irm Hermann, Kurt Raab, Peter Berling, Anastassios Karalas, Monika Nùchtern, Rudolf Waldemar Brem, Yaak Karsunke, Hannes Grombafl, Howard Gaines, Franz Maron, Gottfried Hùngsberg, Wolfgang Gmoch; produzione: Antiteater-X-Film (Monaco); direttore di produzione: Peer Raben (assistente: Irm Hermann); ispettore di produzione: Christian Hohoff; riprese: ventiquattro giorni nell’aprile 1969 a Monaco e dintorni; costo: circa 95.000 DM; durata: 88’ (2411 m.); prima proiezione: 26 giugno 1969 al Festival di Berlino.
Il film è dedicato a Claude Chabrol, Eric Rohmer, Jean-Marie Straub, Lino e Cuncho.

Franz, un piccolo protettore, rifiuta di affiliarsi al Sindacato del Crimine, che gli mette alle calcagna il bel Bruno. Franz ama Bruno. Questi, incensurato, commette degli assassinii di cui viene accusato Franz. Ma il commissario non ha alcuna prova contro di lui. Alla fine Franz e Bruno decidono di compiere una rapina a una banca. Joanna, l’amante di Franz, li denuncia. Bruno ha chiesto a un killer del Sindacato di eliminare Joanna nella confusione che seguirà alla rapina. Ma Bruno viene ucciso dalla polizia, mentre Franz e Joanna riescono a fuggire.

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